giovedì 25 novembre 2021

Quarta tappa blogtour: "Il destino di una fata" di Elisabetta Gnone | I maghi e le streghe che vivono a Fairy Oak

Buongiorno, readers! Come state? Ebbene sì, sono risorta dalle mie ceneri come una fenice (e non a caso sto valutando un nuovo tatuaggio proprio con una felice stilizzata). Mi devo scusare con voi per questa lunga assenza, se sono scomparsa da questi schermi non è perché ho perso interesse per il blog, ma ho passato davvero dei mesi orrendi: ho subito quattro lutti nel giro di sette mesi e ho avuto dei problemi di salute che mi hanno obbligata a stare a riposo per un bel po' di tempo. Una volta guarita mi sono buttata su un progetto personale che mi ha completamente assorbita, rubando parte del tempo che prima dedicavo alla lettura. Se ci aggiungete che la famiglia si è allargata con ben otto cuccioli di pastore tedesco, capirete bene che qui il tempo libero è ai minimi storici.

Ma bando alle ciance, che di tutte queste informazioni magari non vi frega assolutamente nulla, oggi sono qui per la quarta tappa del blogtour dedicato ad una delle mie serie preferite in assoluto: Fairy Oak. Non vi so descrivere l'emozione che provo per questo nuovo romanzo di Elisabetta Gnone uscito per Salani Editore il 4 novembre. Una storia che ho amato dall'inizio alla fine e di cui presto scriverò la recensione. Non ringrazierò mai abbastanza la casa editrice per avermi omaggiato il romanzo, Tizy del blog The Mad Otter per avermi coinvolta, oltre a Susanna del blog La testa fra i libri per aver organizzato l'evento. Grazie ragazze, siete fantastiche! 

Titolo: Il destino di una fata
Serie: Fairy Oak
Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Pagine: 288
Prezzo: € 16,90
Data di uscita: 04.11.2021
Una nuova voce, quella dell'autrice, ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente al Villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all'autrice sono state rivolte tante domane e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d'avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l'autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio, Elisabetta sa quando Grisam Burdock s'innamorò di Pervinca Periwinkle - il momento esatto - e quando il cuore del giovane Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall'alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell'ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete...


 I MAGHI E LE STREGHE CHE VIVONO A FAIRY OAK 


Il mondo di Fairy Oak è magico e fatato nel senso più stretto del termine. Infatti al Villaggio della Quercia Fatata, nella Valle di Verdepiano, vivono in armonia Magici e Nonmagici, oltre ad innumerevoli fate tate che badano ai giovani futuri maghetti e streghette. Se è facile capire che i Nonmagici sono coloro che sono privi di poteri magici mentre appunto i Magici sono coloro che li possiedono, la particolarità del mondo creato da Elisabetta Gnone sta proprio nel fatto che questi ultimi si dividono in Magici del Buio e Magici della Luce. Non si tratta però della classica distinzione tra magia bianca e magia nera, in quanto non esiste una magia cattiva all'interno di questa storia. Inoltre un'altra curiosità legata a queste particolari persone, è che quasi tutti possiedono il nome di un fiore.
I poteri dei Magici sono sì ereditari, ma non nel modo più convenzionale: sono infatti gli zii a tramandarli ai nipoti e non i genitori, questo perché sono considerate le persone più adatte a fare da mentori ai giovani, il classico "severo ma giusto" insomma. L'altra particolarità legata ai Magici è che i poteri possono essere ereditati solo entro il decimo anno di età, prima che i bambini abbiano messo tutti i denti premolari. Se entro quel termine il bambino in questione non mostra segno di possederli, verrà registrato come Nonmagico e la cosa non potrà essere più cambiata. "Perché?" vi starete chiedendo. Be', vedete, il fatto è che la magia non è esattamente lasciata libera, esiste un Magico Regolamento che ne regolamenta appunto, scusate la ripetizione, l'utilizzo e l'ereditarietà. Esistono ovviamente delle eccezioni, che vengono a loro volta prese in considerazione, di conseguenza esiste davvero qualcosa che non si possa trovare al suo interno? La risposta sta proprio tra le pagine del primo romanzo che, nonostante sia abbastanza vecchiotto, non è mia intenzione spoilerarvi.

