Buongiorno a tutti, readers! Come state? È un venerdì abbastanza particolare, e devo ammettere che mi fa un po' strano pubblicare una recensione oggi, quando l'Italia è diventata ufficialmente un tris di colori. Io come ben sapete mi trovo in Lombardia, perciò sono nuovamente tornata in zona rossa e di conseguenza in lockdown. Probabilmente mentre voi starete leggendo questo post, io sarò dal mio commercialista per capire se posso tenere il mio negozio di art. regalo/bioprofumeria aperto o meno xD Ammetto di essere un po' stufa di questo 2020, di questa pandemia, di questo virus... e forse è un po' il mio umore, e un mese di ottobre da dimenticare, ad avermi fatto essere un po' (tanto) petulante sul romanzo di cui sto per parlarvi. Non lo so. Ma andiamo per gradi...
Come avrete capito dal titolo del post e dal banner qui sopra, oggi sono qui per darvi la mia opinione su Ragazzi della Tempesta di Elle Cosimano. Un'opinione che, contro ogni pronostico, è un po' deludente. Ma vi spiegherò bene perché nella recensione vera e propria. Prima vi lascio come al solito tutti i dettagli sul romanzo, e noi ci leggiamo poco sotto ❤
Autore: Elle Cosimano
Editore: Rizzoli
Pagine: 544
Prezzo: € 17,00
Data d'uscita: 20.10.2020
In una gelida notte d'inverno, Jack Sommers è chiamato a scegliere tra vivere per sempre, secondo le antiche leggi magiche di Gaia, o morire. Jack sceglie di vivere e in cambio da quel momento in poi sarà un Inverno. Come le altre Stagioni, ogni anno Jack deve dare la caccia e uccidere chi viene prima di lui. Le leggi di Gaia sono chiare: l'Inverno uccide l'Autunno, l'Autunno uccide l'Estate, l'Estate uccide la Primavera, la Primavera uccide l'Inverno. Questo significa che Jack uccide Amber. Amber uccide Julio. Julio uccide Fleur. E Fleur uccide Jack. Sono tutti addestrati a cacciare e uccidere, e tutti a turno muoiono. Ma quando Jack e Fleur - Inverno e Primavera - sono attratti l'uno dall'altra contro ogni buon senso e regola della natura, la legge spietata che governa le loro vite eterne a un tratto diventa qualcosa di personale e di doloroso. Fleur verrà bandita per sempre, se insieme non troveranno il modo per fermare il ciclo naturale delle cose. Quando le quattro Stagioni si coalizzano, mettendo a rischio la loro immortalità in cambio di amore e libero arbitrio, la loro fuga attraverso il Paese li condurrà in un luogo in cui saranno costretti a difendersi contro un creatore che vuole annientarli.
VOTO:
RECENSIONE.
La prima cosa che ho detto quando mi sono ritrovata davanti la trama di Ragazzi della Tempesta è stata: "devo assolutamente leggere questo romanzo!", e la bellezza della copertina, ammettiamolo, non ha aiutato. Ditemi che non è bellissima, ne avreste il coraggio? L'idea che sta alla base di questo libro, infatti, è unica. Promettente, strepitosa, intrigante... insomma, ha tutto quello che dovrebbe avere una trama per invogliare un lettore ad acquistare questo romanzo. Peccato il gigantesco e deludente ma che devo a malincuore inserire in questa recensione.
Andiamo per gradi e parliamo prima di tutto, a grandi linee, della trama.
Iniziamo la lettura e ci ritroviamo a leggere un capitolo dal punto di vista di Jack, il protagonista della storia. Ma notiamo subito che c'è qualcosa di strano. Jack non ha nulla a che vedere con le Stagioni, con la magia, con il grande disegno cosmico e climatico che ci aspettavamo. Jack è un ragazzo abbandonato a se stesso, e con un carattere ribelle che segnerà presto la fine della sua vita. È un incidente sulla neve che porta Jack faccia a faccia con la morte, e con Gaia (Gea, insomma, la Terra) che gli dà una via d'uscita: morire come essere umano o vivere sotto una forma diversa, in eterno, abbracciando un destino totalmente nuovo e sconosciuto. Ci ritroviamo a questo punto in un bosco, siamo sempre nei panni di Jack, ma sono passati trent'anni e il ragazzo ora ha un coltello puntato addosso. E colei che glielo punta addosso è una ragazza dai capelli rosa: Fleur. Ed è solo qui, e nei capitoli successivi, che capiamo meglio il mondo in cui ci troviamo. Un mondo in cui le Quattro Stagioni sono dei ragazzi, in cui Gaia e Cronos non solo sono esistiti, ma sono veri e tangibili. Un mondo che somiglia tantissimo al nostro, ma che non lo è affatto. Jack è diventato l'Inverno, Fleur è la Primavera, Julio è l'Estate e Amber è l'Autunno. E ognuno di loro prima di diventare ciò che sono era umano.
Ecco, questa è la prima cosa che mi ha lasciata un po'... perplessa. Ma ci torniamo dopo.
Scopriamo fin da subito che fra Jack e Fleur qualcosa non va. Dovrebbe essere semplice, quasi automatico, per loro uccidersi. Sono stati addestrati per questo da sempre, e tutti sanno che se l'Inverno non sparisce, la Primavera non può sbocciare. Ma Jack continua a rimandare il momento della sua morte e Fleur non sembra entusiasta di dover affondare la lama. È chiaro che fra i due c'è qualcosa, ma che entrambi stanno cercando con tutte le loro forze di cacciare via quel sentimento potente quanto sbagliato. Un sentimento che non sarebbe visto di buon occhio da nessuno, specialmente non da Gaia o Cronos, né tantomeno all'Osservatorio, dove rischierebbero un castigo peggiore della morte: l'Epurazione (che non vi dico di che si tratta perché, uno, sarebbe spoiler e, due, dovete proprio leggervelo da voi... capirete perché). Ma si sa, soffocare i propri sentimenti non è mai facile, e Jack e Fleur non riusciranno a restare lontani l'uno dall'altra ancora a lungo. E questo non potrà che portare guai giganteschi per tutti quanti.
