giovedì 3 settembre 2020

Review Party: "In fuga da Houdini" di Kerri Maniscalco

Buongiorno a tutti, readers! Come state? Io tutto bene, ieri sera ho finalmente provato la demo di Final Fantasy Crystal Chronicles, la Remastered Edition per Switch, e devo dire che mi è piaciuta davvero molto. Sto valutando l'acquisto del gioco completo il prima possibile, inoltre il fatto che sia giocabile in co-op mi fa prudere le mani dalla voglia di giocare insieme alla mia partner in crime, Sammie. *-* Ma bando alle ciance, oggi siamo qui per l'ultimo giorno dell'evento dedicato alla quadrilogia Stalking Jack the Ripper di Kerri Maniscalco, con la recensione del terzo romanzo In fuga da Houdini. Sono davvero felice di aver avuto la possibilità di leggerli in anteprima, motivo per cui ringrazio infinitamente la casa editrice per avermi omaggiato il romanzo. È da quando ho girato l'ultima pagina che sento il bisogno di sapere come andrà a finire la storia di Audrey Rose e Thomas. Onestamente non so come farò ad aspettare quasi metà novembre per leggere l'ultimo. Sicuramente mi precipiterò in libreria il giorno dell'uscita. In ogni caso spero che possiate trovare la mia opinione interessante, buona lettura. 

Titolo: In fuga da Houdini
Serie: Stalking Jack the Ripper #3
Autore: Kerri Maniscalco
Editore: Mondadori
Pagine: 552
Prezzo: € 22,00
Data di uscita: 15.09.2020

Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l’America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata – compresa l’esibizione di un giovane e promettente artista della fuga – sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l’altra, giovani donne vengono trovate morte.
Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna – con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi – si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull’identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?

