lunedì 22 luglio 2019

It's time to play #4 | Assassin's Creed Origins - Primi 30 minuti di gameplay & recensione

Buongiorno a tutti, gamers! Con il post di oggi torniamo alle origini della rubrica, con i primi trenta minuti di gameplay di Assassin's Creed Origins. Okay, mi sono accorta solo ora della "battuta", LOL. XD
Ho deciso di parlarvene non solo per dire la mia su un gioco che è stato pesantemente criticato da alcuni gamer, ma anche perché Bayek è stato il mio compagno di avventure negli ultimi mesi, con attualmente ben 153 ore giocate. In realtà questo è il tempo complessivo di gioco compresi i due DLC del Season Pass, di cui non vi parlerò oggi. Questo articolo riguarda esclusivamente il gioco principale. Aaaah, grazie app Ubisoft Club! Mi hai aiutata a rendermi conto di quanto la storia di Origins mi abbia effettivamente coinvolta. Sicuramente il numero di ore salirà ulteriormente, in quanto ho completato la quest principale de La Maledizione dei Faraoni, ma non ho ancora completato il DLC al 100%, a differenza della campagna principale e del DLC Gli Occulti. Ma bando alle ciance, che le cose da dire non sono poche (come al solito, il dono della sintesi non abita nel mio corpo XD). Buona lettura. 


🎮 I PRIMI 30 MINUTI DI GIOCO 🎮

Oasi di Siwa, Egitto. 49 a.C.
L'abbagliante sole del deserto è il silenzioso testimone di un "piccolo" corteo formato da quattro elefanti e svariati soldati. La telecamera si sposta quasi subito su un'aquila in volo, permettendoci di vedere il deserto dall'alto. Seguendo l'aquila, chiamata Senu, vediamo Bayek passeggiare per le strade di Siwa, dove si stanno accalcando tutti per assistere al passaggio del corteo. Mentre Senu si appoggia al braccio del medjay, vediamo arrivare Aya, la moglie di Bayek. Come ci è subito chiaro, tutti conoscono e rispettano il loro medjay, in quanto membro dell'esercito egiziano e, di conseguenza, guardiano d'Egitto. Il corteo arriva finalmente alle porte di Siwa e scopriamo che la persona in visita è il faraone Tolomeo XIII. Dietro di lui si mostrano due figure mascherate e, nel vederle, Bayek s'insospettisce. Subito dopo la scena cambia e, tra le interferenze dell'Animus, vediamo in maniera confusa e frammentaria alcuni ricordi del medjay: gli stessi uomini mascherati, una colluttazione, una lama, Bayek che si oppone a qualcosa e poi più nulla.

