Buongiorno, readers! E buon inizio settimana :) Premetto subito che questo post è programmato e sarà l'unico della giornata. Oggi è il mio compleanno (divento vecchia xD) quindi non penso di entrare in pianta stabile al pc e, sapendo se questa settimana sarà un po' frenetica (vi dirò tutto a tempo debito, anche se vi avevo già accennato qualcosa), voglio lasciarmi i post preparati nel weekend come salvagente per poterli usare scaglionati nei prossimi giorni. Ma lasciamo perdere le mie pippe mentali da blogger, e concentriamoci su qualcosa che sicuramente vi interesserà di più. Ho letto e concluso e adorato A un passo da te, il nuovo capitolo della serie di Emma Hart. Protagonisti, questa volta, Abbi e Blake. Di seguito la mia recensione al romanzo ;)
Titolo: A un passo da teAutore: Emma HartEditore: FabbriPagine: 236Prezzo: € 15,90Data d'uscita: 28 aprila 2016Quando Abbi esce dall'istituto dove è stata ricoverata dopo aver tentato il suicidio, desidera solo dimenticare il passato e ricominciare. E a darle forza è il suo sogno, la danza. Vuole essere ammessa alla Juilliard, una delle più prestigiose scuole del mondo, e per farcela dovrà impegnarsi al massimo e non pensare ad altro. Blake è un giovane inglese che si è trasferito a New York per la stessa ragione: diventare un ballerino è quello che ha promesso a Tori, sua sorella, appena prima che lei si togliesse la vita. E poco gli importa di deludere tutte le aspettative familiari per seguire la sua passione. Quando Abbi e Blake si incontrano, riconoscono subito, l'uno negli occhi dell'altra, l'ombra di una sofferenza che chiede riscatto. Passo dopo passo, si rendono conto di essere legati, sul palco come nella vita. Ma i fantasmi del passato non lasciano scampo, e per continuare a danzare dovranno trovare il coraggio, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalla musica.
VOTO:
RECENSIONE
La serie The Game della Hart è una di quelle che leggo con piacere, da quando l'ho conosciuta. Perciò, quando ho saputo che sarebbe uscito il terzo libro, non vedevo l'ora di leggerlo. A un passo da te, rispetto ai primi due volume, prende una piega diversa... Una piega più matura che, personalmente, ho di gran lunga preferito ai suoi predecessori.
Abbi e Blake sono i due protagonisti indiscussi di questo terzo libro. Ammetto che, benché venisse citata Maddie fin dall’inizio, per quasi ¾ del libro mi sono chiesta cosa accidenti c’entrasse Abbi con i due romanzi precedenti. Non avevo fatto il collegamento e finché non è apparso Braden non avevo capito che Maddie era quella Maddie! Sì, sono parecchio discutibile a volte. Capito ciò, tutto i punti ‘strani’ mi sono sembrati assolutamente chiari. Fin da Scommettiamo che ti faccio innamorate? Abbi è stata nei pensieri della sua migliore amica, questo perché – a causa del fratello di quest’ultima – la nostra nuova protagonista aveva tentato il suicidio. La relazione che Abbi portava avanti col fratello di Maddie era deleteria, malata. Troppo attento alle proprie esigenze da tossico, il ragazzo non ci pensava due volte a prendersela con la sua ragazza. E questa situazione ha portato Abbi a non farcela più. L’autolesionismo e, successivamente, il tentato suicidio erano visti da Abbi come la sua unica via d’uscita. Il romanzo si apre un anno dopo, Abbi è uscita dalla clinica in cui era stata mandata per paura di una ricaduta e sta lottando contro i suoi impulsi, contro una depressione così profonda che tenta di spingerla sempre più in basso. La luce, l’unica cosa per cui crede che valga la pena vivere, è la danza. Abbi sogna di entrare alla Juilliard, e questo sogno è la sua unica, vera ancora di salvezza. Ma tutto è pronto a cambiare quando Blake entra piroettando nella sua vita. Blake è un ballerino inglese che ha deciso di lasciare la sua famiglia e la sua città per trasferirsi a New York. Lavora part-time in un ristorante come aiuto cuoco e, come Abbi, anche lui sogna di entrare alla Juillard. Appena incrocia gli occhi di Abbi, però, qualcosa si accende dentro di lui. Blake rimane affascinato dalla ragazza sorprendentemente brava a ballare, ma non è solo una questione di attrazione o ammirazione: lo sguardo di Abbi nasconde delle ombre che lui conosce fin troppo bene.