VOTO:
★★★

RECENSIONE
Vorrei poter dire che è stato un piacere leggere In fuga da Houdini, ma sarebbe una bugia. O meglio, una mezza verità. Purtroppo in questo momento è la delusione a parlare perché dopo aver apprezzato Sulle tracce di Jack lo Squartatore e Alla ricerca del Principe Dracula nonostante i difetti, vedere come sono state gestite le cose in questo terzo romanzo... ci sono rimasta male. Non dico che mi aspettassi la perfezione a cinque stelle, ma nemmeno che ci fosse così tanta differenza con i precedenti.
Per conto mio la trama è divisa in due: assegno 4 stelle alla parte relativa al mystery e 2 stelle a tutto il resto, che d'ora in avanti chiamerò "drama". La parte mystery è decisamente interessante, ho apprezzato tantissimo il modo in cui è stato gestito il tutto, a partire dal movente. Finalmente intuire chi sia l'assassino non è facile e scontato come in precedenza e mi ci è voluto un po' di tempo per capirlo, anche se una volta messi insieme i pezzi si ottiene la risposta più o meno un centinaio di pagine prima della fine. Resto convinta di ciò che ho scritto nella recensione di ieri, ovvero che la Maniscalco non sia un'autrice da mystery, tuttavia ho notato un certo miglioramento sotto questo punto di vista. Arrivando alle note dolenti (che da qui in avanti saranno parecchie), la parte drama per me non ha senso di esistere. Già detesto i triangoli di mio perché li trovo inutili, noiosi e spesso gestiti male, tant'è che tra tutti i libri letti fino a questo momento ne ho apprezzati solo due. Secondo me tutta questa pagliacciata, perché di questo si tratta, è stata inserita per riempire le pagine, per aggiungere quel pizzico di pepe che va tanto di moda nei romance. Davvero non capirò mai cosa spinge gli autori a pensare "la relazione sta andando a gonfie vele, meglio gettare bruscamente l'ancora e vediamo cosa si salva". Che nervoso. La cosa un po' triste è che a me il terzo incomodo è piaciuto come personaggio, e molto anche. Senza contare il fatto che mai come in questo romanzo ho detestato leggere le parole "chaperon" e "sconveniente". Madonna santissima, che due palle! Ad una certa non ne potevo più perché non sono mai state ripetute così spesso come tra queste pagine.
Anche questa volta il personaggio che ho mal sopportato nell'intero romanzo è stata proprio la protagonista. La pare mentali di Audrey Rose mi hanno spesso fatto alzare gli occhi al cielo. Si crede tanto furba e intelligente, eppure si è fatta fregare come una polla più di una volta. Più che altro ho trovato snervante il fatto che spesso e volentieri abbia cercato di fare l'eroina della situazione mettendo da parte Thomas, che è mooolto più intelligente di lei, con quasi sempre dei pessimi risultati. Avrebbe potuto risolvere le cose in più di un'occasione, le bastava semplicemente trovare un modo per metterlo al corrente della situazione. E invece nooo, bisognava dimostrare che Miss Wadsworth era perfettamente in grado di cavarsela da sola. Resto dell'idea che ad una certa agli assassini faccia schifo rimanere nell'ombra, perché non è possibile che si facciano sgamare senza che Audrey Rose abbia capito la loro identità. Almeno Thomas ne ha beccati due su tre. Questa volta ho sentito molto la mancanza di un doppio pov. Lui è un vero signore, praticamente è l'unico che la rispetta davvero e che non le impone il suo volere, e cosa ottiene in cambio? Un cuore infranto. Viene praticamente bistrattato senza motivo, perché l'arco temporale di questo terzo romanzo è di più o meno 8 o 9 giorni. Ce ne vuole per creare tutto questo casino in meno di una settimana. Complimenti.
A questo proposito sono rimasta parecchio delusa dal finale, avrei preferito qualcosa di meno sbrigativo e molto più incisivo. Per quanto riguarda Mefistofele invece sono abbastanza dispiaciuta che sia stato utilizzato solo come distrazione e come elemento di fastidio, perché appunto mi è piaciuto davvero molto come personaggio. Il Circo al chiaro di luna invece mi ha lasciata abbastanza indifferente e purtroppo non tutti gli spettacoli li ho trovati interessati. Nonostante siano quasi tutti importanti ai fini della trama, passare così tanto tempo in sala da pranzo alla lunga mi ha stufata e ho iniziato a chiedermi come una nave da crociera possa essere considerata un'ambientazione interessante. Personalmente l'ho trovata molto noiosa. Il world building è praticamente inesistente, purtroppo manca quel pizzico di suggestione presente nei romanzi precedenti, quel tocco che rendeva avvincente la lettura.
Fortunatamente lo stile della Maniscalco rimane fresco, scorrevole e coinvolgente, le parti più irritanti scivolano via velocemente ed è facile arrivare all'ultima pagina in un batter d'occhio. Tuttavia trovo che il titolo sia assolutamente fuorviante e che sia stata una mossa di puro marketing, non so se da parte dell'autrice o dell'editore. Una spiegazione campata un po' in aria l'ho trovata, ma non mi convince del tutto, soprattutto perché Harry Houdini è un personaggio davvero marginale all'interno della storia.
In conclusione il romanzo tutto sommato non è da buttare perché sa intrattenere, ma non lo ritengo all'altezza dei precedenti. Avrei preferito che si concentrasse maggiormente sulla parte mystery e tralasciasse tutto il drama, perché è davvero troppo, troppo, troppo preponderante. Nel prossimo mi aspetto che Audrey Rose si faccia perdonare perché altrimenti potrei arrabbiarmi seriamente, soprattutto visto quanto l'ho apprezzata nei romanzi precedenti, specialmente ne Sulle tracce di Jack lo Squartatore.


Bene readers, per oggi è tutto. Come sempre vi ringrazio per aver trovato il tempo di leggere la recensione. L'evento sul blog finisce qui, se vi va di leggere opinioni diverse dalla mia non vi resta che passare sugli altri blog. ;) Da domani inizierà l'insta-tour sui nostri profili Instagram, mi raccomando, non mancate. :* Ora vi saluto e vi auguro una buona giornata. Un bacio. 
Alla prossima,
Feeling Reading
→ Bontix

2 commenti:

  1. Grazie per la tua recensione, sto cercando di farmi un'idea su questi libri, ma trovo pareri molto contrastanti. Credo che la verità stia nel mezzo, magari li leggerò in un secondo momento.
    Buone letture!

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    1. Il problema è che va a gusti e la mia opinione rimane molto personale. Non amo i triangoli e questo mi ha impedito di godermi la storia al 100%. Credo che nessuno di questi tre romanzi sia perfetto, eppure resto convinta che sappia intrattenere. Nonostante i difetti li ho letti tutti con molto piacere. :)

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