Ciao a tutti, readers! Ieri non mi sono più fatta viva perché è successo di tutto,
la più importante: la macchina. Mi è morta, ho dovuto fare i giri
dell'oca per andare dal meccanico, tornare a casa col meccanico, tornare
in officina con la macchina - messa in moto dal suddetto meccanico - e
poi tornarmene di nuovo a casa. A piedi. E diciamo che non era proprio
dietro l'angolo. Ho finito di sistemare la recensione de Le confessioni del cuore tardi, così ho lasciato perdere e ho rimandato la pubblicazione a questa sera. Anche se è sabato sera e magari in molte vi state preparando per uscire xD Ma per chi rimane, ecco qui il mio parere - non del tutto positivo - sull'ultimo romanzo della Hoover, sbarcato in Italia grazie alla Leggereditore nel mese di dicembre.
Titolo: Le confessioni del cuoreAutore: Colleen HooverEditore: LeggereditorePagine: 256Prezzo: € 14,90Data di pubblicazione: 17 dicembre 2015A soli venti anni, Auburn Mason ha paura di aver perso ciò che aveva di più importante. Malgrado il dolore, le resta la voglia di lottare per rimettere sulla giusta strada un destino che sembra sfuggirle dalle mani, ma questa volta non dovrà esserci più spazio per errori e debolezze, tantomeno per l’amore.
Owen Gentry è l’enigmatico artista proprietario dello studio d’arte di Dallas presso cui Auburn ha trovato lavoro. È un giovane brillante, di talento, verso il quale Auburn sente fin da subito di provare un’attrazione speciale. A quanto pare, la vita le sta regalando un’altra occasione per lasciarsi andare e ascoltare il proprio cuore. Eppure c’è qualcosa che rischia di minacciare la ritrovata felicità, un segreto che Owen vorrebbe relegare nel proprio passato ma che torna prepotentemente a galla. Owen sa che l’unico modo per non perdere Auburn è condividere con lei ogni aspetto della sua vita, ma la verità, come le opere d’arte, si presta a interpretazioni contrastanti, e una confessione, talvolta, può essere più distruttiva di una menzogna...
VOTO:
RECENSIONE
Questo romanzo della Hoover si è aggiudicato il premio come miglior romance 2015 su Goodreads. L'ho scoperto praticamente ieri sera. Ammetto che sono rimasta sorpresa in principio, ma vedendo come è stata accolta la sua pubblicazione in Italia, in quanti lo aspettavano con ansia e come sono fioccate le recensioni ultra entusiaste, la sorpresa iniziale è svanita. Prima di passare alla trama, voglio mettere in chiaro una cosina... Ho dato quattro stelle al romanzo, ma non sono per niente piene. Tre stelline e mezzo mi sembravano un po' poche, ma un quattro pieno è sicuramente esagerato. All'inizio il romanzo mi aveva davvero presa, ma andando avanti mi sono un po' ricreduta.
Il prologo si apre con una scena dura e anche abbastanza 'straziante'. Un ragazzo di appena sedici anni è in ospedale e sta morendo e con lui c'è la sua giovanissima ragazza. Ma la ragazza non può restare, la sua famiglia non vuole e nemmeno quella del ragazzo. Così, con il cuore sanguinante, si devono salutare prima del tempo. Ritroviamo subito Auburn nel primo capitolo e molte scelte di vita ci appariranno parecchio strane, soprattutto le costrizione con cui è obbligata a convivere. Un esempio? Il fratello del suo ex ragazzo è un mastino. Sembra la controlli a vista, e per essere un poliziotto sembra più uno stalker. Conosciamo invece Owen quando Auburn è alla ricerca di un lavoretto per mettere da parte qualche soldo in più. Ed è un po' come se il destino l'avesse portata davanti alla vetrina di questo negozio apparentemente singolare. Il negozio, ovviamente, è di Owen. E non è nemmeno un negozio qualsiasi, bensì una piccola galleria d'arte - con sopra un appartamento - che apre i battenti una volta al mese. Owen è un'artista, un pittore, e il suo modo di lavorare rapisce subito Auburn - e anche me, devo ammetterlo. Quando la gente passa davanti al suo negozio, ha la possibilità di lasciare delle confessioni: piccoli bigliettini con scritto tutto quello che non direbbero a nessuno. Owen, fra il mucchio, sceglie quella che più lo colpisce e ne rappresenta l'immagine su tela. Non era premeditata come cosa, semplicemente è successo e, piacendogli l'idea, ha pensato di riproporla qualche volta.