Non vi dirò altro, anche perché non avrebbe senso. Questo romanzo l’ho molto apprezzato ma, a conti fatti, la trama è davvero semplice e sin troppo lineare. Gli argomenti trattati dall’autrice – depressione, autolesionismo, suicidio – sono senza dubbio delicati e importanti, e la Hart ha saputo affrontarli con molta cura, tatto e attenzione, ma narrativamente parlando non ci sono colpi di scena eclatanti e la storia procede senza grossi intoppi. Il romanzo viene narrato a due voci, e quando è Blake a raccontare il suo punto di vista risponde subito alle domande che il lettore si pone leggendo attraverso gli occhi di Abbi. Solo all’inizio, per qualche capitolo, c’è un velo di suspense… che si dissolve comunque piuttosto in fretta. Parlando dei protagonisti, Abbi e Blake mi sono davvero piaciuti. Per quanto fragili, cercano di lottare con le unghie e i denti per restare a galla. La vita ha portato via ad entrambi qualcosa e, seppur in modo diverso, le loro anime sono profondamente segnate da avvenimento piuttosto pesanti. La scrittura della Hart risulta sempre buona, scorrevole e a tratti ironica. Ho molto apprezzato l’umorismo di Blake, i suoi modi di fare. Un sarcasmo buono accompagnato dalla sbadataggine di questo ragazzo inglese che è tutto fuorché perfetto. Dettaglio che ho veramente adorato. L’unico neo che mi ha impedito di dare le cinque stelle a questo libro è la rapidità della storia sentimentale. Loro due si incontrano/scontrano all’inizio del romanzo e scocca già la scintilla. Lei, dopo il trauma passato, già spasima e lui, nel giro di cinque minuti, già la invita a ballare. Okay, l’attrazione fisica è innegabile e il batticuore nel vedere un ragazzo o una ragazza che rientra nei tuoi canoni o che comunque ti colpisce ci sta, ma questo ‘colpo di fulmine’ istantaneo… Personalmente, poi, capisco più lui. L’attrazione di Blake verso Abbi ha radici nel passato. Il comportamento di lui ci sta davvero tutto, sin dalla sua iniziale ossessione – passatemi il termine – per questa ragazza con gli occhi spenti. È lei che mi lascia interdetta. Ma, come specifico sempre, sono pareri personali che non vanno ad intaccare più di tanto il giudizio finale.
In conclusione, io vi consiglio in generale la lettura di questa serie, più specificatamente la lettura di questo romanzo! A un passo da te merita, credetemi.
Recensione non lunghissima, ma che racchiude abbastanza il mio punto di vista su questo romanzo che non aveva necessità di grossi giri di parole. A me è piaciuto, e adesso non vedo l'ora di scoprire cosa ne pensate voi xD Il romanzo è uscito quasi un mese fa, quindi suppongo che qualcuno di voi lo abbia già letto... Se vi va, lasciate due righe nei commenti e fatemi sapere se la pensate come me ;) Nel frattempo vi mando un bacio!