Articolo ABC sezione D n. 23,5+6-1 del Magico Regolamento delle streghe e dei maghi: "È stabilito che i poteri magici dei maghi e delle streghe siano trasmessi solo ed esclusivamente da zii a nipotini. La pena per i trasgressori è il confinamento a vita a Bosco-Che-Canta, sotto forma di alberi o arbusti con radici ben radicate nel terreno."

Ma in cosa si distinguono i Magici della Luce da quelli del Buio?
Ebbene, dove i primi sono in grado di creare, abbellire, far fiorire e crescere, aggiustare ciò che è rotto, far comparire ciò che è nascosto e soprattutto volare di giorno, i secondi sono in grado di distruggere, far scomparire le cose, far appassire o marcire ciò che è vivo e, ovviamente, volare di notte.
Le differenze però non si fermano qui, in quanto l'essere un Magico della Luce o del Buio influenza anche altri aspetti della vita quotidiana, anche se non è una regola perché esistono sempre delle eccezioni.
I Magici della Luce infatti sono tendenzialmente più solari e allegri, di notte difficilmente si svegliano in assenza di luce avendo un sonno particolarmente pesante e tendono ad alzarsi una volta che il sole è alto in cielo. Hanno un passo molto leggero durante le ore diurne, adorano stare in compagnia e non si fanno problemi ad esternarne i propri sentimenti, inoltre hanno uno spiccato senso di empatia nei confronti delle creature viventi e cercano sempre, sempre, sempre di aiutare. Di contro i Magici del Buio sono più ombrosi, scontrosi e solitari, tendono a tenersi tutto dentro, inoltre sono oltremodo coraggiosi e spavaldi. Durante le ore diurne hanno il passo piuttosto pesante, che tende ad alleggerirsi man mano che il giorno volge al termine. Hanno il sonno molto leggero e la mattina sono dei veri pigroni, diciamo che sono i classici gufi notturni che preferirebbero vivere di notte e dormire di giorno.
Ovviamente i rituali di magia sono segreti, non solo agli occhi dei Nonmagici, ma anche tra Magici stessi, tant'é che se in una famiglia dovesse capitare che un bambino ereditasse i poteri e uno no, questi ultimi dovranno essere separati e dovranno seguire educazioni e percorsi di studio diversi. Le lezioni di magia infatti sono private ed è raro che vi partecipino più bambini in quanto l'educazione magica è affidata ai membri del nucleo famigliare, ovvero agli zii da cui i poteri sono stati ereditati. Nonostante questo però ci sono svariate lezioni che sono seguite da più bambini, basti pensare alle lezioni di Tomelilla a cui non solo partecipano Vaniglia e Pervinca, ma anche Flox e Grisam, oltre a Shirley in maniera più saltuaria. La stessa cosa vale per le lezioni di erbologia tenute da Duff Burdock nel giardino dietro la Bottega delle Delicatezze.
Esiste tuttavia una creatura ancora più potente, che racchiude in sé il potere del Buio e quello della Luce: l'Infinito Potere. La Suprema delle Magie è talmente potente che è difficile riuscire a viverci a stretto contatto senza subirne in qualche modo l'influsso. Anzi, sarebbe più corretto chiamarle conseguenze, perché di questo si tratta. Il destino di questa splendida creatura è triste e solitario, basti pensare che è l'unica magia ad essere tramandata di madre in figlio, ma purtroppo può esistere un solo Infinito Potere alla volta.

Bene readers, anche per oggi è tutto. Avete già avuto modo di acquistare il romanzo? Se siete ancora indecisi vi invito a recuperare le tappe e le recensioni già online. :)
Ora vi saluto e vi auguro una buona giornata. Un bacio. ❤
Alla prossima,
Feeling Reading
→ Bontix

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