Non vado oltre con la trama. Lo sapete, le mie recensioni non sono mai troppo spoiler, e cerco sempre di non parlarvi di troppi capitoli, perché sono dell'idea che l'opinione è sempre qualcosa di personale e che un libro, soprattutto, dev'essere letto per capire davvero se incontra o se si scontra con il vostro gusto. Per quel che mi riguarda, Ragazzi della Tempesta è stata una mezza delusione. Dico mezza perché non è un libro totalmente da buttare via, l'idea della Cosimano infatti è geniale, ma pecca davvero tantissimo nella sua elaborazione. È la classica idea che poteva essere più che vincente, ma mai realmente espressa nella storia. Leggendolo, mi ha dato quasi l'impressione che trama e contenuto parlassero di due romanzi diversi: la sinossi racconta qualcosa di potente, di originale, adrenalinico; al contrario, il libro in sé sembra più spento, meno coinvolgente e più indicato ad un pubblico giovane. Insomma, è uno YA per eccellenza, sporcato con un po' di paranormale. Ed è un vero peccato, perché la scrittura dell'autrice, fra le altre cose, è sicuramente un punto a suo favore. La penna della Cosimano è scorrevole, ti tiene incollata alle pagine e non si perde troppo in discorsi o descrizioni senza senso, tenendo il lettore concentrato sulle vicende e i personaggi, e non infila nel testo nemmeno parole troppo assurde o pompose. Tutti preghi che peccano un po' (tanto) nella trama vera e propria. Tanto per cominciare, ho trovato i quattro ragazzi un po' anonimi, senza spessore. In special modo Jack e Fleur. Avrei sicuramente avuto voglia di sapere di più su Amber e Julio, ma l'amore tormentato, e di conseguenza tutti i problemi che questo ha causato, fra Jack e Fleur ha monopolizzato le pagine. Un amore che comunque non ho capito appieno. Okay, le leggi di Gaia vietano l'amore fra le Stagioni, ma nel mondo ci sono altre Stagioni... perché sì, non sono solo loro quattro, ogni parte del mondo ha le sue quattro stagioni, in base all'emisfero e a tanti altri fattori. E questa è la seconda cosa che mi ha lasciata un attimo perplessa. Ero davvero convinta che le Stagioni fossero solo quattro, e che queste cambiassero solo se quella successiva uccideva quella precedente. Una specie di circolo naturare: l'anno prima l'Inverno era Tizio, quest'anno è Jack. Perciò se Fleur uccide Jack non ci sarà realmente una seconda chance per loro... o lottano per il loro amore adesso o è finita per sempre. Invece no. Perché nemmeno il termine uccisione è corretto. Già dal primo capitolo Jack ci spiega come la morte, per loro, sia solo un lungo sonno, e che questo sonno li riporterà semplicemente all'Osservatorio, un luogo che li preparerà per il prossimo ciclo stagionale. E qui tutto il loro tormento, per me, è volato via come un palloncino. Mi ero anche immaginata che loro fossero Stagioni da sempre, che fossero nati così, investiti da questo ruolo e dai loro poteri — poteri che mi sono piaciuti, comunque, anche se abbastanza scontati. Invece no. E per quanto possa sembrare sciocco, tutti questi dettagli messi insieme hanno iniziato a farmi perdere interesse per la trama. Ho finito il romanzo più per la bravura dell'autrice nello scriverlo, che per la storia che stava raccontando. Una storia che, come già detto, aveva un potenziale incredibile, ma che è non è stato sfruttato quasi per niente. Non mi sento di bocciare il romanzo completamente proprio per quest'idea, e perché il libro comunque si fa leggere, e perché ti spinge a voler sapere come finisce. Ma non riesco a dargli più di tre stelline stiracchiate. Ed è un vero peccato, non solo per il libro in sé, perché ero convintissima che sarebbe stato il romanzo scoperta di questo 2020 e che gli avrei dato il voto pieno. E di questo sono davvero molto dispiaciuta e sicuramente un po' delusa.
In conclusione, non boccio il romanzo al 100%, ma nemmeno lo promuovo. Parlando su WhatsApp con l'ideatrice del Review Party ci siamo trovate d'accordo su una cosa: se lo avessi letto dieci anni fa, probabilmente lo avrei amato. Avrebbe ricevuto tutte le stelle, e forse anche di più, e l'idea mi avrebbe sicuramente convinta. Ma adesso no, e non avete idea di quanto mi dispiaccia! Non posso tuttavia bocciarlo e sconsigliarlo, perché è una trama che potrebbe piacere, soprattutto alle più giovani, e ha sempre quell'idea intrigante che, lo ammetto, se si potesse tornare indietro mi spingerebbe ugualmente a volerlo nella mia libreria.
E con questo è tutto anche per oggi.
Se lo avete letto, fatemi sapere che cosa ne pensate voi. Vi ricordo di andare a recuperare anche le altre recensioni, trovate tutti i nomi sul banner a inizio post, perché credo che possa essere utile scoprire vari punto di vista. Io vi mando un bacione, e spero come sempre che la mia recensione possa esservi stata utile ❤
Un abbraccio! Alla prossima,
Feeling Reading
→ Samantha
Nessun commento:
Posta un commento