Alla prossima,
Abbi e Blake sono i due protagonisti indiscussi di questo terzo libro. Ammetto che, benché venisse citata Maddie fin dall’inizio, per quasi ¾ del libro mi sono chiesta cosa accidenti c’entrasse Abbi con i due romanzi precedenti. Non avevo fatto il collegamento e finché non è apparso Braden non avevo capito che Maddie era quella Maddie! Sì, sono parecchio discutibile a volte. Capito ciò, tutto i punti ‘strani’ mi sono sembrati assolutamente chiari. Fin da Scommettiamo che ti faccio innamorate? Abbi è stata nei pensieri della sua migliore amica, questo perché – a causa del fratello di quest’ultima – la nostra nuova protagonista aveva tentato il suicidio. La relazione che Abbi portava avanti col fratello di Maddie era deleteria, malata. Troppo attento alle proprie esigenze da tossico, il ragazzo non ci pensava due volte a prendersela con la sua ragazza. E questa situazione ha portato Abbi a non farcela più. L’autolesionismo e, successivamente, il tentato suicidio erano visti da Abbi come la sua unica via d’uscita. Il romanzo si apre un anno dopo, Abbi è uscita dalla clinica in cui era stata mandata per paura di una ricaduta e sta lottando contro i suoi impulsi, contro una depressione così profonda che tenta di spingerla sempre più in basso. La luce, l’unica cosa per cui crede che valga la pena vivere, è la danza. Abbi sogna di entrare alla Juilliard, e questo sogno è la sua unica, vera ancora di salvezza. Ma tutto è pronto a cambiare quando Blake entra piroettando nella sua vita. Blake è un ballerino inglese che ha deciso di lasciare la sua famiglia e la sua città per trasferirsi a New York. Lavora part-time in un ristorante come aiuto cuoco e, come Abbi, anche lui sogna di entrare alla Juillard. Appena incrocia gli occhi di Abbi, però, qualcosa si accende dentro di lui. Blake rimane affascinato dalla ragazza sorprendentemente brava a ballare, ma non è solo una questione di attrazione o ammirazione: lo sguardo di Abbi nasconde delle ombre che lui conosce fin troppo bene.
Non vi dirò altro, anche perché non avrebbe senso. Questo romanzo l’ho molto apprezzato ma, a conti fatti, la trama è davvero semplice e sin troppo lineare. Gli argomenti trattati dall’autrice – depressione, autolesionismo, suicidio – sono senza dubbio delicati e importanti, e la Hart ha saputo affrontarli con molta cura, tatto e attenzione, ma narrativamente parlando non ci sono colpi di scena eclatanti e la storia procede senza grossi intoppi. Il romanzo viene narrato a due voci, e quando è Blake a raccontare il suo punto di vista risponde subito alle domande che il lettore si pone leggendo attraverso gli occhi di Abbi. Solo all’inizio, per qualche capitolo, c’è un velo di suspense… che si dissolve comunque piuttosto in fretta. Parlando dei protagonisti, Abbi e Blake mi sono davvero piaciuti. Per quanto fragili, cercano di lottare con le unghie e i denti per restare a galla. La vita ha portato via ad entrambi qualcosa e, seppur in modo diverso, le loro anime sono profondamente segnate da avvenimento piuttosto pesanti. La scrittura della Hart risulta sempre buona, scorrevole e a tratti ironica. Ho molto apprezzato l’umorismo di Blake, i suoi modi di fare. Un sarcasmo buono accompagnato dalla sbadataggine di questo ragazzo inglese che è tutto fuorché perfetto. Dettaglio che ho veramente adorato. L’unico neo che mi ha impedito di dare le cinque stelle a questo libro è la rapidità della storia sentimentale. Loro due si incontrano/scontrano all’inizio del romanzo e scocca già la scintilla. Lei, dopo il trauma passato, già spasima e lui, nel giro di cinque minuti, già la invita a ballare. Okay, l’attrazione fisica è innegabile e il batticuore nel vedere un ragazzo o una ragazza che rientra nei tuoi canoni o che comunque ti colpisce ci sta, ma questo ‘colpo di fulmine’ istantaneo… Personalmente, poi, capisco più lui. L’attrazione di Blake verso Abbi ha radici nel passato. Il comportamento di lui ci sta davvero tutto, sin dalla sua iniziale ossessione – passatemi il termine – per questa ragazza con gli occhi spenti. È lei che mi lascia interdetta. Ma, come specifico sempre, sono pareri personali che non vanno ad intaccare più di tanto il giudizio finale.
In conclusione, io vi consiglio in generale la lettura di questa serie, più specificatamente la lettura di questo romanzo! A un passo da te merita, credetemi.
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-Recensione non lunghissima, ma che racchiude abbastanza il mio punto di vista su questo romanzo che non aveva necessità di grossi giri di parole. A me è piaciuto, e adesso non vedo l'ora di scoprire cosa ne pensate voi xD Il romanzo è uscito quasi un mese fa, quindi suppongo che qualcuno di voi lo abbia già letto... Se vi va, lasciate due righe nei commenti e fatemi sapere se la pensate come me ;) Nel frattempo vi mando un bacio!
Alla prossima,
Feeling Reading
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