Buona sera a tutti! Sono tornata con una nuova recensione rivolta alla saga di Classandra Clare, ovvero Shadowhunters. Chi ha letto la precedente recensione di Città di Ossa, che trovate QUI, sa che il primo volume della saga non mi aveva particolarmente colpito. Tutto il contrario. Avevo dato tre stelline per l'idea in sé, per quei pochi personaggi che mi erano piaciuti e per il finale che, comunque, si era rivelato più interessante dell'intero libro. Malgrado tutto, c'era molte questioni lasciate in sospeso e, sebbene fossi a conoscenza di molte cose (causa spoiler di cui sono venuta a sapere in questi anni in cui la saga non mi interessava particolarmente, perciò non ci facevo caso), ho continuato la lettura, acquistando Città di Cenere e Città di Vetro insieme, approfittando dell'edizione messa in
commercio da Mondadori a 5EUR.
Nella recensione sottostante, troverete un microscopico parere anche sul secondo volume, senza spoiler di alcun tipo - sebbene la serie sia ampiamente conosciuta - e la recensione vera e propria su Città di Vetro.RECENSIONE.TITOLO: Città di Vetro (Shadowhunters, #3)AUTRICE: Classandra ClareEDITORE: MondadoriPAGINE: 576, brossuraPREZZO: 5€ISBN: 9788804644750DISPONIBILE ANCHE IN EBOOK.
In una New York in cui i vampiri sopportano la luce del sole, l'amore può essere un peccato mortale.
Clary era convinta di essere una ragazza come tante e invece non solo è una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni, ma ha anche l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera del padre Valentine, Clary deve addentrarsi nella Città di Vetro, luogo d'origine degli Shadowhunters, insieme al fratello Jace e al suo migliore amico Simon. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato mortale… e i segreti del passato rischiano di essere fatali.
Sono davvero contenta di affermare di essermi ricreduta su questa saga. Non tanto per il secondo volume, piuttosto per il terzo: Città di Vetro, che si è aggiudicato - finalmente! - CINQUE STELLINE. Ma andiamo per ordine...
Chi mi segue su Goodreads saprà già il mio parere sul secondo capitolo della serie. Come già scritto sul social sopracitato, la Clare mi ricorda la Plec. Fa una stagione del cavolo, quest'ultima, in cui vorresti solamente ammazzare protagonista e amici, per non parlare dei cattivoni che tra un po' non sono nemmeno più tali e poi, alla fine, ti sbatte in TV due puntate da finale di stagione spettacolari. La Clare è uguale! Per più di metà libro vorresti uccidere Clary, annegare Simon, pestare i Lightwood (genitori) e dare fuoco all'Inquisitrice e poi, negli ultimi tre capitoli... BOOM! Succede di tutto e di più. Fortuna che ci sono Jace, Alec e Magnus ad intrattenere nel frattempo. Ho trovato questo secondo capitolo della saga migliore rispetto al precedente... Nonostante la vera e propria azione esploda negli ultimi capitoli, trovo che la trama sia più accattivante sin dall'inizio. Mio malgrado, non riesco proprio a farmi andare a genio Clary. Ha temperamento, cocciutaggine e coraggio, ma si perde in ragionamenti che mi danno ai nervi. D'accordo, ha sedici anni e ci può stare, ma è inutile: la strangolerei volentieri. Mi è piaciuta la crescita di Simon, anche se si scorge appena e solo nel finale. Riconfermo il mio amore per Jace e i fratelli Lightwood, con la new entry di Max! Il mondo degli Shadowhunters è sempre impeccabile e ho davvero apprezzato il cambio di narrazione: rispetto a Città di Ossa, dove nonostante la terza persona il racconto segue sempre e solo Clary, in Città di Cenere guardiamo con gli occhi di tutti, siamo nella testa di tutti. E questo mi è piaciuto molto.
Ho dato tre stelline e mezzo a questo volume, che mi ha sicuramente incuriosito più del primo, spingendomi a proseguire la lettura. E arriviamo finalmente a Città di Vetro, il migliore libro della saga letto fino ad ora.
Ho dato tre stelline e mezzo a questo volume, che mi ha sicuramente incuriosito più del primo, spingendomi a proseguire la lettura. E arriviamo finalmente a Città di Vetro, il migliore libro della saga letto fino ad ora.
A differenza dei suoi due predecessori, questo terzo capitolo prende vita e ti trascina all'interno della storia sin dalle prime pagine. I personaggi, finalmente, prendono più spessore, più carattere... E chi ha troppo carattere vacilla, facendo trasparire la propria umanità. Clary, rispetto ai due libri precedenti, mi è piaciuta. Non ha il mio più totale e devoto amore, ma si è riscattata bene, tirando fuori non solo un gran temperamento, ma anche molte qualità che in Città di Ossa e Città di Cenere non ho visto. E' come se in Città di Vetro fosse maturata di colpo, diventando una donna, una vera Cacciatrice. Ho rivalutato davvero molto il personaggio di Simon. Non più il ragazzino testardo e a tratti infantile che cerca in tutti i modi di accontentarsi di un amore palesemente non corrisposto, bensì un ragazzo orgoglioso di quello che è, un adulto sicuro di quello che può fare e di cosa vuole davvero. E, soprattutto, di quello che non vuole: qualcuno che stia con lui perché non può stare con qualcun altro. E finiamo con Jace. Il protagonista per eccellenza: forte, deciso, sarcastico... Che pian piano, nel corso della storia, perde lentamente ogni sua più conosciuta caratteristica. Ho trovato il personaggio di Jace molto autodistruttivo in questo romanzo, e questo mi ha fatto intravedere non solo il suo lato guerriero, ma soprattutto il suo lato umano. Jace perde tutte le caratteristiche che fanno di lui il ragazzo etereo e impossibile, che fanno di lui il "ragazzo che non può esistere nel mondo reale". Mostra le sue debolezze, le sue paura. Si mostra fragile, spaventato e vulnerabile. Si mostra, per la prima volta in tre libri, non infallibile.
