venerdì 29 gennaio 2016

Recensione: "Everneath" di Brodi Ashton

Buona sera a tutti, readers. Con grande piacere, eccomi a parlarvi di un romanzo uscito veramente da pochissimi giorni. Avrei voluto pubblicare prima la recensione di Oltre l'amore, ma alla fine ho preferito mettermi al pc, scrivere questa e pubblicarvela. Il libro di cui sto per parlarvi è uscito il 26 gennaio, tratta di mitologia e, grazie al cielo, dopo molti romanzi che mi hanno delusa questo mi ha fatto tornare la voglia di leggere. Avete già capito di quale libro sto parlando, vero? Effettivamente, c'è anche scritto nel titolo xD Di seguito trovate la mia recensione per Everneath, primo libro della trilogia omonima, di Brodi Ashton. Approdato in Italia grazie alla DeAgostini.

Titolo: Everneath
Autore: Brodi Ashton
Editore: DeAgostini
Pagine: 447
Prezzo: € 14,90
Data d'uscita: 26 gennaio 2016

Il tuo amore è il mio inferno.
Per molte, moltissime settimane Nikki Bennett è scomparsa, svanita nel nulla. Senza nemmeno una parola a una spiegazione. Perché una spiegazione razionale per quello che le è successo non c'è. Nikki è stata risucchiata all'Inferno, imprigionata in un mondo disperato e privata di tutte le emozioni. Adesso, però, le è stata data una possibilità: quella di tornare a casa per sei mesi, sei mesi soltanto. Nikki è decisa a riprendersi la propria vita. Vuole trascorrere ogni singolo minuto con la famiglia e con Jack, il ragazzo che ama più di se stessa. Ma c'è un problema: Cole, l'Eterno dal fascino oscuro che l'ha seguita dall'Oltretomba e che è pronto a tutto pur di riaverla. Nikki sa di avere pochissimo tempo per cambiare il proprio destino. Prima che l'Inferno la reclami... questa volta per sempre. Il mito classico di Persefone torna a vivere nelle pagine del primo capitolo di una nuova serie dalla cornice paranormale.

