Buona sera, readers! Un'altra giornata caotica sta per concludersi. Passata l'Immacolata, la gente impazzisce per i regali xD Non so perché, ma dopo l'otto dicembre le città assumono un'atmosfera tutta loro. Io, comunque, con i regali sono a posto. La mia famiglia li ha già belli e incartati sotto l'albero e la mia migliore amica e già sistemata. Il ragazzo mi manca, quindi risparmio o al massimo faccio qualche extra per me :P E voi? A che punto siete con i regali? Restando in tema natalizio, vi comunico che di seguito vi aspetta la mia recensione di Let it snow, il romanzo pubblicato da Rizzoli scritto da John Green, Lauren Myracle e Maureen Johnson.
Titolo: Let it snowAutore: John Green, Lauren Myracle e Maureen JohnsonEditore: RizzoliPagine: 380Prezzo: € 16,50Data d'uscita: 12 novembre 2015È la vigilia di Natale nella cittadina di Gracetown. Una tempesta di neve ricopre il paesaggio di una candida coltre e porta scompiglio nelle vite di Jubilee, Addie e Tobin. Sono loro i protagonisti dei tre romanzi brevi che s'intrecciano nella raccolta "Let it snow". Jubilee, bloccata dalla tempesta su un treno, finisce per passare la vigilia con Stuart, un ragazzo appena conosciuto che cambierà la sua vita con un bacio. Tobin si avventura con un gruppo di amici in mezzo alla neve per raggiungere un locale, attirato da un gruppo di cheerleader, ma scoprirà che il suo vero amore è una vecchia amica, Angie, alias The Duke. Addie si occupa di un maialino nano, pensando alla fine del suo amore con Jeb, ma in realtà la loro storia non è affatto chiusa. E in un finale che riunisce i personaggi delle tre storie, si ha la conclusione perfetta di un romantico Natale.
VOTO:
RECENSIONE.
Raccontare questo libro è complicato, più che altro perché sono tre storie che si intrecciano e penso che sia più carino far scoprire a voi lettori come o perché. La trama già un pochino spoilera, ma fortunatamente non toglie la curiosità di scoprire chi sono i protagonisti di questi tre racconti.In Jubilee Express troviamo Jubilee, Juls - poiché preferisce evitare di spiegare il motivo del suo nome -, che si vede stravolgere la sera della Viglia di Natale. I suoi genitori sono stati arrestati e l'appuntamento con il suo ragazzo, nonché essere umano più popolare e impegnato della città, rischia di saltare. E a nulla sembrano valere le sue proteste. Perciò Jubilee è costretta a partire, prendere un treno a andare dalla zia. Ma quel viaggio si prospetta più interessante e caotico di quanto la ragazza poteva aspettarsi. Il treno, su cui fa anche un incontro interessante, rimarrà bloccato a causa della bufera di neve che infuria sulla città e Jubilee dovrà cambiare i suoi piani. E proprio qui incontrerà Stuart, un ragazzo che porterà Jubilee a scoprire chi è e cosa vuole dalla sua vita. In Un cheertastico miracolo di Natale troviamo Tobin e i suoi due migliori amici. Sono a casa a vedere dei film e la loro serata si prospetta all'insegna di una maratona. Ma le cose stanno per cambiare, quando il fratello maggiore di uno di loro telefona per invitarli nel locale in cui lavora. A quanto pare, infatti, il treno su cui viaggiava un gruppo di cheerleader è rimasto bloccato e le ragazze sono tutte lì. La prospettiva di passare la sera della Vigilia circondati da belle ragazze alletta subito Tobin e il suo migliore amico, meno il Duca. Quest'ultima in realtà si chiama Angie ed è una ragazza, anche se crede che i suoi due migliori amici pensino realmente che lei sia un ragazzo. Il racconto si snoda sul viaggio che porterà i tre nel locale, facendo scoprire verità che Tobin non riusciva a vedere, benché le aveva chiare davanti alla faccia. Alla fine, forse, le cheerleader non saranno così interessanti come la ragazza che è sempre stata al suo fianco... Nell'ultimo racconto, Il santo patrono dei maiali, troviamo Addie. La ragazza, distrutta per aver gettato alle ortiche la sua storia d'amore, spera di rimettere a posto le cose. Ma quando il suo ragazzo - o ex? - non si presenta ad un appuntamento in extremis, pensa che non sia più interessato alla loro storia. Messa così alle strette dalle sue migliori amiche, che l'accusano di essere eccessivamente egoista e primadonna, si ritroverà a doversi occupare del porcellino d'india di una di queste.
Ho letto questo romanzo in due giorni. I racconti sono brevi e si leggono una meraviglia. La scrittura è scorrevole e benché i racconti siano scritti da tre persone diverse lo stile non ne risente. In questi racconti c'è un po' di tutto: insegnamento, ironia, attimi di profondità. Si potrebbe perfino definirli racconti di formazione perché, in un certo senso, ogni personaggio cresce e trae insegnamento dai propri errori. Jubilee è una ragazza come tante, che rimane ancorata alle sue idee, anche quando è chiaro che queste hanno deciso di prendere la sua strada. Stuart è un fulmine a ciel sereno e, nonostante i pronostici, ho apprezzato più lui di lei. Tobin e Angie, invece, mi sono piaciuti. Lei un po' (tanto) maschiaccio, poco incline allo shopping. Lui una via di mezzo fra il ragazzo con la testa sulla spalle e quello in cerca di avventura. Ma non si accorge che l'avventura è già intorno a lui. Per quanto riguarda Jeb e Addie, io ho amato Jeb. Addie non sono riuscita ad inquadrarla. Non posso non essere d'accordo con le amiche... Insomma, Addie è davvero concentrata su Addie, e "l'incidente" che porta alla rottura con Jeb è davvero ridicolo. E dimostra quanto poco matura sia, secondo me. D'altra parte, quando sei a pezzi per la fine di una storia e quando sai, soprattutto, che è colpa tua, come fai a non pensarci? Come fai a stamparti un bel sorriso in faccia ed essere allegra per quello che chi ti sta attorno suggerisce?
In conclusione, ho trovato questo libro all'altezza dei più semplici e carinissimi film di Natale per le famiglie. Ecco perché lo consiglio vivamente. Non è un romanzo che leggerei in estate, ecco, motivo unico che mi ha spinto a non dare un voto più alto, ma per il periodo è veramente perfetto.
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Cosa ne dite della mia recensione? Avete già letto questo romanzo? Se sì, ditemi cosa ne pensate. Se siete d'accordo con me o meno. E se non lo avete letto fatemi sapere se la mia opinione vi è servita.
Alla prossima,
Feeling Reading
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