venerdì 28 agosto 2020

Recensione: "Crescent City. La Casa di Terra e Sangue" di Sarah J. Maas

Buongiorno a tutti, readers! Come state? L'estate è praticamente volata via e non sono nemmeno riuscita a godermela del tutto, così come non mi sono del tutto goduta la settimana di ferie che ho fatto subito dopo la conclusione del blogtour del primo romanzo di "Crescent City". Purtroppo una volta rientrata mi sono ritrovata sommersa di cose da fare, senza contare l'aggiornamento di Blogger che mi ha fatta sclerare non poco... Questi e altri sono i motivi per cui ho tardato così tanto a scrivere questa recensione, e me ne scuso. Ma bando alle ciance, oggi sono qui per dirvi la mia opinione proprio su "La Casa di Terra e Sangue" di Sarah J. Maas, ovvero la mia guilty pleasure per eccellenza. Ringrazio sentitamente la casa editrice per avermi fornito una copia del romanzo. Buona lettura. ❤

Titolo: La Casa di Terra e Sangue
Serie: Crescent City #1
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Pagine: 708
Prezzo: € 19,90
Data d'uscita: 14.07.2020
Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d'arte e di notte passa da una festa all'altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l'imputato è finalmente dietro le sbarre ma i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all'unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l'assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà. Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero. Il dolore della perdita, il prezzo della libertà e il potere dell'amore sono i temi principali de "La Casa di Terra e Sangue", il primo romanzo di questa serie fantasy di Sarah J. Maas, che mescola romanticismo e suspense.

VOTO:
 ★★★★½

RECENSIONE
Come vi avevo anticipato nel mio BPP (Breve Pensiero Personale) alla fine della tappa del blogtour, "La Casa di Terra e Sangue" mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi. Non è che fossi partita prevenuta, semplicemente in quel periodo non avevo grandi aspettative perché di solito i primi romanzi di zia Sarah per me non sono mai da 5 stelline. Come volevasi dimostrare nemmeno questo lo è stato ma, a differenza di ACOTAR e TOG, stavolta ci è andata vicina.
Il motivo principale per cui il romanzo ha perso mezzo voto è stata la lunghezza
, non perché non sappia apprezzare i mattoni, ma perché anche questa volta la mancanza di un buon editor già nella versione originale si è fatta sentire. Purtroppo ci sono state delle scene che potevano benissimo essere tagliate o accorciate, in quanto totalmente inutili. Inoltre non posso nemmeno ignorare la grandissima irritazione che ho provato ad un certo punto della lettura, in quanto ho trovato un comportamento di Bryce assolutamente incoerente con tutto ciò che avevo letto fino a quel momento. Si è trattato di un'unica, singola e brevissima scena, tuttavia ammetto di essere stata tentata di chiudere il romanzo, buttarlo dalla finestra e non riprenderlo più in mano da quanto fossi irritata in quel momento. Sono contenta di essermi fatta forza e aver proseguito con la lettura, perché i capitoli finali mi sono piaciuti davvero molto.
Il world building è stato sicuramente la cosa che ho apprezzato sopra ogni altra cosa, in quanto per un mio gusto personale trovare così tante creature diverse mi ha entusiasmata parecchio. Sono una persona che apprezza i miscugli, per così dire, perché penso che una cultura/mitologia/folklore non escluda l'altra. Inizialmente sono rimasta un attimo spaesata dalla quantità di informazioni che si trovano nei primi capitoli, ma la confusione è stata relativamente breve. Infatti una volta assimilate tutte le informazioni la lettura prosegue spedita e senza intoppi di alcun genere. Tra l'altro sono davvero molto curiosa di scoprire qualcosa in più sulle due Case che vengono praticamente solo menzionate in questo primo romanzo, ovvero la Casa delle Molte Acque e la Casa di Fiamme e Ombre. La trama al momento non sembrerebbe essere complessa come quella della serie di "Throne of Glass", ma allo stesso tempo è tutt'altro che piatta e noiosa. La nota thriller presente, cosa del tutto nuova nei romanzi della Maas, ha reso la lettura davvero molto interessante e avvincente. Sono rimasta parecchio coinvolta dalle indagini, tant'è che ho continuato ad ipotizzare e teorizzare sulle varie motivazioni per quasi tutto il romanzo. Ovviamente da brava pirla quale sono non avevo minimamente capito chi stava dietro a tutto, né in che modo le cose fossero collegate. Mi sono concentrata talmente tanto su un personaggio in particolare da non prestare attenzione agli altri. La cosa che mi fa ridere è che alla fine facevo bene a sospettare di quel personaggio, ma per motivi completamente diversi (infatti ora è tra i miei preferiti).
Ci sono chiaramente rimandi ad entrambe le serie precedenti dell'autrice, ma la cosa non mi ha affatto disturbata, anzi, alcuni collegamenti li ho anche apprezzati. Alcuni mi hanno spezzato il cuore (uno in particolare), ma va be', se con la Maas non soffro almeno un po' non sarebbe la stessa cosa.
I personaggi tutto sommato mi sono piaciuti
perché nessuno mi è stato indifferente, in quanto ho provato un amore quasi totalitario nei confronti di alcuni e un odio cieco nei confronti di altri. Posso contare sulle dita di una mano quelli che non sono rientrati in nessuna delle due categorie e trovo che questo sia un enorme punto a favore del romanzo. Purtroppo però nessuno di loro è riuscito ad entrarmi sottopelle. Bryce Quinlan è sicuramente una protagonista con gli attributi e sicuramente è uno di quei personaggi che non piace a tutti. Personalmente l'ho apprezzata quasi sempre, anche se sicuramente non è tra le mie preferite. Di lei ho apprezzato l'ironia, la caparbietà, la lealtà e la determinazione, oltre ad alcune fragilità che secondo me alla fine l'hanno temprata. Di contro non ho apprezzato appieno certe scelte che ha preso, anche se comunque tutto sommato avrei voluto prenderla a ceffoni solo una volta. Hunt Athalar non si è rivelato il personaggio che mi aspettavo sotto tutti i punti di vista, eppure non mi è dispiaciuto. Sicuramente è molto lontano dall'essere il mio preferito, ma tutto sommato posso affermare di averlo apprezzato, soprattutto per il modo in cui cambia pian piano idea su Bryce, riuscendo ad andare oltre ai pregiudizi che lui stesso si era creato. Diciamo che ho trovato positivo il modo in cui il loro rapporto è cresciuto pagina dopo pagina, tuttavia devo ammettere che ad un certo punto ho trovato le cose fin troppo frettolose. Non lo so, ho avuto l'impressione che l'autrice abbia voluto accelerare di colpo le cose tra i due, mandando di fatto all'aria tutto ciò che avevo apprezzato fino a quel momento. Ruhn Danaan è il personaggio che mi è piaciuto più di tutti, persino più di Danika e Connor. Nonostante alcune similitudini con Rhys (ACOTAR) mi abbiano fatto storcere il naso e alzare gli occhi al cielo, resta comunque tra i personaggi più interessanti presentati finora. Forse il motivo per cui mi piace così tanto è che lo considero una specie di cucciolo da coccolare. Una delle cose che più mi piace di lui è il suo desiderio di proteggere Bryce a tutti i costi, anche da se stessa. Mi è partita una ship potentissima tra lui e Hypaxia, motivo per cui sto pregando (non so nemmeno io chi) che il prossimo romanzo sia su di loro. Oltre alla profezia dell'Oracolo, sia chiaro.
Lo stile della Maas tutto sommato è sempre quello, anche se forse questo è il romanzo più completo e maturo che abbia scritto finora. Le potenzialità per un seguito strepitoso ci sono e spero davvero di non rimanere delusa. Chi ha apprezzato i suoi romanzi precedenti molto probabilmente apprezzerà anche questo, che è sì un mix di TOG e ACOTAR, ma allo stesso tempo è qualcosa di completamente diverso. TOG rimane la serie con la trama più complessa e avvincente, mentre ACOTAR quello con i personaggi con maggior spessore e crescita, eppure CC pur non raggiungendo nessuno dei due rimane un ottimo mix.
Prima di concludere vorrei precisare ancora due cose:

1) Penso che questo sia un romanzo esclusivamente per adulti? Assolutamente no. Lo definirei più un new adult ad essere onesta. Le scene hot non sono poi così hot né tanto meno così spinte come si dice in giro (e dopo aver trovato il famoso capitolo 55 di ACOMAF un normalissimo capitolo dove i protagonisti fanno sesso, inizio a domandarmi se quella che ha una concezione sbagliata sul sesso sono io, oppure se è il resto del mondo ad essere troppo bigotto). Sicuramente il tema della droga e la nota thriller non lo rendono del tutto adatto ai più giovani, ma sono altrettanto consapevole che ormai a 14 anni i ragazzi ne sanno molto più di quanto non ne sapessi io alla loro età. Inutile star qui a raccontarci frottole.
2) Dopo aver trovato lo stesso identico errore di traduzione presente in ACOWAR sono andata a prendere il romanzo, appurando che la traduttrice è sempre la stessa. Ora, non mi ritengo assolutamente all'altezza di poter tradurre un romanzo, ma... se per più di 300 pagine scrivo che il co-protagonista maschile ha i capelli neri, mai e poi mai ad una certa mi metterei a scrivere che li ha color sabbia. Se un termine non lo conosco, vado ad informarmi sul suo significato, non mi metto a scrivere una cavolata colossale. Sorvolando su tutti gli altri errori di traduzione e di grammatica che ho riscontrato tra le varie pagine, questo particolare errore mi irrita da morire. Soprattutto visto il prezzo dei romanzi.
In conclusione direi di essere rimasta molto soddisfatta della lettura, soprattutto perché come primo romanzo ha davvero delle ottime potenzialità, molte di più rispetto ai primi romanzi delle due serie precedenti, portandomi a considerare quest'ultimo come il più maturo che abbia scritto al momento.

Bene, anche per oggi è tutto. Come sempre spero di non avervi annoiati con la mia personale opinione e vi ringrazio per essere arrivati fin qui. Allora, avete già letto "La Casa di Terra e Sangue"? Se sì, cosa ne pensate? Se no, avete intenzione di recuperarlo?
Ora vi saluto e vi auguro una buona giornata. Un bacio. ❤
Alla prossima,
Feeling Reading
→ Bontix

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