Buona Domenica a tutti! Come avevo annunciato alla fine del precedente post, torno con una recensione fresca, fresca. Ho da poco concluso il primo libro della serie Shadowhunters, ovvero Città di Ossa. E chi mi conosce sa che è da qualche anno che volevo leggere questa saga ma, tra una cosa e l'altra, ho sempre rimandato. La trama mi incuriosiva, ma non mi aveva mai lasciato a bocca aperta dicendo: "Cavolo, devo avere quel libro!" Approfittando dell'edizione messa in commercio dalla Mondadori a 5EUR mi sono decisa ad acquistare il primo e, nel caso, comperare gli altri.
Come ben sapete, l'ultimo volume della serie, Città del Fuoco Celeste, è uscito l'8 Luglio, mentre i primi cinque li trovate in edizione tascabile al prezzo detto qualche riga più su.
Ma bando alle ciance! Di seguito i dettagli del romanzo e la mia recensione.
Come anticipato all'inizio, avevo adocchiato questa serie diversi anni fa. La trama era carina e mi stuzzicava, ma non in modo eccessivo. Così, tra una cosa e l'altra, ho sempre rimandato l'acquisto e la lettura. Quando poi la Mondadori ha messo la saga ad un prezzo così basso mi sono detta: "Perché no?" E ho comprato Città di Ossa.
La mia opinione sarà una voce fuori dal coro, ne sono quasi certa, ma a me questo primo volume non è piaciuto molto. Non tanto per la trama in sé, poiché penso che l'idea della Clare sia davvero, davvero buona... La visione degli Shadowhunters e di questo Mondo Invisibile è davvero ben pensata, e per questo non posso fare altro che complimentarmi con l'autrice. La scrittura non è nemmeno eccessivamente pesante, nonostante alcune imprecisioni (ad esempio, io nel mio ho trovato lineette di dialogo anche quando nessuno parlava o.o e dovevo rileggere per capire se ero scema io o no). Una cosa che non ho particolarmente apprezzato è stato l'utilizzo della terza persona. Non ho niente contro essa, purché venga usata per mostrare al lettore un quadro generale. Comprendo che determinate questioni non potevano essere dette subito, rischiando di perdere il colpo di scena del capitolo dopo... Ma allora perché usarla? Tutto veniva raccontato attraverso gli occhi di Clary, sempre e comunque. Non so se i seguiti si discosteranno da questo, ma l'unico dettaglio che differenziava questa narrazione da una in prima persona era la conugazione dei verbi. In alcune scene mi sono commossa, devo ammetterlo, quindi non penso che abbia inciso negativamente sulla trama, ma essendo una cosa che personalmente mi ha fatto storcere il naso ho preferito scriverla.
Per quanto riguarda i personaggi, trovo le loro caratterizzazioni troppo fragili. La protagonista, Clarissa Fray, non mi ha colpito. E' ammirevole il suo animo battagliero, ma non puoi urlare: "Col cavolo che resto qui!", partire in quarta e poi inciampare nei tuoi stessi piedi. Insomma, va bene la buona volontà... Ma per farla emergere penso che i "capricci" debbano essere seguiti anche dai fatti. A differenza di molti, trovo Simon irritante. Il classico migliore amico che la ama, che soffre di questo amore non corrisposto. Non ho niente contro questo che in molti chiamano cliché, ma per una volta perché il ragazzo non può accettare il rifiuto a testa alta? Jace, il protagonista maschile, all'inizio è davvero, davvero odioso. Borioso, saccente e arrogante. L'ho rivalutato durante la lettura, soprattutto dopo aver letto un aneddoto del suo passato, ma anche il suo personaggio mi ha fatto storcere il naso alla fine. Jace Wayland viene descritto come il temerario Cacciatore che non ha paura di niente, con un passato orribile, ma combattivo. La classica persona influenzata dagli eventi della sua infanzia, ma in grado di capire cosa è giusto e cosa non lo è. Peccato che poi si perda in un bicchiere d'acqua, affondando con tutte le scarpe. Isabelle non l'ho inquadrata e Alec, il fratello, non mi è dispiaciuto. L'unico che mi ha davvero stretto il cuore è stato Luke. Forse, per il momento, almeno in questo volume, quello meglio caratterizzato.
