Buona sera a tutti, readers! Come state? Io ho passato un bellissimo weekend, in compagnia della mia migliore amica, a Torino per vedere la mostra dedicata al Titanic. E chi mi conosce sa quanto amo la storia, seppur tragica, del famosissimo transatlantico. Ovviamente, mi riferisco alle vicende del 1912 non al film di Cameron... Pellicola, quella, che comunque ho adoro all'inverosimile. Come ho scritto anche sulla mia pagina autrice di Facebook, se qualcuno fosse interessato a conoscere la mia opinione sulla mostra, a vedere qualche foto, eccetera, me lo faccia sapere. E nei prossimi giorni pubblicherò un post a tema (poi magari lo pubblico a prescindere perché fa piacere a me, non so, devo vedere). Tralasciando questa lunghissima intro, torno questa sera con la recensione di un romanzo uscito proprio questa mattina per DeAgostini: Un cattivo ragazzo come te di Huntley Fitzpatrick, sequel di Quello che c'è tra di noi. Vi ricordo che proprio ieri è finito il BT a cui ha partecipato anche il blog, se cliccate qui vedrete la mia tappa e il calendario con tutte le altre (che vi consiglio di guardare!). E niente, direi che è proprio ora di smettere di parlare e di lasciarvi alla lettura della mia opinione su questo libro xD
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Titolo: Un cattivo ragazzo come te
Autore: Huntley Fitzpatrick
Editore: DeAgostini
Pagine: 392
Prezzo: € 14,90
Data d'uscita: 11 luglio 2017
L’ultima cosa di cui una maniaca del controllo come Alice Garrett ha bisogno è un tipo come Tim Mason. Tim che è il migliore amico di suo fratello minore. Tim che attira i guai come una calamita. Tim che fiuta l’alcol anche bendato. Ma si sa, le cose non vanno sempre come si vorrebbe. Così, quando Tim si trasferisce nell’appartamento sopra il garage dei Garrett, Alice comincia a conoscerlo meglio. E capisce che dietro quella maschera da bad boy si nasconde un ragazzo che, dopo aver toccato il fondo, è pronto a tutto pur di cambiare. Anche a prendersi finalmente la responsabilità per il guaio che ha combinato un anno prima. Un guaio che Tim non ricorda nemmeno ma le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Qualcosa di così scomodo che potrebbe mettere fine alla storia con Alice ancora prima che abbia inizio. Un romanzo intenso e dolcissimo: Huntley Fitzpatrick ci riporta nel mondo di Quello che c’è tra noi per raccontarci l’importanza delle seconde occasioni e del primo amore.
VOTO:
RECENSIONE
Devo essere onesta: quando sono stata contattata per partecipare al blogtour di questo romanzo, non conoscevo la serie. O meglio, conoscevo il primo libro di questa saga di romanzi autoconclusivi — Quello che c'è tra noi —, avendolo comprato in ebook in una promo online fatta dalla DeA, ma non avevo ancora avuto occasione di leggerlo. L'occasione si è presentata proprio in vista dell'uscita di Un cattivo ragazzo come te, e ne sono davvero entusiasta perché penso sia una serie che tutti, almeno una volta, dovrebbero leggere. Ma non sono qui per raccontarvi la storia di Samantha e Jason, per loro ci sarà tempo, bensì per dirvi cosa ne penso di questo secondo volume.
Ciò che mi piace molto di questa serie è che, almeno per quanto riguarda i Garrett, ci viene mostrata una famiglia unita, solida. Una famiglia che ha i suoi dispiaceri e i suoi problemi, ma che non si piega, anzi. Ogni avversità la rende più forte. I temi affrontati in questi romanzo sono reali, crudi e veritieri. Benché ci troviamo di fronte ad un romanzo, nessun problema di questi giovani ragazzi viene romanzato. Dettaglio che ho apprezzato davvero moltissimo.
Non ho dato il voto pieno perché alcune cose, specialmente sul finale, non mi hanno fatto impazzire. È come se la storia fosse partita talmente bene che, andando avanti, era destinata a peggiorare, perché era impossibile migliorarla ancora di più. Avrei preferito che la Fitzpatrick mantenesse almeno lo standard iniziale, ma non mi sento di discutere sulle scelte e su alcuni colpi di scena che ha inserito andando avanti nella lettura. Resta comunque un bel romanzo, una storia dolce ma profonda, in cui sono i personaggi il vero perno e non la loro storia d'amore. Un amore che sì, è presente, ma non è il fulcro assoluto del libro. Lo consiglio? Assolutamente sì. Dovete leggere non solo la storia di Alice e Tim, ma anche quella di Sam e Jase.
