Perfetto.
Il romanzo, l’autrice
e i suoi retroscena.
- Part I -
Buona
sera a tutti! Sono qui per parlarvi del post che, qualche giorno fa, vi avevo
promesso. Essendo esso veramente lungo XD ho deciso di dividerlo in due
appuntamenti. E, parlando di appuntamenti, vi ricordo che oggi è il 14/11/2012!
Ciò significa che in tutte le sale italiane è uscita la seconda parte di Breaking
Dawn! ** non vedo l’ora di vederlo, e voi? Ma bando alle ciance! Torniamo
all’argomento di punta: Perfetto.
No,
non sono egocentrica e non mi dico da sola che il post sarà perfetto, ma Perfetto è il titolo del primo romanzo
della trilogia di Lilac, di Alessia
Esse.
"Mi hanno detto che gli uomini si sono istinti.
Hanno mentito."
Hanno mentito."
In
questo post di oggi, vi parlerò di come Alessia ha percorso la strada dell’autopubblicazione, attraverso una
piccola – più o meno – intervista che le ho fatto per mail. Più che un’intervista
è stata una bella e produttiva chiacchierata. L’autrice del libro, Alessia
appunto, è stata davvero disponibilissima e ha risposto in maniera più che
soddisfacente a tutte le mie domande.
Perché
ho deciso di chiederle delle modalità di pubblicazione?
Perché, come le ho spiegato, ci sono molte ragazze e donne che, nonostante tengano alla scrittura in modo quasi viscerale, non riescono a coronare il loro sogno. Questa autrice, come me, come molte di noi, ha pubblicato molte bellissime storie su Efp e anche su altri forum, ricevendo non pochi consensi. Le sue storie sono sempre stata molto avvincenti e ben strutturate, sia a livello di trama che di scrittura vera e propria. In molti casi, però, le CE (case editrici) non prendono in considerazioni storie – ben scritte e ben accettate online – distruggendo, molto spesso, speranze e passioni.
Perché, come le ho spiegato, ci sono molte ragazze e donne che, nonostante tengano alla scrittura in modo quasi viscerale, non riescono a coronare il loro sogno. Questa autrice, come me, come molte di noi, ha pubblicato molte bellissime storie su Efp e anche su altri forum, ricevendo non pochi consensi. Le sue storie sono sempre stata molto avvincenti e ben strutturate, sia a livello di trama che di scrittura vera e propria. In molti casi, però, le CE (case editrici) non prendono in considerazioni storie – ben scritte e ben accettate online – distruggendo, molto spesso, speranze e passioni.
Il
caso di Alessia è un po’ diverso da questo preambolo, ma per chi avesse provato
di tutto e volesse “buttarsi” in questa iniziativa, legga bene ciò che ci siamo
dette io e l’autrice di Perfetto.
1. Perché hai deciso di
fare tutto da sola?
Come
ho già detto nel blog, i motivi per cui ho deciso di autopubblicarmi sono
diversi. Alcuni (quelli che hanno pesato di più) sono di natura personale, e
per questo preferisco non condividerli. Nulla di grave o misterioso, comunque.
Semplici ragioni private.
Uno
dei motivi per cui ho evitato di contattare un editore riguarda la mia visione
dell'editoria. E qui parte un papiro, preparati XD
Per
come la vedo io, uno scrittore che vuole pubblicare dovrebbe rivolgersi ad un agente letterario. Una volta conquistato
l'agente letterario, è lui che cerca per conto tuo il migliore editore
possibile per il tuo romanzo. I tempi di lettura delle case editrici sono molto
lunghi. Sei mesi, in alcuni casi perfino
nove. E non è detto che dopo questi tempi l'autore riceva risposta
(positiva o negativa che sia). Invii il tuo libro e aspetti che qualcuno ti
faccia sapere. Investi denaro (perché nessun editore vuole un manoscritto
inviato elettronicamente, e quindi devi stampare pagine su pagine e inviarle
via posta) e tempo, e molto probabilmente non otterrai nulla.
Nel
mondo anglosassone la figura dell’agente
letterario è gratuita. Qui da noi… No.
In
questi anni, mentre scrivevo ff, ho avuto modo di informarmi circa la presenza
di agenti letterari nel nostro paese.
Esistono,
più o meno importanti. Più o meno famosi.
La
cosa che, però, accomuna la stragrande maggioranza di questi agenti, è il fatto
che vogliono essere pagati.