Piramide Romboidale, Egitto. 48 a.C.
Ci troviamo all'interno della piramide, una delle maschere è a terra e sentiamo una voce affermare: «Tu sei il medjay di Siwa? Ero convinto che i medjay dovessero proteggere il faraone.»
Bayek raccoglie la maschera, estraendosi subito dopo una freccia dal fianco sinistro. Mentre guarda l'uomo a terra afferma di essere un medjay senza faraone, per poi utilizzare la freccia per sfregiarsi un tatuaggio sul braccio destro, ovvero un elenco di nomi. Scopriamo così che in realtà sta cancellando dalla sua pelle il nome dell'uomo: Rudjek, chiamato anche l'Airone. Rudjek minaccia Bayek, affermando che "loro" lo avrebbero trovato e lo avrebbero ucciso nel sonno, lanciandogli poi un pugnale nell'ultimare la frase. Bayek utilizza la maschera per intercettare il pugnale ed evitare che gli si conficchi in mezzo agli occhi. Avvicinandosi all'Airone afferma di non dormire mai, di aspettare nascosto nell'ombra di uccidere tutti coloro che si trovavano lì quel giorno, a Siwa. Dopo aver afferrato Rudjek per il vestito, gli conficca sul viso la maschera, a cui non aveva estratto il pugnale, uccidendolo.
La scena si sposta all'esterno e, durante una tempesta di sabbia, troviamo Bayek mentre combatte contro Ipato, una delle guardie del corpo di Rudjek. A questo punto parte il primo tutorial, durate il quale iniziamo a familiarizzare con i comandi base. Veniamo così a sapere che l'Airone era un criminale, ma non riusciremo a scoprire altro perché il pavimento della tomba sopra la quale stiamo combattendo si rompe, facendoci precipitare al suo interno. Una volta conclusa la breve scena animata ci vengono spiegati altri comandi legati al combattimento corpo a corpo. Terminato il combattimento e depredato il cadavere di Ipato, dobbiamo ovviamente trovare un modo per uscire dalla tomba, utilizzando l'Impulso Animus. Una volta all'esterno scopriamo che Ipato non era solo: ci sono infatti altri soldati all'entrata, impegnati in un combattimento contro Hepzefa. I due amici se ne liberano piuttosto rapidamente e, una volta richiamati i cammelli, si dirigono verso la città di Siwa, una vera e propria oasi nel deserto. Lungo il tragitto Bayek viene messo al corrente di alcuni avvenimenti accaduti durante il suo anno di assenza. Sappiamo infatti che il medjay ha lasciato Siwa per cercare vendetta, ma non ne conosciamo ancora le cause. Hepzefa ci informa di aver fatto tutto ciò che era in suo potere per salvare gli abitanti, ma purtroppo Tolomeo è intenzionato a comandare l'intera regione e per farlo non esita ad utilizzare la forza bruta dei suoi soldati. Passando attraverso un paese raso al suolo proprio da quest'ultimi, ci rendiamo subito conto di quanto siano spietati. Una volta arrivati a Siwa e accontentata l'anziana Rabiah, ovvero dopo averle permesso di medicarci, inizierà un breve tutorial sull'utilizzo di arco e frecce. Una volta concluso scopriamo che altri soldati stanno cercando Hepzefa, la cui unica colpa è quella di essere amico di Bayek. A questo punto partirà un quarto tutorial, dove ci viene spiegato tutto ciò che c'è da sapere sullo stealth, motivo per cui risulterà piuttosto semplice sbarazzarcene con delle uccisioni furtive. In realtà non abbiamo ancora la Lama Celata quindi al momento non li uccidiamo, li mettiamo semplicemente ko. A questo punto Hepzefa ci mette al corrente della reale situazione in cui si trova Siwa, rivelandoci che il nostro prossimo obiettivo, Medunamun, chiamato anche l'Ibis, è un tiranno al pari dell'Airone. Scopriamo inoltre che è un sacerdote, di conseguenza riesce a tenere sotto scacco l'intera città attraverso violenza e paura, utilizzando anche un Globo che somiglia davvero molto ad una Mela dell'EdenA questo punto i tutorial sono finiti e potremo goderci al meglio il fantastico open world egiziano. Per poter affrontare al meglio la prima missione principale legata all'Ibis, ovvero Il falso oracolo, dovremo prima di tutto attrezzarci potenziando armi ed armatura, oltre che raggiungere il livello consigliato. Ritroviamo inoltre la nostra amata Senu, di cui Rabiah si è presa cura nell'ultimo anno, permettendoci in questo modo di utilizzarla al posto del classico Occhio dell'Aquila dei titoli precedenti. Una volta completate un paio di missioni secondarie e raggiunto il livello 5, possiamo dirigerci verso il Tempio di Amon, luogo dove si trova il nostro obiettivo. Il modo migliore per portare a termine la missione è utilizzare Senu per marcare tutti i soldati, oltre allo stesso Medunamun. Uccidere i soldati e liberare i cinque sacerdoti prigionieri (quest secondaria), depredando nel frattempo il tempio, può risultare un po' lungo, ma ci permetterà di guadagnare preziosi punti esperienza.
Cos'è successo un anno prima a Siwa, spingendo Bayek a cercare vendetta? In che condizioni versa l'Egitto e che collegamenti ci sono con l'Ordine degli Antichi?

