venerdì 23 agosto 2013

SONO NEL TUO SOGNO
di Isabel Abedi.

Salve a tutti, eccomi qui con un’altra recensione. Questa volta voglio parlarvi di un libro che ho letteralmente divorato in pochi giorni; leggere, andare avanti con la narrazione, era diventato per me necessario, quasi come respirare. Sono nel tuo sogno, romanzo autoconclusivo della scrittrice tedesca Isabel Ibedi, è diventato in assoluto uno dei miei libri preferiti, se non proprio IL mio libro preferito, nella categoria di quelli unici, senza saghe e senza seguiti.
Prima di esporvi il mio pensiero su questo libro, vi metto di seguito la copertina e la trama.


Un ragazzo sconosciuto.
Un’attrazione irresistibile.
Un amore magico.

Autore: Isabel Abedi
Prezzo: € 17,60
Editore: Corbaccio
Collana: Narratori Corbaccio
Data uscita: 22/09/2011
Pagine: 448, rilegato
EAN: 9788863802627
Aveva sentito come una lacrima, una lacrima insopprimibile, come se qualcuno le avesse strappato un capello. Ciò che resta a Rebecca, sedici anni, mamma ad Amburgo e papà a Los Angeles, è una strana sensazione di vuoto e di paura. Ma poi Lucian salta fuori dal nulla: un ragazzo senza un passato, uno che non sa chi è, né ricorda da dove viene. Un tipo strano e bellissimo e che dà a Rebecca la rassicurante impressione di non essere più sola…
Non si allontana mai da Rebecca, Lucian, il ragazzo del mistero, senza passato e senza ricordi. Rebecca è il suo unico punto fermo. La sogna tutte le notti, in un sogno che fa paura e sente l'istinto fortissimo di aiutarla, di proteggerla. E anche Rebecca prova per lui un'attrazione che non riesce a spiegarsi. Ma prima che riescano a svelare il mister che li avvolge, Lucian e Rebecca vengono bruscamente separati. Con conseguenze terribili per entrambi.
Perché ciò che li unisce è molto più dell'amore…

RECENSIONE:
Come già detto nelle prime righe di questo post, io ho divorato questo libro. La storia ti prende fin dalle prime righe, e la narrazione pulita e scorrevole dell’autrice rende tutto questo ancora più facile. La storia ti fa rimanere incollata alle pagine dal primo capitolo. Sei lì, che leggi della vita di Rebecca Wolff, questa ragazzina di sedici anni molto diversa dalle altre protagoniste, per quanto mi riguarda, e vuoi solo sapere di più. Becks – diminutivo della ragazza – infatti, non sembra affatto una ragazzina, tutto il contrario; i suoi pensieri sono molto maturi, e questo credo dipenda anche da una maturità interiore appartenente alla scrittrice, Isabel Abedi. Questa protagonista non si lamenta della vita che conduce, anzi, ne è contenta. Vive con sua madre ad Amburgo – luogo in cui si svolgerò la prima parte del romanzo – ha una migliore amica, Suse, e un ex ragazzo che non le volta le spalle, Sebastian. Conduce la classica vita di una liceale: scuola, uscite con gli amici, compiti, feste, e un rapporto conflittuale con uno dei suoi professori. Insomma, a chi non è mai capitato? Identificarsi con Rebecca, difatti, è molto semplice, viene perfino naturale. Qualcosa, però, è in aguato dietro l’angolo e porterà la vita di Rebecca a trasformarsi in un grande caos. È proprio adesso, dopo un sogno – un incubo da far venire i brividi – che Rebecca vede per la prima volta Lucian, il ragazzo misterioso senza passato e senza ricordi della trama. Chi è Lucian? Perché si trovava sotto la finestra di Rebecca in una notte di temporale? Perché non ricorda niente del suo passato? Queste, insieme ad altre innumerevoli domande che vi si annideranno in testa durante la lettura, verranno svelate quasi alla fine.
Questo libro è un enigma dietro l’altro, un indovinello che non ha mai fine. È il classico romanzo che porta il lettore a dire: “No, non mi interessa se domani mi devo alzare presto! Non posso smettere di leggere proprio ora!”. Io, e magari sembrerò esagerata, provavo un dolore fisico a doverlo abbandonare perché la mattina seguente avevo la sveglia presto e non potevo andare avanti nella lettura. Questo romanzo mi ha presa letteralmente, catturata e imprigionata tra le righe che raccontavano la storia di Rebecca e Lucian. L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ spiazzata è stato il finale. Non svelerò molto, perché preferisco davvero un parere privo di spoiler, in modo che tutti possano leggere questa recensione senza imprecare perché vi ho svelato chissà cosa.
Ho capito come sarebbe finito il libro dopo una frase, che non svelerò chi è stato a dire, e ho pregato fino alla fine che non fosse come pensavo. Il finale, ho letto in giro, non ha una catalogazione vera e propria: c’è chi parla di lieto fine, chi non sa cosa pensare, altri che lo definiscono come un lieto fine a metà. Io credo di rientrare nell’ultima categoria di pensiero. Credo, senza svelare troppo, che la scelta che prendono Rebecca e Lucian dimostri cosa sia l’amore; l’amare veramente qualcuno fino a sacrificare i propri desideri, i propri sogni. Lucian, soprattutto, fa un grande gesto per Rebecca, per se stesso, ma soprattutto per il loro amore.
Per scoprire tutto il resto, e il perché delle mie parole sul finale, vi basterà solamente leggere il libro. XD
Essendo un romanzo del 2011, vi informo che esiste anche la versione economica a 9 €.
A parte la trama, non avevo cercato recensioni sul web, perché non volevo incorrere in spoiler indesiderati. Ogni volta che andavo alla Feltrinelli, quel libro mi chiamava, così alla fine mi sono decisa a leggere la trama e tornata l’ho acquistato seguendo solo il mio istinto. Sono veramente felice di averlo seguito, perché è un libro davvero incredibile che consiglio veramente a tutti.
PICCOLO ESTRATTO:
Il suo sguardo si fece triste e la sua espressione più vulnerabile che mai. Era come se si trovasse su una lastra di ghiaccio fragilissima, come se fra di noi si estendesse un mare gelato e io mi trovassi sulla sponda opposta rispetto alla sua. E improvvisamente lo sentii, sentii il suo desiderio di raggiungermi sulla sponda dove mi trovavo, e avvertii la paura che il ghiaccio sottilissimo si rompesse facendolo precipitare nell'abbraccio del freddo mortale. So che sembra folle, ma io sentivo esattamente quel che lui provava. Solo i suoi pensieri mi restavano nascosti. Fissava la mia mano appoggiata aperta sulla gamba. era come se cercasse la risposta nel palmo della mia mano.
« Io non lo so… » mi disse con voce piatta. « Io non so chi sono. »


Spero vi esservi stata utile.
Come sempre, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di questa recensione: vi è stata utile? Avete già letto il libro e vi trovate in disaccordo? Lo avete letto e, invece, siete d’accordo con il mio pensiero? Scrivetemi nei commenti!

Alla prossima!
Mando un bacio a tutti :*

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