Vuoi,
tu autore, che io agente legga il tuo libro e lo valuti? Bene, devi pagarmi, e
la tariffa varia in base alla lunghezza del tuo libro.
Perché
dovrei investire denaro in qualcosa che dovrebbe essere gratuito? L'agente
guadagna se e quando lo scrittore guadagna. Non prima. Non per leggere un
manoscritto che potrà, alla fine, tranquillamente rifiutare.
Queste
sono le ragioni per cui mi sono tenuta alla larga dagli agenti letterari che
chiedono denaro per leggere il tuo libro.
Ne
esistono molti che non chiedono nulla, ci tengo a farlo presente. E ci tengo anche a dire a chi fosse
interessato alla pubblicazione tradizionale di diffidare sempre e comunque da
chi chiede denaro per pubblicare un libro. Che siano agenti, che siano
editori, la regola è questa: il loro lavoro è investire su di voi, non il
contrario.
Tornando
a me.
Perché,
allora, non ho contattato uno degli agenti letterari "corretti"?
Perché
avrei dovuto investire del tempo e, per i motivi personali di cui dicevo
all'inizio, non ho molto tempo.
2. Come hai dato il via al
tutto?
Ho
scritto il libro. Ho abbozzato i due libri successivi.
Ho
iniziato le correzioni e ho cercato informazioni sul self publishing. Da bookblogger e avida lettrice, conoscevo già
questo sistema di pubblicazione, per cui sapevo bene in che direzione muovermi.
Il consiglio che posso dare
a chi vuole intraprendere questa strada è: INFORMATEVI BENE. L'autore che si
autopubblica NON È un autore che deve pagare per pubblicare.
Self
publishing e editoria a pagamento sono due cose distinte e separate.
E,
sopra ogni altra cosa: iniziate ad informarvi DOPO aver scritto il libro.
Rimanete concentrati sulla cosa più importante, ovvero FINIRE la scrittura.
Tutto il resto (stampa, distribuzione, prezzo, internet, sito, eccetera) viene
dopo.
3. I costi – non ti chiedo
di dirmi una cifra precisa, solo se sono elevati o meno – sono fattibili o no? Ne vale la pena?
L'argomento
costi è molto importante e chiarisce, in un certo senso, la definizione di
autore indipendente.
È
l'autore, infatti, a scegliere cosa acquistare, quali servizi demandare a
terzi, quanto e come spendere.
Parlo
del mio caso, così è più facile spiegare.
Per
revisionare il libro, mi sono servita di un gruppo di lettura per cui non ho
speso nulla. Avrei potuto, però, servirmi di figure professionali che si
occupano proprio di revisionare manoscritti. I costi variano a seconda della
profondità della revisione e a seconda della lunghezza del libro.
Per
la copertina ho acquistato: i diritti per l'uso del fiore, e il meraviglioso
talento di Valentina, che ha creato l'intera cover. Non ho speso molto. Avrei
potuto spendere di più, e avrei potuto spendere zero, se avessi fatto tutto da
sola.
La
stampa. Anche qui, è l'autore a scegliere quanto spendere. Esistono diversi
servizi di print on demand, e i costi
variano a seconda del numero di copie ordinate.
Non
esiste una regola, insomma, né un listino spese. Si possono spendere mille
euro, si possono spendere cinquecento euro, si possono spendere due euro.
L'indipendenza dell'autore sta anche in questo: è lui a scegliere quanto
investire.
Nota/consiglio a margine: è ovvio che i costi
sostenuti vadano a pesare sul prezzo del libro. A meno che uno non voglia
investire somme di denaro con l'idea di non recuperare neppure un centesimo,
nel momento della spesa è opportuno chiedersi se e in che modo i costi
peseranno sul prezzo di vendita.
4. Cosa ti aspetti dopo
l'uscita del tuo primo romanzo?
Rispetto
alla pubblicazione di una fan fiction, molte cose sono differenti nella
pubblicazione di un libro.
Una,
però, almeno per me, è la stessa. Ciò che mi aspetto, ciò che desidero, è che i
lettori vivano una bella esperienza. Che si emozionino. Che scoprano un mondo
nuovo, originale. Che si ritrovino a volerne sapere di più.
Se
questo accadrà, se riuscirò a emozionare, con Perfetto, almeno UN lettore, allora avrò raggiunto il mio
obiettivo.