VOTO:
½

RECENSIONE
Dopo una moltitudine di letture che già a fine 2015 mi avevano delusa, trascinandosi anche ad inizio anno nuovo, innamorarmi così tanto per una trama come quella di Everneath mi spaventava un po’. Ma devo riconoscere che questo romanzo è uscito fuori dal coro, mi ha appassionata e, soprattutto, è stato all’altezza delle mie aspettative. E dopo il finale shock non vedo l’ora di leggere il secondo.
Everneath rielabora un po’ il mito greco di Ade e Persefone, ma non si concentra solo su di esso. Fra le sue pagine riscopriremo anche quello di Orfeo ed Euridice e la mitologia egizia non sarà meno importante. Insomma, un mix fantastico per chi, come me, ama tutta la mitologia xD Motivo che mi ha spinta ulteriormente ad amare questo romanzo. Essendo la storia ricca di possibili spoiler, parlandovene cercherò di dire il meno possibili, scrivendo più che altro le mie impressioni personali. L’inizio, ad esempio, è molto intenso. A me quella prima pagina, dove una voce che non conosciamo ci spiega che cos’è l’Everneath, chi sono i Pegni, il fatto che l’Inferno esiste davvero, mi ha fatto venire i bridivi. Un inizio davvero travolgente, che lascia al lettore quella brama di saperne di più. Ed è qui, subito, che conosciamo Nikki. Una ragazza che non sa dove si trova, totalmente confusa e stretta ad un corpo maschile come se fosse la sua unica ancora di salvezza. Scopriamo anche che sono stati insieme per cento anni, avvolti in un bozzolo, l’uno stretto all’altra. E che Cole, il ragazzo che si trova davanti a Nikki, si è nutrito delle sue emozioni, lasciandole solo un corpo vuoto. Che Cole è un Eterno e che gli Eterni, esseri immortali, esistono nell’Everneath – quel posto che noi chiamiamo Oltretomba. Ed è qui che, esattamente come Persefone, Nikki prende una decisione… Ormai quasi spoglia dei suoi ricordi e delle sue emozione, rammentando il solo volto di Jack, decide di tornare in Superficie e salutare i suoi cari prima di tornare all’Inferno. Questa volta per sempre.
Non vado oltre con la trama, perché già questo lascia molte domande a cui darete una risposta leggendo. Lo stile di Brodi Ashton è fluido, scorrevole, a tratti poetico e ricco di descrizioni, ma impregnato di emozioni. È come se tutto ciò che Nikki ha perso in quei cent’anni – che, giusto per capirci, sulla terra sono solo sei mesi – fosse intriso nelle parole. E questo è già un punto a favore di questo romanzo, che mi ha fatto scendere qualche lacrimuccia e sorridere come un’ebete. Per quanto riguarda i personaggi, ammetto di avere un leggero amore/odio nei confronti della protagonista. Penso che, almeno inizialmente, Nikki non fosse la ragazza eroica e battagliera che si intravede alla fine. E non parlo solo di quando torna in Superficie, senza un briciolo di speranza o con il fuoco della lotta, si è arresa e basta, ma anche di prima che tutto accadesse. Nikki è sempre stata una ragazza molto fragile, e questa sua fragilità si nota parecchio per la prima metà del romanzo… Insomma, sei tornata in Superficie! Hai la possibilità di scoprire come non tornare all’Inferno, sfrutta la tua occasione. No, lei già pensa a come dire addio per sempre a tutti. Ed è una cosa che mi ha fatto un pochino storcere il naso. Ma, con tutto quello che ha passato, con le notizie che ha dovuto apprendere e altre cose, diciamo che le ho dato le sue attenuanti. Si riprende un po’ quando Jack comincia ad essere più presente nella sua vita. Jack, il ragazzo dolce che è sempre stato al suo fianco, il suo migliore amico e primo vero amore. Jack che la credeva dispersa chissà dove, rapita addirittura… o forse morta. Jack che non ha alcuna intenzione di perderla di nuovo. E questo, grazie al cielo, sembra dare una spinta a Nikki, che inizia a lottare per restare in Superficie. Peccato che nessuno dei due abbia fatto i conti con Cole, l’Eterno che l’ha seguita. Colui che la vuole e non ha alcuna intenzione di lasciarla a Jack o ai Tunnel. Ecco, Cole come personaggio non mi ha convinta al 100% So di dire un’eresia, perché ho letto alcune recensione e pare proprio che il tenebroso Eterno abbia fatto battere un sacco di cuori, ma secondo me alcune cose che lo riguardano non stanno in piedi. Come il suo attaccamento per Nikki. Okay, ha un motivo all’inizio per convincerla a stare con lui, dalla sua parte, ma quando questo motivo svanisce, perché perdere ancora tempo dietro a lei? Qui si sta parlando di un Eterno, di un essere immortale senza emozioni proprie… come fa un essere del genere a provare sentimenti per un Pegno? Questa sfumatura del suo carattere l’ho avvertita come una forzatura, l’ennesimo tentativo di creare un possibile triangolo – che per ora non esiste, perché Nikki ha ben chiaro il tipo di rapporto che ha con entrambi – o per dare al cattivo della storia una redenzione. Non lo so, ma sinceramente avrei apprezzato maggiormente il personaggio di Cole se fosse stato più in linea con il suo ruolo di Eterno. Ma sono ovviamente punti di vista.
In conclusione, posso consigliarvi di cuore la lettura di questo romanzo! La mitologia è il perno, oltre all’amore, di Everneath, e Brodi Ashton ha saputo sfruttarla al meglio. Ogni tassello è inserito nel migliore dei modi, rendendo l’intreccio soprannaturale accattivante e incredibilmente affascinante. Il finale in un certo modo è chiuso, ma lascia con un peso sullo stomaco senza pari… Motivo che mi spinge a chiedere alla casa editrice di non metterci troppo a pubblicare il secondo e il terzo volume di questa bellissima serie
.

___________________________________________________________________________________

Cosa ne pensate di questa recensione? E, cosa più importante, cosa ne pensate del romanzo? Iove lo consiglio, davvero. Leggetelo, soprattutto se siete amanti di paranormal romance e di mitologia. E niente, come sempre aspetto di conoscere le vostre opinioni.
Alla prossima,
Feeling Reading 

Nessun commento:

Posta un commento