Buongiorno a tutti, readers! Buongiorno ai follower poco presenti, a quelli silenziosi ma sempre attenti e ai lettori affezionati. Prima di tutto, voglio dirvi di non prendere il titolo del post alla lettera, anche se in un certo senso l'argomento sarà proprio questo: spiegarvi come andrà avanti Feeling Reading in questi primi mesi del nuovo anno.
La domanda che mi sta assillando da diverse settimane, ormai, è quella che ho inserito come titolo di questo post. Chiudo il blog, sì o no? Da un lato volevo rispondere affermativamente, dall'altro negativamente. Chi mi segue da tantissimo tempo sa quanto impegno ho messo affinché Feeling Reading (prima Violet Moon) diventasse grande, ricco di articoli che i lettori potessero trovare interessanti. Ho passato gli ultimi anni a leggere tantissimo, cosa che comunque già facevo, per portarvi altrettante recensioni. E nel corso di queste letture ho scoperto romanzi meravigliosi. Pensavo di notte alle rubriche da mandare avanti, al modo per 'ingrandirmi' iniziando a collaborare con le case editrici che più seguivo da lettrice, e lentamente sono riuscita a fare tutto. Nel corso del 2016 però, da metà anno in poi in verità, qualcosa si è rotto. Non so bene che cosa, ma pian piano non sono più riuscita a stare dietro a tutto. In parte è colpa della vita reale, quella che scorre lontana da un computer; in parte è colpa del mio lavoro, e ancora delle mie - troppe sicuramente - passioni, che negli ultimi mesi mi hanno assorbita completamente. La lettura resta ancora un mio grande interesse. Continuo ad avere gli occhi a cuoricino quando passo in libreria, continuo a comprare romanzi (specialmente cartacei, benché possegga il Kindle xD), ma il tempo e la mia voglia di leggere sono veramente scarsi. E non perché i romanzi che acquisto non mi piacciano, avrei dei gravi problemi che comprassi qualcosa che non mi piace, ma perché qualcosa mi blocca. Dopo uno o due capitoli devo chiudere il libro o spegnere il Kindle, perché non ce la faccio più a proseguire. In molti lo chiamano blocco del lettore, e io sono una di questi. Mi era già capitato in passato, alla fine però qualcosa sbloccava questa mia passività. Una trama, un'autrice, un'uscita che aspettavo, un romanzo. Questa volta è diverso, poiché sono mesi che nessun libro riesce a conquistarmi. O meglio, ci riesce anche ma non riescono ad assaporarlo a dovere dovendolo leggere in svariate settimane, a volte perfino un mese. E per me, che leggevo un libro di 400 pagine in massimo tre/quattro giorni, è veramente tanto tempo. E da qui si capisce che c'è qualcosa che non va. Motivo, questo, che mi ha spinta a ridurre drasticamente le recensioni negli ultimi mesi del 2016. Come potevo scrivere la recensione di un libro iniziato quattro settimane prima, se le emozioni provate erano già belle che dimenticate? Non mi va di scrivere recensioni per obbligo. Non mi va di scrivere in modo forzato. E non mi va di pubblicarvi qualcosa di poco sentito. Non è giusto per me e per voi.
Giungiamo quindi alla risposta del grande quesito. Il blog... chiude?
La risposta è un nì. Dopo svariati ragionamenti ero convintissima di chiudere per qualche tempo, giusto il necessario per ritrovare la "blogger che c'è in me". Pensandoci meglio - anche sotto suggerimento di terzi - sono giunta alla conclusione che, invece di chiudere definitivamente, forse è meglio mettere il blog in standby a partire dal mese di febbraio. Cosa comporterà questo standby e perché proprio da febbraio?
Nel corso del mese di dicembre ho accettato diverse iniziative, e ovviamente voglio rispettarle tutte. A gennaio, a partire dal 12, Feeling Reading ospiterà diversi blogtour, e non voglio mettere il blog in pausa proprio adesso. Non lo troverei corretto nei confronti delle case editrici e delle autrici stesse. Per quanto riguarda invece la questione "standby": il blog non chiuderà completamente, come ho già detto. Semplicemente, pubblicherò i post che posso quando posso. Potrà essere un'anteprima che da lettrice voglio assolutamente avere nella mia libreria, e quindi consigliare a voi. Una recensione di un romanzo che ho letto e amato (sì, perché anche se a rallentatore io non smetto di tentare di rimettermi in sella) o una qualche rubrica che voglio portare avanti e rendere protagonista in un determinato momento. Tutti i post, in questo periodo di semi-pausa, saranno totalmente casuali. Potrei pubblicarne due a settimana come uno al mese, potrei riuscire a pubblicare l'intera settimana e non farmi poi sentire per sette giorni consecutivi. Insomma, sarà tutto molto semplice e senza obblighi. Forse riavvicinandomi alla lettura, e al blog, in modo più blando, svicolato dai comunicati stampa e quant'altro, dai bordelli della blogosfera e dallo stress che, volente o nolente, uno spazio virtuale come un blog letterario porta, mi rimetterò in sesto.
Questo è il vero motivo per il quale, negli ultimi mesi, parlavo di voler cercare un aiuto, una collaboratrice. Avevo anche chiesto, nella intro di qualche ultimo post, di contattarmi se qualcuno fosse stato interessato, proprio perché non volevo arrivare a questo punto. Ma nessuno si è fatto avanti, e gestendo questo blog da sola ho preferito fare questo passo. Non so quanto questo periodo di semi-pausa durerà. Io spero poco, ma non voglio dare false speranze a nessuno né dare una data che poi potrei smentire.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate di questa (brutta) piega che, purtroppo, prenderà il blog da partire da febbraio 2017. Ho cercato di trovare un giusto compromesso per rispettare un po' tutti, me in primis e voi che mi seguite. Sparire del tutto, alla lunga, mi sarebbe sembrata una mancanza di rispetto anche per chi si è iscritto al blog, oltre che per me stessa che ho lavorato tanto per farlo arrivare dov'è ora. La decisione finale mi è sembrata una giusta via di mezzo.
Mando un abbraccio a tutti, alla prossima!
Feeling Reading