Le descrizioni sono ottime, non hai problemi a seguire il filo delle vicende raccontate o ammirare i paesaggi che la Clare descrive, e questo mi è piaciuto molto. Trovo, tuttavia, che spesso si sia persa un po' tra questi scenari. Capisco che Città di Ossa è il primo volume di una saga di sei libri, ma trovo che ci sia davvero poco in esso. L'azione vera e proprio viene accumulata nelle ultime settanta pagine... Comprendo che per capire la trama bisogna capire com'è fatto questo Mondo Invisibile, individuare bene i suoi strani abitanti, il modo di pensare e quant'altro, ma penso che per farlo non servissero 400 pagine farcite di qualsiasi cosa. Alcuni capitoli li ho trovati un po' noiosi.
In conclusione, trovo che questa serie abbia molto potenziale. E spero che i seguiti migliorino, perché ci sono tante cose che voglio capire e, per farlo, dovrò obbligatoriamente proseguirla. Su Goodreads ho dato a questo libri TRE STELLINE. Penso che siano meritate perché di base è una buona idea, in sé la trama è carina, ma lo sviluppo non è niente di eccesionale. Non so se lo consiglio. Più che altro perché, sapendo già svariate cose, ho cercato le trame dei seguiti su internet e ho scoperto alcune questioni che non mi fanno impazzire (per chi conosce la serie dico una sola parola: Clace). Perciò, vedete voi. Alla fin fine, la lettura è molto soggettiva... A me non ha fatto impazzire, ma moltissime persone trovano questa saga meravigliosa. Insomma, ponderate bene.
Finisco qui la recensione perché altrimenti sfonderei la porta di un discorso troppo spoiler. Come ho detto poco più su, trovo che questa saga avesse davvero un ottimo potenziale, ma la Clare si è concentrata troppo su dettagli poco significativi, allungando ed esasperando eccessivamente il Clace. Ed è una cosa che a me non piace molto. Per come finisce il primo libro, ci può anche stare il "turbamento" del secondo, ma che appena si risolve una faccenda ne spunti fuori un'altra, forse peggiore, arrivando in queste condizioni al sesto libro... Non so. Avrei preferito che l'autrice facesse respirare più i suoi personaggi, senza allungandone il brodo, soffermandosi sul mondo fantastico che ha creato. Penso che gli ostacoli servano per una saga di sei romanzi, ma se questi sono ben pensati. Insomma, dopo un po' stufano anche loro. Bisognerebbe capire quando è tempo di toglierli dalla strada.
Adesso vi saluto, gente! E fatemi sapere il vostro parere, mi raccomando ;)
Un bacione e alla prossima!
Ma bando alle ciance! Di seguito i dettagli del romanzo e la mia recensione.
TITOLO: Città di Ossa (Shadowhunters, #1)RECENSIONE.
AUTRICE: Classandra Clare
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 525, brossura
PREZZO: 5€
ISBN: 880460171X
DISPONIBILE ANCHE IN EBOOK.
New York non dorme mai, e neppure i suoi demoni.
La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.
Come anticipato all'inizio, avevo adocchiato questa serie diversi anni fa. La trama era carina e mi stuzzicava, ma non in modo eccessivo. Così, tra una cosa e l'altra, ho sempre rimandato l'acquisto e la lettura. Quando poi la Mondadori ha messo la saga ad un prezzo così basso mi sono detta: "Perché no?" E ho comprato Città di Ossa.
La mia opinione sarà una voce fuori dal coro, ne sono quasi certa, ma a me questo primo volume non è piaciuto molto. Non tanto per la trama in sé, poiché penso che l'idea della Clare sia davvero, davvero buona... La visione degli Shadowhunters e di questo Mondo Invisibile è davvero ben pensata, e per questo non posso fare altro che complimentarmi con l'autrice. La scrittura non è nemmeno eccessivamente pesante, nonostante alcune imprecisioni (ad esempio, io nel mio ho trovato lineette di dialogo anche quando nessuno parlava o.o e dovevo rileggere per capire se ero scema io o no). Una cosa che non ho particolarmente apprezzato è stato l'utilizzo della terza persona. Non ho niente contro essa, purché venga usata per mostrare al lettore un quadro generale. Comprendo che determinate questioni non potevano essere dette subito, rischiando di perdere il colpo di scena del capitolo dopo... Ma allora perché usarla? Tutto veniva raccontato attraverso gli occhi di Clary, sempre e comunque. Non so se i seguiti si discosteranno da questo, ma l'unico dettaglio che differenziava questa narrazione da una in prima persona era la conugazione dei verbi. In alcune scene mi sono commossa, devo ammetterlo, quindi non penso che abbia inciso negativamente sulla trama, ma essendo una cosa che personalmente mi ha fatto storcere il naso ho preferito scriverla.