🎮 LA MIA OPINIONE 🎮

Bene gamers, la prima mezz'ora di gameplay è andata. In realtà l'ho anche superata, ma tra i vari tutorial è piuttosto facile sforare e, onestamente, volevo raccontarvi almeno qualcosina prima di lasciarvi. Spero di avervi incuriositi quel tanto che basta da farvi decidere di iniziare quest'avventura.
Sono rimasta affascinata dalla storia, lasciare il DualShock è stato difficilissimo perché le cose che mi hanno tenuta incollata allo schermo sono state molteplici: in primis la causa della vendetta di Bayek. Scoprire come sarebbe finita la storia è stato il secondo motivo. Il gameplay il terzo. Ma andiamo con ordine. La trama è ben strutturata, si passa da un obiettivo all'altro senza che il giocatore se ne renda conto, arrivando alla missione finale in un soffio. Posso dirvi di essere arrivata a 114 ore giocate (DLC esclusi) e di non essermene nemmeno accorta. Non voglio entrare troppo nel dettaglio, ma posso dirvi che ho trovato l'intreccio con la parte storica davvero geniale. Cleopatra è decisamente affascinante e non è affatto difficile capire come sia riuscita ad ammaliare Giulio Cesare prima e Marco Antonio poi. A lei però ho preferito Apollodoro, probabilmente perché, a differenza della sua regina, mi è sembrato veramente preoccupato per le sorti dell'Egitto, e non per questioni politiche o di potere. Per Tolomeo e Cesare il discorso è diverso perché si vedono ancora meno dei primi due, specialmente il faraone, presente in pochissime scene, nonostante sia palese che il giovane sia in realtà manovrato dall'Ordine degli Antichi. Farmi un'opinione su di loro non è stato comunque difficile, in quanto sono pur sempre dei personaggi di spicco all'interno della storia. Posso dire che mi stanno tutti sulle balle? Apollodoro a parte, ovvio. Posso? Bayek di Siwa è il nostro protagonista principale che, dopo gli eventi risalenti all'anno precedente, decide di non servire più il faraone. Quello che mi è piaciuto di più di lui è il fatto che, nonostante sia diventato più "spietato" di prima, non ha mai perso il suo codice d'onore personale, non si è mai tirato indietro nei momenti in cui ha dovuto combattere per il suo popolo. Ho apprezzato molto che sia rimasto coerente con i suoi principi e che non sia stato reso un folle omicida con in testa solo la vendetta. Aya di Alessandria è sua moglie, ed è anch'essa un'ottima guerriera. È infatti lei ad allearsi con Cleopatra e a convincere il marito a fare altrettanto, e questo dovrebbe farvi capire quanto Bayek tenesse in considerazione la sua opinione. Pur avendo avuto l'impressione che in alcuni momenti fosse lei a spingere Bayek a proseguire con la loro personale vendetta, ho comunque apprezzato un personaggio femminile forte, intelligente ed indipendente come lei, nonostante a volte mi sia sembrata forse troppo avventata. In ogni caso mi è piaciuto giocare, anche se per poco, nei suoi panni nonostante una varietà di armi molto più limitata. Come accennavo prima, il gameplay mi ha letteralmente fatta impazzire da quanto l'ho adorato. Se c'è una cosa che amo nei videogiochi tanto quanto il butterfly effect, è proprio l'open world. Il potermi muovere liberamente, decidere cosa fare, dove andare e quale missione seguire per me è semplicemente fantastico. Essendo molto miope ho trovato l'impulso Animus davvero comodo, esattamente come l'istinto di sopravvivenza in Tomb Raider. La stessa cosa vale per Senu, ovviamente, che ho utilizzato davvero spesso per marcare persone, animali, oggetti o ingressi sotterranei. I combattimenti corpo a corpo non sono particolarmente complicati, a patto di non essere troppo sottolivellati.
In ogni caso, una volta capito il moveset dei vari avversari diventa tutto più facile, inoltre ci si può approcciare ai vari combattimenti in base al proprio stile. Da grande amante di arco e frecce, ovviamente, non potevano non essere le mie armi predilette: ho praticamente abusato dell'arco da predatoreA differenza dei precedenti capitoli, oltre al sopra citato open world, in Origins sono stati introdotti i punti esperienza e di conseguenza la crescita di livello. Ad essere onesta è una cosa che non mi ha disturbata affatto, ma è un mio gusto personale in quanto io adoro questo tipo di gameplay (molto, molto simile a The Witcher 3 - Wild Hunt, tra l'altro). Anche l'abilità Alba e tramonto, ovvero la possibilità di meditare per far scorrere il tempo di 12 ore, l'ho trovata simile a The Witcher, ma comunque molto utile in alcune occasioni. L'unica cosa che ho trovato a tratti un po' noiosa è stato il dovermi spesso fermare a combattere, banditi o soldati che fossero, mentre mi spostavo a cavallo da un luogo all'altro. Infatti non mi è stato sempre possibile andare avanti per la mia strada, ignorandoli. Al contrario, ho trovato gli scontri con i Phylakes stimolanti, in quanto i dieci guerrieri sparsi per l'intera mappa non sono esattamente facili da uccidere se non si è almeno al loro stesso livello. Strano ma vero, a differenza di altri giocatori, la ripetitività di base delle varie missioni non mi ha disturbata più di tanto. La grafica è davvero