-«C'è una ragazza al telefono per te, Tim, sembra che abbia la laringite» annuncia, occhieggiando il mio scatolone. «Dio, si stropiccerà tutto!»Non mi viene in mente nessuna ragazza alla quale potrei avere qualcosa da dire. Eccetto Alice Garrett. Che mai al mondo mi chiamerebbe. «Dille che non sono in casa».Il romanzo si apre con il protagonista maschile. Tim Mason è nello studio di suo padre e, grazie a questo rapido colloquio scopriamo già moltissime cose. Fra i due non c'è una grande intesa, l'uomo ha parecchie aspettative per suo figlio, che puntualmente vengono sbriciolate proprio da quest'ultimo. Tim è un ragazzo con un passato complicato. Non il classico badboy che si potrebbe pensare leggendo il titolo, ma un ragazzo con un passato tutt'altro che semplice, reso difficile dal rapporto conflittuale che ha sempre avuto con la sua famiglia. A diciassette anni, si rende conto che la sua vita sta andando a rotoli, e non ha alcuna intenzione di lasciare che le sue brutte abitudini dettino legge al posto suo. Ecco perché decide di smettere, di prendere in mano le redini del suo futuro e sbarazzarsi di tutto ciò che è nocivo per se stesso: si disintossica, va agli alcolisti anonimi e chiude definitivamente col sesso occasionale. E si trasferisce nel garage dei Garrett, malgrado questa decisione pesi non poco alla sua gemella Nan. Tutto sembrerebbe andar bene, ma Tim non aveva fatto i conti con l'ultimatum del padre. L'uomo, infatti, stufo dei continui fallimenti del figlio gli dà quattro mesi per rimettersi in carreggiata. Se Tim non dimostrerà di comportarsi da adulto, di prendere sul serio la vita e il suo futuro, il padre smetterà di pagare la tassa mensile del suo mantenimento e verserà il suo fondo per il college in quello della sorella. Insomma, il padre dell'anno. Alice, al contrario di Tim, è una ragazza quasi modello. Ha la mania del controllo, ma darebbe la sua vita per quella della propria famiglia. Da quando suo padre è in ospedale e sua madre nuovamente incinta, si prende cura dei suoi fratellini con costanza e dedizione, mettendo i loro bisogni prima dei suoi. In un certo senso, quando Tim "entra a far parte della famiglia", Alice gli riserva lo stesso trattamento degli altri ma, pian piano, fra i due nasce un sentimento diverso e sicuramente molto forte.
La cucina odora di ragazzo e di piedi.E... c'è di nuovo Tim.Tutto rilassato, con indosso lo stesso costume con cui correva stamattina e una maglia da baseball degli Hodges Heroes che sta un po' stretta perfino a lui. Mi sorride, fossetta asimmetrica e tutto quanto.Un disastro totale dentro e fuori, quel ragazzo: probabilmente non si è neppure fatto la doccia. Di sicuro non si è rasato bene, perché ha un taglietto sul mento. Ecco un'altra persona che bisogno di una madre, di una domestica, di una segretaria...Non vado oltre con la trama. Sapete che non mi piace raccontare troppo, anche perché credo che un romanzo debba essere gustato senza sapere le questioni importanti. E questa storia, credetemi, di questioni importanti ne ha parecchie. Il romanzo è scritto al presente, e benché non ami particolarmente questo tempo verbale la Fitzpatrick è riuscita a creare un'ottima narrazione, e troviamo i POV alternati dei due protagonisti. Anche se mi sembra che i capitoli di Tim siano maggiori rispetto a quelli di Alice, scelta normale e comprensibile, visto che, secondo me, questa storia racconta in qualche modo la crescita di questo ragazzo. Il suo cambiamento interiore e intellettuale. Anche se non è corretto, potrei quasi dire che Un cattivo ragazzo come te sia una romanzo di formazione riguardante Tim Mason. Tra i due, per quanto abbia adorato anche Alice, non posso non dire che è stato Tim ad avermi rubato il cuore. La sua semplicità e spontaneità, le sue battute a sproposito, la sua apparenza che nasconde un mondo di verità... Insomma, Tim è un protagonista fantastico.
Ciò che mi piace molto di questa serie è che, almeno per quanto riguarda i Garrett, ci viene mostrata una famiglia unita, solida. Una famiglia che ha i suoi dispiaceri e i suoi problemi, ma che non si piega, anzi. Ogni avversità la rende più forte. I temi affrontati in questi romanzo sono reali, crudi e veritieri. Benché ci troviamo di fronte ad un romanzo, nessun problema di questi giovani ragazzi viene romanzato. Dettaglio che ho apprezzato davvero moltissimo.
Non ho dato il voto pieno perché alcune cose, specialmente sul finale, non mi hanno fatto impazzire. È come se la storia fosse partita talmente bene che, andando avanti, era destinata a peggiorare, perché era impossibile migliorarla ancora di più. Avrei preferito che la Fitzpatrick mantenesse almeno lo standard iniziale, ma non mi sento di discutere sulle scelte e su alcuni colpi di scena che ha inserito andando avanti nella lettura. Resta comunque un bel romanzo, una storia dolce ma profonda, in cui sono i personaggi il vero perno e non la loro storia d'amore. Un amore che sì, è presente, ma non è il fulcro assoluto del libro. Lo consiglio? Assolutamente sì. Dovete leggere non solo la storia di Alice e Tim, ma anche quella di Sam e Jase.
Fatemi sapere se la mia recensione vi è stata utile. Ditemi se acquisterete il libro e, in caso, a lettura ultimata tornate per lasciare la vostra opinione =) E fatemi anche sapere se avete letto il primo volume! Perché so in molti amano da allora la serie My Life Next Door xD Se non siete follower del blog non dimenticatevi di iscrivervi, e lasciate un commento per supportare il post! Io vi mando un bacione ;)
Alla prossima,
Feeling Reading
A quanto pare scopro di essere stata l'unica a non aver apprezzato particolarmente questo libro.
RispondiEliminaAlla fine ognuno ha i suoi gusti, a me non ha fatto impazzire sinceramente.
:)
Comunque una bella e dettagliata recensione!