Buon sera a tutti! Come state, readers? E' da tantissimo che non ci sentiamo... *ironia portami via*
Torno con una nuova recensione, quest'oggi. Recensione di un libro che sicuramente molti di voi già conoscono. Parlo del primo capitolo della serie Mara Dyer, che chi segue assiduamente il blog saprà già essermi piaciuto davvero, davvero moltissimo.
Bando alle ciance, quindi... Di seguito copertina e sinossi, poi il mio parere.
Titolo: Chi è Mara Dyer
Autore: Michelle HodkinEditore: Mondadori
Prezzo: € 16,00
Pagine: 432ISBN: 9788804616764
Data di uscita: Giugno 2012Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer? Un viaggio ipnotico tra i fantasmi dell'amore e della psiche per un esordio thriller paranormale che ha stregato i lettori americani.
VOTO:
RECENSIONE.
Il romanzo si apre con una presentazione. La presentazione di questa storia, di questa ragazza... Una ragazza che, a detta sua, non si chiama veramente Mara Dyer. Questo nome è uno pseudonimo concordato col suo legale e che lei utilizza per raccontare. Ma nel corso del libro, lentamente, mi sono affezionata a lei, a Mara. Una persona traumatizzata, decisa ad andare avanti con la sua vita, malgrado il passato e quello che non riesce a ricordare continuino a tormentarla. Perché nella testa di Mara c'è un buco nero. Un'incognita a cui non riesce a trovare soluzione.
Sei mesi prima, lei e le sue amiche erano in casa a festeggiare il compleanno di una di loro. Rachel è elettrizzata dal regalo fatto da Claire, una tavola per le sedute spiritiche, e così iniziano ad intavolare una conversazione con gli spettri. Almeno finché Claire non domanda in che modo Rachel morirà, e quando la planchette scrive il nome di Mara le ragazze decidono di mettere via la tavola e godersi la visione di un film.
Sei mesi dopo, Mara si risveglia in ospedale da un coma e le sue amiche, insieme a Jude, fratello di Claire e suo ragazzo, sono morti.
Da questo momento in poi, l'equilibrio tra cosa è reale e cosa non lo è diviene labile. Mara non ha idea di cosa sia successo alle sue amiche e al suo ragazzo, conosce solo la versione che sua madre, dopo la ricostruzione, sa. Lei e gli altri erano andati al manicomio abbandonato e la struttura dello stabile ha ceduto, uccidendo tutti. Lei è l'unica sopravvissuta alla tragedia. Il dolore di Mara è troppo grande, specialmente per aver perso Rachel, la sua migliore amica, così convince la famiglia a trasferirsi, poiché non regge più le attenzioni opprimenti della madre psicoterapeuta. Ma non basta cambiare città, scuola e amici... Non basta conoscere un ragazzo dolce come Noah. Il dolore è sempre lì, e le allucinazioni e l'oscurità che avvolge l'incidente al manicomio rischiano di farla completamente impazzire.
Il personaggio di Mara mi è piaciuto molto. Essendo la sua, la voce narrante degli eventi, è facile confondersi insieme a lei. E' facile domandarsi cosa ci sia di psicologico nelle sue visioni e cosa non lo sia. E quando il segreto di quegli e altri avvenimenti salta fuori, resti a bocca aperta. Proprio come Mara. La sua famiglia è una bella famiglia, cosa rara nei romanzi. A parte una madre forse eccessivamente opprimente, ho adorato moltissimo Daniel, il fratello maggiore, e Joseph, quello più piccolo. Hanno un bel rapporto, sempre presenti l'uno per gli altri, anche quando le cose non vanno bene. La figura del padre, un avvocato molto in gamba, salta fuori di tanto in tanto, malgrado ricopra un ruolo nella storia per niente indifferente. E poi c'è Noah. All'apparenza il classico dongiovanni che cambia ragazza ogni notte, turbolento, arrogante e determinato. Da quando lui e Mara si incontrano, Noah sembra sempre più interessato a lei, interessato a conoscerla. E le prova veramente tutte! Malgrado queste apparenze, però, Noah si dimostra dolce e premuroso. E questo, lentamente, riesce a sciogliere le barriere di Mara. Insomma, ogni personaggio ha una sua caratteristica. E penso che la Hodkin sia stata brava a dar loro una propria personalità.
Per quanto riguarda lo stile, non ho nulla da dire. Mi è piaciuto molto. Le descrizioni erano dettagliate, così come le emozioni di Mara, la sua confusione e ogni dettaglio della storia. In conclusione, se qualcuno non conoscesse ancora questa saga che corra in libreria a prendere questo libro! Magari col secondo a portata di mano, visto il finale completamente cliffhanger con cui la Hodkin ci lascia, concludendo questo primo capitolo della sua trilogia. Presto inizierò il secondo, Io non sono Mara Dyer, e vi farò sapere la mia opinione.
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Fatemi sapere se la mia recensione vi è stata utile. Se concordate o meno, soprattutto.
Vi mando un bacione e alla prossima,
Feeling Reading
Ciao, sono diventata da poco follower del tuo blog :)
RispondiEliminaIo ho letto questo libro nel 2013 e sarà che più non ci capisco nulla più la storia mi intriga ma anche me questo libro è piaciuto davvero molto. Molte volte mi trovavo a pensare "aspetta... Cosa sta succedendo?" E poi vogliamo parlare di Noah? *.*
Se ti va passa nel mio angolino :)
Ciao Jessica, grazie per esserti unita al mio blog! :)
EliminaPresto comincerò il secondo, sperando che la Mondadori traduca in fretta l'ultimo xD E passerò nel tuo angolino senz'altro ;)