Questo
è ciò che mi aspetto. È ciò che mi ha resa felice quando ho scritto fan
fiction, è ciò che mi renderebbe felice in questo caso.
* * *
Questo
è quello che ci siamo detti, più o meno, io e Alessia. Alcune domande le ho
sintetizzate, togliendo qualche pezzo, ma senza togliere a lei la parola e la
personalità né, tanto meno, cambiare il senso del discorso.
Questo
sguardo più professionale e da retroscena, ci fa capire meglio cos’è l’editoria
e cos’è, soprattutto, la pubblicazione vera e propria. Quante di voi, mie
lettrici, scrivono? Quante sognano di pubblicare qualcosa? Quante ci hanno già
provato e, purtroppo, nulla è andato a buon fine? Io ci sto provando da tanto
tempo e, sfortunatamente, vedo sempre sfumare il mio sogno. Non so se è per
colpa mia – magari non sono il massimo come “scrittrice” – o “colpa” delle case
editrici che, per loro interessi, decidono di investire più sulla mediocrità e
la sicurezza che sull’azzardo, la novità e il rischio. Fatto sta, però, che
pian piano anche questo piccolo – e forse, troppo pretenzioso sogno – sta andando
a nascondersi fin troppo in fondo nel cassetto.
Tornando
ad Alessia e al suo Perfetto. Nella seconda
parte che, spero, riuscire a pubblicare il 20 Novembre – data di uscita del
romanzo – conosceremo meglio l’autrice e la storia in sé. Trama, da dov’è nata
l’idea, quanto c’è di Alessia Esse nelle cose che scrive e molto, molto, altro.
Per
concludere questo post, vi informo che è possibile acquistare Perfetto su Amazon
già da OGGI! Secondo il blog dell’autrice, infatti, il sito amazon.it ha
anticipato di sei giorni la pubblicazione! Per quanto riguarda i prezzi, la
copia elettronica (ebook) costa 2.99 Euro, mentre quella cartacea, ha un costo
di 9,27 Euro – il sito, però ha applicato uno sconto del 5%, ciò vuol dire che
per il momento il prezzo del libro è di 8,80 Euro.
In un futuro non molto lontano, la popolazione è composta esclusivamente da donne.
La Sindrome ha ucciso tutti gli individui di sesso maschile, e la riproduzione è possibile solo grazie al midollo osseo. Gli effetti della Sindrome sono stati talmente devastanti per le donne sopravvissute che ricordare quei giorni è proibito, così come è proibito parlare degli uomini. Musica, film, libri, arte: tutto quello che riguarda il genere maschile è sepolto sotto il dolore.
Nel paesino francese di Malorai, un angolo di paradiso ai piedi di una cascata, Lilac Zinna si prepara al diploma. Diciassette anni, un amore sconfinato per la Storia Moderna e per le regole, Lilac sta per diventare un'insegnante, coronando il suo sogno e quello della nonna Francesca, che si occupa di lei da quando è nata. Lilac è al settimo cielo, e non solo perché sta per diplomarsi: alla cerimonia solenne parteciperà anche Vega G, la donna a capo del governo femminile che regola il mondo. E quando Vega G si mostra eccezionalmente interessata alla vita di Lilac, arrivando perfino ad offrirle un lavoro per il governo, Francesca - che nasconde un segreto tanto importante quanto pericoloso - decide di affidare sua nipote a qualcuno che avrà il compito proteggerla: due uomini.Nel viaggio che la porterà lontano da Malorai e da tutto ciò in cui ha finora creduto, Lilac conoscerà un mondo nascosto, imparerà che il cuore può battere forte, e non solo per paura, e scoprirà chi è davvero Vega G.Primo di una trilogia, Perfetto è il romanzo d'esordio dell'autrice italiana Alessia Esse.
Non
perdete il prossimo post, mi raccomando!
Se
volete sapere qualcos’altro, scrivete pure nei commenti. Se volete mettervi in
contatto con l’autrice cercherò di fare il possibile per voi, parlandone con
lei che, lo so per certo, è sempre a disposizione dei suoi fantastici lettori!
A presto,
un bacione a tutti! :*
Tesoro, ti ringrazio per aver deciso di fare quest'intervista perché, già solo la prima parte, ha chiarito molte domande che mi facevo da un po' ^-^
RispondiEliminaNe sono felice, tesoro! Il mio obiettivo, oltre che aiutare Alessia, era anche questo: chiarire un po' le idee a tutti. :)
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