Mi è piaciuto come è stata raccontata la storia, passando da un personaggio all'altro, senza lasciare nulla al caso. Come per il secondo libro, anche qui non viene seguita sempre e solo Clary: siamo nella mente di Jace, di Simon, di Isabelle, di Luke. Insomma, non dobbiamo aspettare i racconti degli altri per sapere cosa succede, riusciamo a scoprirlo in tempo reale, per così dire.
La narrazione è più scorrevole e sicuramente più emotiva. Questo terzo capitolo è amicizia, amore, passione, tormento, agonia, senso di perdita e di speranza. La speranza che, forse, alla fine del tunnel, dopo la luce, ci sia la possibilità di un futuro migliore. Una vita diversa. Ammetto di aver riso e pianto in momento diversi. Nell'ultima parte, soprattutto, molte scene, a mio parere, erano parecchio strazianti. Sono una persona parecchio emotiva, è vero, ma in questo libro mi sono serviti i fazzoletti per evitare che le lacrime cadessero sulle pagine mentre leggevo. Mi si è stretto il cuore per Jace più e più volte... E posso solo dire che, dopo questo libro, è senza alcuna ombra di dubbio il personaggio a cui mi sento più vicina di tutta la saga.
Non so perché la Clare abbia deciso di proseguire la trilogia. Non ho ben capito se era una cosa pensata o se è stata decisa in seguito, vedendo il successo che la serie ha raggiunto. Penso, tuttavia, che Città di Vetro potesse essere una conclusione perfetta. Io ho già acquistato i seguiti, ma se avessi saputo la conclusione di questo libro - leggendo, soprattutto, le svariate perplessità che accomunano gli altri romanzi - forse mi sarei fermata. Ed è per questo che, prima di iniziare la lettura di Città degli Angeli Caduti, aspetterò un po'. Non voglio rovinarmi la bellezza di Città di Vetro.
Voi cosa ne pensate? Avete letto la saga? Siete d'accordo con la mia recensione o discordate? Fatemelo sapere nei commenti, se vi va! Sapete che adoro i vostri pareri :)
Mando un bacione a tutti!
Alla prossima :*
Hai praticamente detto tutto ciò che penso io! Città di vetro può concludere benissimo la serie, perchè chiude il cerchio e lo fa alla grande. IO HO AMATO GLI ANGLI *_* Scusate questo sfogo, ma per me erano veramente il culmine del libro. Per non parlare dell'amore tormentato dei due protagonisti, che ho visto più giustificato in questo libro che negli altri due. Questo è senza dubbio il mio libro preferito, nonostante la Clare sia oltremodo prolissa <.< Metà libri poteva anche sintetizzarli. Però alla fine le idee, per me, sono sempre state vincenti.
RispondiElimina*ANGELI (la foga fa sbagliare) <.<
EliminaConcordo sulla questione dell'amore tra Jace e Clary. Oltre ad essere più giustifico è stato anche più vero, sentito e tormentato... Insomma, nei precedenti, soprattutto in Città di Cenere, era tutto troppo estremizzato. Anche il fatto che lei desse una possibilità a Simon così, illudendolo per niente. Cosa che non mi è piaciuta per niente. In "Città di Vetro" tutto ha trovato una sua giusta collocazione, secondo me, e questo me lo ha fatto godere appieno e apprezzare moltissimo <3
EliminaSì, anche per me è uno dei migliori della saga!
RispondiEliminaAdesso sto leggendo l'ultimo e sto tantino in ansia.:/
Comunque, Clary tornerà ad essere una deficiente nei prossimi libri e Simon diventa troppo dolcioso:3
Jace non mi è mai piaciuto, ovvero, mi piace il suo lato umoristico, ma il lato romantico che fa impazzire tutte no. E' descritto come un personaggio TROPPO perfetto e mi fa venire il voltastomaco. Poi lui e Clary.....NO.
Sarò strana?:S
Non mi aspettavo che Clary restasse sveglia, ahahahah. Spero, però, che resti coerenti, non solo con se stessa, ma anche, e soprattutto, con i sentimenti che prova per Jace. Io devo dirti la verità, la parte sbruffona di Jace all'inizio mi irritava parecchio. Preferisco di gran lunga la sua parte umana... Non dico che debba rinunciare al sarcasmo, perché adoro le sue battutine, ma rispetto alle prime pagine del primo libro sono contenta che abbia subito una trasformazione XD Non so se nei seguiti sarà troppo perfetto, ma almeno in questo credo che sia stato l'imperfezione fatta a persona. In questo terzo libro di perfetto, impossibile e quant'altro, secondo me, non aveva niente. Però è giusto che a te non piaccia XD Se il parere dei lettori fosse tutto uguale che gusto ci sarebbe? :3
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