Per quanto riguarda i personaggi, trovo le loro caratterizzazioni troppo fragili. La protagonista, Clarissa Fray, non mi ha colpito. E' ammirevole il suo animo battagliero, ma non puoi urlare: "Col cavolo che resto qui!", partire in quarta e poi inciampare nei tuoi stessi piedi. Insomma, va bene la buona volontà... Ma per farla emergere penso che i "capricci" debbano essere seguiti anche dai fatti. A differenza di molti, trovo Simon irritante. Il classico migliore amico che la ama, che soffre di questo amore non corrisposto. Non ho niente contro questo che in molti chiamano cliché, ma per una volta perché il ragazzo non può accettare il rifiuto a testa alta? Jace, il protagonista maschile, all'inizio è davvero, davvero odioso. Borioso, saccente e arrogante. L'ho rivalutato durante la lettura, soprattutto dopo aver letto un aneddoto del suo passato, ma anche il suo personaggio mi ha fatto storcere il naso alla fine. Jace Wayland viene descritto come il temerario Cacciatore che non ha paura di niente, con un passato orribile, ma combattivo. La classica persona influenzata dagli eventi della sua infanzia, ma in grado di capire cosa è giusto e cosa non lo è. Peccato che poi si perda in un bicchiere d'acqua, affondando con tutte le scarpe. Isabelle non l'ho inquadrata e Alec, il fratello, non mi è dispiaciuto. L'unico che mi ha davvero stretto il cuore è stato Luke. Forse, per il momento, almeno in questo volume, quello meglio caratterizzato.
Le descrizioni sono ottime, non hai problemi a seguire il filo delle vicende raccontate o ammirare i paesaggi che la Clare descrive, e questo mi è piaciuto molto. Trovo, tuttavia, che spesso si sia persa un po' tra questi scenari. Capisco che Città di Ossa è il primo volume di una saga di sei libri, ma trovo che ci sia davvero poco in esso. L'azione vera e proprio viene accumulata nelle ultime settanta pagine... Comprendo che per capire la trama bisogna capire com'è fatto questo Mondo Invisibile, individuare bene i suoi strani abitanti, il modo di pensare e quant'altro, ma penso che per farlo non servissero 400 pagine farcite di qualsiasi cosa. Alcuni capitoli li ho trovati un po' noiosi.
In conclusione, trovo che questa serie abbia molto potenziale. E spero che i seguiti migliorino, perché ci sono tante cose che voglio capire e, per farlo, dovrò obbligatoriamente proseguirla. Su Goodreads ho dato a questo libri TRE STELLINE. Penso che siano meritate perché di base è una buona idea, in sé la trama è carina, ma lo sviluppo non è niente di eccesionale. Non so se lo consiglio. Più che altro perché, sapendo già svariate cose, ho cercato le trame dei seguiti su internet e ho scoperto alcune questioni che non mi fanno impazzire (per chi conosce la serie dico una sola parola: Clace). Perciò, vedete voi. Alla fin fine, la lettura è molto soggettiva... A me non ha fatto impazzire, ma moltissime persone trovano questa saga meravigliosa. Insomma, ponderate bene.
Finisco qui la recensione perché altrimenti sfonderei la porta di un discorso troppo spoiler. Come ho detto poco più su, trovo che questa saga avesse davvero un ottimo potenziale, ma la Clare si è concentrata troppo su dettagli poco significativi, allungando ed esasperando eccessivamente il Clace. Ed è una cosa che a me non piace molto. Per come finisce il primo libro, ci può anche stare il "turbamento" del secondo, ma che appena si risolve una faccenda ne spunti fuori un'altra, forse peggiore, arrivando in queste condizioni al sesto libro... Non so. Avrei preferito che l'autrice facesse respirare più i suoi personaggi, senza allungandone il brodo, soffermandosi sul mondo fantastico che ha creato. Penso che gli ostacoli servano per una saga di sei romanzi, ma se questi sono ben pensati. Insomma, dopo un po' stufano anche loro. Bisognerebbe capire quando è tempo di toglierli dalla strada.
Adesso vi saluto, gente! E fatemi sapere il vostro parere, mi raccomando ;)
Un bacione e alla prossima!
Sono d'accordo con te su moltissime cose. Clary infantile, Simon rompi scatole e Jace il solito personaggio maschile. Io avevo odiato Città di Ossa, ma dal secondo in poi la saga si riprende moooolto bene.
RispondiEliminaA parte Clary che rimane una demente,aahahah.
Ti consiglio di continuarla;)
A me Jace non è dispiaciuto alla fine, credo solo che la Clare abbia toppato sul finale con lui, facendolo affondare in un bicchiere d'acqua con tutte le scarpe u.u' Proseguirò la serie, comunque :) Spero davvero di rivalutarla <3
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