Salve a tutti, readers! Torno con una rubrica che mi piace molto. Sto parlando
della Take on Again, ovvero la rubrica delle piccole recensioni riassuntive di più
libri letti a cui, invece di fare una recensione dettagliata, do uno
spazio più piccolo ma pur sempre importante, in modo che voi possiate
conoscere i pareri di tutti i romanzi che leggo, anche se questi sono
sequel di serie e saghe o, magari, il tempo per fare tutte le recensioni
scarseggia. O ancora una recensione vera e propria potrebbe risultare
eccessivamente spoiler o non necessaria. Ma adesso la smetto di parlare e vi lascio ai libri per questo secondo appuntamento ;)
TAKE ON AGAIN
La rubrica prende spunto dalla Readings Recap del blog Il profumo dei libri.
In ogni appuntamento vi parlerò delle mie ultime letture, riassumendo
più recensioni insieme e indicando brevemente le prossime.
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★★★½
All'inizio volevo fare una recensione vera e proprio per questo romanzo, poi ho cambiato idea. La storia non è male, anzi, il viaggio è ben descritto e raccontato, i personaggi mi sono piaciuti e lo stile della Matson è scorrevole. Perché allora ho inserito qui il mio parere e ho dato appena tre stelle e mezzo? Perché, a conti fatti, da dire o ricordare c'è poco. Questo romanzo mi ha fatto sicuramente venire una voglia pazza di fare un viaggio on the road... Ma tutto ha girato intorno a questo. Un viaggio in auto incredibilmente realistico grazie alle foto appartenenti al viaggio vero e proprio fatto dall'autrice e, di conseguenza, alle descrizioni impeccabili. I protagonisti sono comuque stati ben caratterizzati, anche se, nonostante il bagaglio grosso portato sulle spalle di Amy, il background non è stato particolarmente approfondito. La storia vera e proprio è raccontata dai flashback di Amy e dall'obiettivo che Roger si prefigge, ovvero girare un po' l'America e trovare una risposta alle sue domande. La storia d'amore è tenera e graduale, anche se di amore non si può parlare in quattro giorni. Un libro con cui passare il tempo, un viaggio che ti fa sognare e dei protagonisti - nonostane tutto - tranquilli che si fanno apprezzare.
★★★
Nonostante le tre stelle stiracchiate, stranamente, il romanzo non mi è dispiaciuto. Ha sicuramente una veste nuova, che riguarda soprattutto il segreto del meticoloso, rude e patologicamente pignolo Miller. Perché tutto mi aspettavo, tranne quello. E, per una volta, la protagonista non è la santarellina di questo genere di serie. Lo stile della Malpas non è affatto male, e anche le scene hot sono scritte con garbo e descritte in modo per nulla volgare. Sono molto presenti, ma grazie al cielo non mi hanno dato l'impressione di trovarle ad ogni pagina. Il problema di questo libro, per quanto mi riguarda, è come inizia. Mi ha ricordato troppo quello della James, CInquanta sfumature: lui che la vede e ne rimane subito attratto, lei che lo guarda ed è subito ossessionata; lui le propone un "affare", una sola notte - ventiquattro ore, anzi - per venerarla, facendole provare ogni più torbido piacere e poi ognuno per la sua strada. Ma ovviamente questo. E poi c'è il solito copione di lui che la crede dolce, pura e perfetta e che, perciò, non vuole sporcare questa tela immacolata. Ecco perché il romanzo non ha preso di più. Ma sicuramente leggerò il secondo.
★★★★★
Ho letto questo libro qualche anno fa. Non proprio appena uscito, ma quasi. La mia migliore amica era impazzita per questa storia, così quando l'ho trovato su una bancarella di libri l'ho preso. E ho fatto bene. Sin da piccola amo la favola de La bella e la bestia, e Beastly ricalca questa storia in una New York monderna, cercando di lasciare lo stesso messaggio di allora: non è l'aspetto quello che conta, ma ciò che non si vede con gli occhi. Ho apprezzato molto la scrittura di Finn. Ricordo che per finirlo rimasi sveglia, benché il giorno dopo avrei dovuto alzarmi presto. Ho adorato i personaggi, a partire da Lindy - protagonista insieme a Kyle. La storia è quella classica: lo spaccone di turno che infierisce sulla bruttina della scuola, una strega nascosta in un aspetto ingannevole, che lo maledice. Se non cambierà, trovando qualcuno che lo ami per ciò che è dentro, resterà per sempre una bestia. Ma i temi che affronta il romanzo sono anche altri, come la famiglia complicata alle spalle di Lindy e la difficile vita degli adolescenti. Boh, se non lo avete ancora fatto, leggetelo. Ne vale veramente la pena.
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Questo
è quello che penso su alcuni libri cui
non ho avuto modo o tempo per scrivere una recensione vera e propria. Fare una recensione vera e propria a quello della Matson, Noi due ai confini del mondo, sarebbe stata un'impresa titanica. Lo ripeto, non perché il romanzo sia brutto, ma perché detiene pochi argomenti al suo interno. Per una sola volta mi ha sorpresa, lo ammetto, ma non essendo il mio genere e non volendo ripetere sempre le solite cose su questo tipo di romanzi ho preferito riassumere il bello che, stranamente, ho riscontrato in esso. L'unica cosa che davvero mi domando è perché, in ogni finale, le protagoniste devono fare la cavolata... Anche qui, lei fa la scoperta delle scoperte e, invece di farlo parlare, di farlo spiegare, lo costringe a fare determinate "cose" e poi scappa urlando. Questo proprio non mi va giù. E arriviamo a Beastly, romanzo letto anni fa di cui non ho mai fatto la recensione. Penso perché non avevo nemmeno il blog, non lo so. Ho deciso di parlarne un po' oggi perché il prossimo appuntamento di Looking the book sarà sulla sua versione cinematografica. E anche per oggi è tutto.
Come sempre, aspetto con ansia di sapere la vostra opinione ;)
Alla prossima,
Feeling Reading
Io avevo visto solo il film di Beastly e mi sa che un giorno o l'altro leggerò anche il libro, la cover è davvero bella
RispondiEliminaConcordo! Amo quella cover <3
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