mercoledì 14 ottobre 2015

Recensione: "Deathdate" di Lance Rubin

Buona sera, readers! Come avevo anticipato ieri, oggi non pubblicherò la rubrica WWW. L'unico romanzo che ho letto la settimana scorsa è stato Deathdate, poi mi sono presa qualche giorno di relax. Perciò ho pensato di rimandare l'appuntamento a mercoledì prossimo, in modo da farvi una carrellata più ampia di letture. Ho iniziato ieri Volevo solo tenerti vicino e posso dirvi che, sì, mi sta piacendo, ma ha uno scorrimento troppo veloce per i miei gusti. Ma mi sbilancerò meglio quando lo avrò terminato.
Adesso vi lascio alla recensione di Deathdate, romanzo d'esordio di Lance Rubin e portatoin Italia dalla DeAgostini.

Titolo: Deathdate
Autore: Lance Rubin
Editore: DeAgostini
Pagine: 400
Prezzo: € 14,90
Data d'uscita: settembre 2015

Vi siete mai chiesti come sarebbe un mondo in cui tutti conoscono la data precisa della propria morte? Un mondo in cui nessuno ha più niente da vincere o da perdere? Questo è il mondo di Denton Little, diciassette anni e un’unica certezza. Morirà la notte del ballo scolastico. La sua vita è sempre stata piuttosto normale, ma - ora che mancano solo due giorni alla fine - Denton sente di non avere più tempo da sprecare. In meno di quarantotto ore vuole collezionare più esperienze possibili, come la prima sbronza o la prima volta. Ma le cose si complicano quando Denton incontra uno strano tizio che dice di avere un messaggio da parte della madre, morta ormai da molti anni. All’improvviso le ultime ore di Denton si trasformano in una corsa contro il tempo, una disperata ricerca della verità, e forse di una via di uscita.
VOTO:


RECENSIONE.
L'esordio di Lance Rubin è sicuramente intrigante. Deathdate parla di un argomento come la morte in una chiave del tutto nuova. Ammetto che, benché la trama mi incuriosisse parecchio, avevo erroneamente creduto che la storia mi avrebbe ricordato un film che avevano mandato in TV questa estate. Non ricordo il titolo, ma il protagonista era Justin Timberlake e in questo strano mondo tutti sapevano quando sarebbero morti. Avevano questo tatuaggio/conto alla rovescia elettronico tatuato sul braccio e mandavano avanti la propria vita pagando con minuti, giorni e via andare... Il film non mi aveva fatto impazzire, ma il romanzo di Rubin mi ha piacevolmente sorpreso.
Denton Little è un ragazzo di diciassette anni che sa di stare per morire. Lo ha sempre saputo. E questo perché nel suo mondo la genetica ha fatto passi da gigante e quando qualcuno viene al mondo usano un capello e un po' di sangue per scoprire quando sarà la sua ora. E quella di Denton scade a diciassette anni, il giorno dell'ultimo ballo di liceo. Denton non si diplomerà e non raggiungerà la matura età. Lo ha sempre saputo e ha imparato ad accettarlo, benché abbia cercato di vivere come un normalissimo ragazzo senza che questo dettaglio influenzasse la sua vita. Quando però si sveglia con un mal di testa incredibile dovuto ad un post sbornia nel letto di Veronica, la sorella del suo migliore amico Paolo, non ricorda nulla della sera prima e un mucchio di domande gli vorticano in testa. Cosa ci fa nel letto di Veronica? La ragazza del college che lo ha sempre trattato in modo antipatico? E perché si trova nel letto di un'altra, quando è felicemente fidanzato con Taryn? Denton non sa cosa rispondere, ma quello è il suo ultimo giorno. Perché, una volta scoccata la mezzanotte, potrebbe morire da un momento all'altro.
Il mondo di Denton è un mondo particolare, che non saprei come definire. Sicuramente non è dispotico, anche se in un certo senso ogni essere umano deve sottostare ad una legge ineluttabile. Voglio dire, tutti sappiamo di dover morire... Ma quando sai esattamente quando morirai cosa succede? Alcuni direbbero che è una benedizione, sai quando la tua vita si spegnerà e ne sfrutti ogni secondo. Ma l'angoscia dell'attesa è logorante. Denton presiederà al suo funerale, saluterà amici e parenti e infine, alla Seduta, attenderà il momento della sua morte con le persone che ama. Ma qualcosa va storto. O magari si raddrizza, chi può dirlo. Durante il giorno della sua morte ne capitano di tutti i colori... Chi sta per metterlo sotto, chi tenta di ammazzarlo e altre cosucce che non vi svelo. Ma Denton cade sempre in piedi, come si suol dire. Perché? E' possibile scamparealla morte, quando un equipe di scienziati hanno stabilito che morirai quel determinato giorno? Il personaggio di Denton mi è piaciuto. Un ragazzo di diciassette anni che rispecchia la sua giovane età. Ironico, a tratti profondo e pensieroso, e spaventato dalla sua imminente sorte. Il romanzo viene narrato interamente da lui, per questo motivo lo stile rispecchia il personaggio: giovanile, fresco, spiritoso e ironico. Ho trovato piccolefrasi tradotte secondo me maluccio, ma niente di sconvolgente. Gli altri personaggio sono stati ben caratterizzati, soprattutto Paolo che è l'opposto di Denton. La data della sua morte ha sempre condizionato la sua vita, e l'ha vissuta appieno cadendo in ogni tentazione possibile. Ma ho davvero apprezzato il suo rapporto con Denton, quasi fraterno più che di semplice amicizia. Non ho bene inquadrato le ragazze, ecco... Taryn e Veronica, soprattutto. Ma anche Millie, che comunque ho adorato, avrei voluto focalizzarla meglio. In compenso ho adorato Felix, il fratello maggiore di Denton. E capirete perché xD Il romanzo si chiude a metà strada fra un finale coerente per questo primo libro e un cliffhanger allucinante. Insomma, alla fine ti rendi conto che quasi tutto ciò che volevi sapere da questo primo capitolo ha avuto una risposta. Ma quando sta per iniziare la seconda parte, ecco che ti ritrovi i ringraziamenti.
E' stato un po' complicato darvi il mio parere senza spoilerare nulla, quindi chiedo scusa se la recensione non èstata granché. Ma io vi invito a leggerlo! E' una storia che ha qualcosa di nuovo e merita di essere letta. Perciò, cosa state aspettando?
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Fatemi sapere se la recensione vi è stata utile. Se avete già letto il romanzo, commentate e fatemi sapere se siete in accordo o disaccordo con me. E se non lo avete ancora letto, fatemi sapere se lo farete :)
Io vi saluto e vi invito al prossimo post! Un bacione,
Feeling Reading

3 commenti:

  1. Lo sto leggendo in questi giorni, non so come finirà, l'unica cosa certa è che fino ad ora mi sono ritrovata spesso a ridere come una matta! Denton è un personaggio incredibile

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    1. Hai ragione, Ophelie! Denton è un personaggio incredibile :)

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  2. Ciao!
    Io ho recentemente finito Deathdate e l’ho trovato parecchio gne. Una storia originale, ma inverosimile, perché è impossibile prevedere il destino di una persona analizzandole semplicemente il sangue, suvvia, condita da dei triangoli amorosi fastidiosissimi a mio parere. L’unica cosa che salvo è l’umorismo di Denton che dà senso all’intero libro, senza dubbio. Diciamo che come esordio non è folgorante, ma è abbastanza gradevole.
    Poi solo a me pare che nelle ultime 100 pagine il nostro Lance si sia messo a scrivere di fretta, di frettissima?
    Trovi il mio parere “esteso” qui se vuoi dargli un’occhiata :3.
    Rainy

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