Non dico altro, perché da qui in poi la trama - anche se ci si potrebbe arrivare - si infittisce e il segreto che nasconde Auburn è meglio scoprirlo leggendo il libro. L'idea della Hoover di questa correlazione fra pensieri e quadri è favolosa, peccato che l'abbia portata avanti soltanto per i primi due o tre capitoli. Poi si perde nella narrazione delle vicende amorose e nella trama stessa. Considerato che questo, secondo me, era il pezzo forte dell'intero romanzo, buttarlo lì all'inizio e poi non farlo più nemmeno vedere se non di rado, poco e male, non l'ho trovata una mossa geniale. Parlando di personaggi, ho sicuramente apprezzato più Owen di Auburn. Nessuno dei due, tuttavia, ha avuto una super caratterizzazione e, mi dispiace ribadirlo, nemmeno questo romanzo è stato per me ai livelli di titoli come Forse un giorno e Le coincidenze dell'amore. Auburn, soprattutto, l'avrei presa volentieri a sberle. Dopo Lake è la peggiore protagonista della Hoover, secondo me. Le stupidaggini si fanno, lo capisco, è una ragazza giovane con un segreto pesante sulle spalle, ma questo continuo tira e molla con Owen (mi piace, non mi piace, lo bacio, lo allontano, mi ci metto assieme, non posso, vattene, resta, devi starmi a un miglio di distanza, non posso vivere senza di te) l'ho trovato ridicolo. Prendi una decisione e basta, soprattutto considerato ciò per cui tanto vuoi combattere. Owen poteva essere un buon alleato, secondo me, se non avesse sempre ceduto alle minacce che le venivano fatte. Insomma, l'ho trovata poco combattiva, e anche un po' troppo gatta morta in alcuni capitoli. Alcune decisioni prese, soprattutto ad un certo punto, ci stanno, ma a mio parere è il modo in cui la scrittrice le ha messe giù che hanno fatto perdere incisività alla trama.
Concludo parlando del finale. In questo romanzo manca l'epilogo e la sua assenza l'ho sentita forte e chiara. Mi è piaciuto scoprire il motivo che aveva fatto incrociare Owen e Auburn parecchi anni prima, fissando quel momento nella mente del ragazzo senza che lei si accorgesse di niente, ma il metodo usato mi ha fatto storcere il naso. Avrei preferito che la Hoover lo avesse spiegato prima, in uno qualunque dei capitoli scritti dal punto di vista di Owen, regalando così a noi lettori un epilogo degno del nome. E' un po' come successe per Una mamma per amica... Rory parte, ormai decisa su quale strada percorrere la sua vita, ma solo perché la serie era stata interrotta noi rimaniamo lì a chiederci: chi accidenti ha scelto fra quei tre ragazzi? Ecco, avrei voluto scoprire cosa il futuro aveva in serbo per Owen e Auburn. Ma così non è stato.
Okay, ammetto che rileggendo la recensione sembra che il romanzo non mi sia piaciuto per niente. E giuro che non è così. Semplicemente le mie aspettative erano troppo alte per il genere di libro che la Hoover, questa volta, ha scritto. Ma la storia di base, il fuoco sotto le ceneri, è una buona storia. Un tema poco trattato, devo riconoscerlo, e un'idea di partenza davvero favolosa che però non ha saputo sfruttare. Lo consiglio, per carità, visto che a moltissimi è piaciuto ed è anche ritenuto il miglior romance del 2015! E lo rileggerei, ma partendo dal presupposto che non è la storia del secolo che mi aspettavo. E magari, avvicinandomi al libro con questa idea, lo apprezzerei sicuramente di più.
Finalmente sono riuscita a pubblicare questa recensione! Cosa ne pensate del mio parere? Voglio davvero conoscere il punto di vista di chi ha letto il romanzo. Aspetto quindi i vostri commenti! E se non l'avete ancora letto, fatemi sapere se la mia recensione vi è stata utile ;)
Alla prossima,
Il prologo si apre con una scena dura e anche abbastanza 'straziante'. Un ragazzo di appena sedici anni è in ospedale e sta morendo e con lui c'è la sua giovanissima ragazza. Ma la ragazza non può restare, la sua famiglia non vuole e nemmeno quella del ragazzo. Così, con il cuore sanguinante, si devono salutare prima del tempo. Ritroviamo subito Auburn nel primo capitolo e molte scelte di vita ci appariranno parecchio strane, soprattutto le costrizione con cui è obbligata a convivere. Un esempio? Il fratello del suo ex ragazzo è un mastino. Sembra la controlli a vista, e per essere un poliziotto sembra più uno stalker. Conosciamo invece Owen quando Auburn è alla ricerca di un lavoretto per mettere da parte qualche soldo in più. Ed è un po' come se il destino l'avesse portata davanti alla vetrina di questo negozio apparentemente singolare. Il negozio, ovviamente, è di Owen. E non è nemmeno un negozio qualsiasi, bensì una piccola galleria d'arte - con sopra un appartamento - che apre i battenti una volta al mese. Owen è un'artista, un pittore, e il suo modo di lavorare rapisce subito Auburn - e anche me, devo ammetterlo. Quando la gente passa davanti al suo negozio, ha la possibilità di lasciare delle confessioni: piccoli bigliettini con scritto tutto quello che non direbbero a nessuno. Owen, fra il mucchio, sceglie quella che più lo colpisce e ne rappresenta l'immagine su tela. Non era premeditata come cosa, semplicemente è successo e, piacendogli l'idea, ha pensato di riproporla qualche volta.