pazzesca e mi ha permesso di immedesimarmi moltissimo in un'ambientazione che ho sempre trovato estremamente affascinante. La quantità di dettagli è eccezionale tanto che, da fermi, è possibile vedere le ombre spostarsi durante il corso della giornata. Le persone, la flora e la fauna, sono davvero realistici, così come altre... cose: la prima volta che Bayek ha avuto un'allucinazione causata dal sole, non avevo assolutamente capito fosse un'allucinazione. LOL, pensavo che Bayek avesse sentito l'eco di una battaglia perché mi stavo avvicinando ad un tempio nel deserto, ma andando avanti con il gioco ho capito di aver mal interpretato. Eh, va be', capita. XD Okay, torno seria. Dicevo, ho apprezzato tantissimo grafica e ambientazione, soprattutto perché Ubisoft Montreal ha come sempre cambiato alcune cose, adattandole alla storia raccontata, ma si è comunque avvalsa del supporto di un team di egittologi e di storici per ricreare l'Egitto Tolemaico. L'accuratezza dei dettagli delle varie città, una diversa dall'altra, o dei monumenti storici è pazzesca. Continuo a preferire l'attuale Sfinge senza naso e senza colori, sorry. XD Ho trovato la città di Alessandria splendida nella sua maestosità, che tuttora rimane la mia preferita, inoltre la vista del faro è spettacolare. Menfi non mi è piaciuta perché troppo paludosa, Letopoli invece è la perfetta rappresentazione di come immagino fossero la maggior parte delle città egizie: mezze sepolte dalla sabbia. La Cirenaica è bellissima, non solo per le città di Cirene ed Apollonia, ma proprio come regione in sé perché, esattamente come Alessandria, è la perfetta fusione della cultura egizia con quella greca. In realtà a Cirene è molto accentuata l'influenza di Roma, tanto da essere predominante. Il gioco spazia tra ampie distese desertiche e vere e proprie oasi, tipo Siwa. Che cosa tremendamente ovvia ho appena scritto, vero? XD Forse le tombe potevano essere rese leggermente più labirintiche, ma le ho comunque apprezzate, soprattutto perché non ho la minima idea di quanto effettivamente lo siano in realtà. In ogni caso ho adorato vedere le piramidi in lontananza per buona parte del gioco e ammirarle da vicino una volta arrivata a Giza.
Ho anche apprezzato molto i vari Easter Egg presenti nel gioco: la roccia a forma di Tardis in un lago a est della città di Letopoli, lo scheletro di un cetaceo preistorico ad est del Fayyum, il rapporto omosessuale che si può sbirciare dalla finestra vicino al bordello nell'Herakleion, il trofeo che si può vincere completando la prima tomba chiamato Raider of the lost tomb, ovvero un chiaro riferimento a Tomb Raider e Indiana Jones. Infine il mio preferito: la quest secondaria a Giza chiamata Un dono dagli Dei, che ti permette di ottenere la prima spada infuocata, uno scudo e una nuova cavalcatura. Tutti e tre sono oggetti eccellenti, i primi che sono riuscita ad ottenere, in quanto è una missione di livello 23. Perché ve ne parlo? Be', perché questo è un Easter Egg a tema Final Fantasy XV e il cammello, chiamato Kué cavalcatura, ricorda un Chocobo. Questi che ho appena citato sono quelli che ho trovato, ma so che in realtà ce ne sono molti di più.
Dulcis in fundo, la modalità Discovery Tour: Ancient Egypt, che consiste in veri e propri tour didattici, sviluppati con l'aiuto di alcuni egittologi. Questi documentari interattivi prevedono l'utilizzo di un personaggio a scelta tra quelli originali, come Bayek ed Aya, e personaggi storici come Cleopatra e Cesare. Sono più o meno una settantina, divisi in cinque categorie: Egitto, Piramidi, Alessandria, Vita quotidiana e Romani. Sono veramente brevi, della durata variabile dai tre minuti minimi ai dieci massimi. Personalmente li ho trovati estremamente interessanti non solo per le informazioni fornite, ma anche per la possibilità di muovere liberamente il personaggio scelto. Soprattutto ho apprezzato davvero moltissimo le spiegazioni fornite in merito al lavoro di Ubisoft Montreal, rivelando come sono state inventate e/o adattate alla storia determinate cose, tipo l'interno dei monumenti o delle tombe ecc, quando il materiale storico non era sufficiente. Insomma, mille volte meglio di un libro di storia!
Ora, lo so cosa starete pensando: tutto bello ed interessante, ma che mi dici di Layla e quello che succede nel presente? Ebbene, non parlarvi di Layla Hassan è stata una scelta dettata dall'impossibilità di farlo senza fare spoiler e siccome questo resta comunque un articolo spoiler-free, sarebbe stupido da parte mia lasciarmi scappare qualche informazione. Se volete sapere cosa sta succedendo nella moderna guerra tra Confraternita degli Assassini e Ordine dei Templari, che ve lo dico a fare? XD

In conclusione posso ritenermi davvero soddisfatta da questo capitolo di Assassin's Creed. In realtà, come accennavo prima, ho già acquistato anche il Season Pass e mi sono goduta entrambi i DLC, ma ve ne parlerò meglio più avanti. ;) Come sempre, spero di esservi stata utile e che possiate aver trovato interessante la mia opinione. Un bacio! ❤
Alla prossima,
Bontix

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