Non dico altro, perché da qui in poi la trama - anche se ci si potrebbe arrivare - si infittisce e il segreto che nasconde Auburn è meglio scoprirlo leggendo il libro. L'idea della Hoover di questa correlazione fra pensieri e quadri è favolosa, peccato che l'abbia portata avanti soltanto per i primi due o tre capitoli. Poi si perde nella narrazione delle vicende amorose e nella trama stessa. Considerato che questo, secondo me, era il pezzo forte dell'intero romanzo, buttarlo lì all'inizio e poi non farlo più nemmeno vedere se non di rado, poco e male, non l'ho trovata una mossa geniale. Parlando di personaggi, ho sicuramente apprezzato più Owen di Auburn. Nessuno dei due, tuttavia, ha avuto una super caratterizzazione e, mi dispiace ribadirlo, nemmeno questo romanzo è stato per me ai livelli di titoli come Forse un giorno e Le coincidenze dell'amore. Auburn, soprattutto, l'avrei presa volentieri a sberle. Dopo Lake è la peggiore protagonista della Hoover, secondo me. Le stupidaggini si fanno, lo capisco, è una ragazza giovane con un segreto pesante sulle spalle, ma questo continuo tira e molla con Owen (mi piace, non mi piace, lo bacio, lo allontano, mi ci metto assieme, non posso, vattene, resta, devi starmi a un miglio di distanza, non posso vivere senza di te) l'ho trovato ridicolo. Prendi una decisione e basta, soprattutto considerato ciò per cui tanto vuoi combattere. Owen poteva essere un buon alleato, secondo me, se non avesse sempre ceduto alle minacce che le venivano fatte. Insomma, l'ho trovata poco combattiva, e anche un po' troppo gatta morta in alcuni capitoli. Alcune decisioni prese, soprattutto ad un certo punto, ci stanno, ma a mio parere è il modo in cui la scrittrice le ha messe giù che hanno fatto perdere incisività alla trama.
Concludo parlando del finale. In questo romanzo manca l'epilogo e la sua assenza l'ho sentita forte e chiara. Mi è piaciuto scoprire il motivo che aveva fatto incrociare Owen e Auburn parecchi anni prima, fissando quel momento nella mente del ragazzo senza che lei si accorgesse di niente, ma il metodo usato mi ha fatto storcere il naso. Avrei preferito che la Hoover lo avesse spiegato prima, in uno qualunque dei capitoli scritti dal punto di vista di Owen, regalando così a noi lettori un epilogo degno del nome. E' un po' come successe per Una mamma per amica... Rory parte, ormai decisa su quale strada percorrere la sua vita, ma solo perché la serie era stata interrotta noi rimaniamo lì a chiederci: chi accidenti ha scelto fra quei tre ragazzi? Ecco, avrei voluto scoprire cosa il futuro aveva in serbo per Owen e Auburn. Ma così non è stato.
Okay, ammetto che rileggendo la recensione sembra che il romanzo non mi sia piaciuto per niente. E giuro che non è così. Semplicemente le mie aspettative erano troppo alte per il genere di libro che la Hoover, questa volta, ha scritto. Ma la storia di base, il fuoco sotto le ceneri, è una buona storia. Un tema poco trattato, devo riconoscerlo, e un'idea di partenza davvero favolosa che però non ha saputo sfruttare. Lo consiglio, per carità, visto che a moltissimi è piaciuto ed è anche ritenuto il miglior romance del 2015! E lo rileggerei, ma partendo dal presupposto che non è la storia del secolo che mi aspettavo. E magari, avvicinandomi al libro con questa idea, lo apprezzerei sicuramente di più.
__________________________________________________________________________________
Finalmente sono riuscita a pubblicare questa recensione! Cosa ne pensate del mio parere? Voglio davvero conoscere il punto di vista di chi ha letto il romanzo. Aspetto quindi i vostri commenti! E se non l'avete ancora letto, fatemi sapere se la mia recensione vi è stata utile ;)
Alla prossima,
Feeling Reading
Aiuto.. sei riuscita a spaventarmi! *-*
RispondiEliminaMa no, Ophelie, come mai? xD
EliminaA me è piaciuto di più di Ugly Love, anche se Miles mi aveva messa a dura prova. Non credo sia paragonabile a Forse un giorno ma mi è piaciuto molto Owen e come ha conosciuto la prima volta Auburn. *.*
RispondiEliminaNon ho ancora letto Ugly Love, anche se ce l'ho nel Kindle xD E concordo con te sull'incontro fra Owen e Auburn... Solo che resto dell'idea che la trama sia stata poco sfruttata :/
EliminaIo ho amato Owen . Tutto di lui mi è piaciuto.. Eull'epilogo ti do ragione.. Pure io mi aspettavo un finale diverso.. Ma nonostante tutto ho trovato la storia davvero realistica e non sono mai riuscita a staccarmi dalle pagine :)
RispondiEliminaIo ho amato Owen . Tutto di lui mi è piaciuto.. Eull'epilogo ti do ragione.. Pure io mi aspettavo un finale diverso.. Ma nonostante tutto ho trovato la storia davvero realistica e non sono mai riuscita a staccarmi dalle pagine :)
RispondiElimina