giovedì 31 ottobre 2019

It's time to play #7 | Until Dawn: primi 15 di minuti di gameplay & recensione

Buongiorno a tutti, gamers e buon Halloween! Come state? Avete programmi per stasera? Quest'anno non ho la possibilità di uscire con gli amici per cause di forza maggiore, quindi penso proprio che mi rilasserò con un bel videogioco e con un po' di cioccolatini. Ma non perdiamoci troppo in chiacchiere!
Per la notte più spaventosa dell'anno ho pensato di parlarvi di un survival horror che ho amato tantissimo, tanto da averlo giocato per ben cinque volte, sette se si considerano anche le due volte in cui l'ho cancellato senza finirlo per poter liberare la memoria della PS4. Me la sono fatta sotto per buona parte della prima run di gioco, merito dei numerosi jump scare piazzati ad hoc. Quello che sto per raccontarvi nei primi minuti di gameplay in realtà è il prologo di Until Dawn, in quanto la storia vera e propria è ambientata esattamente un anno dopo. Ci tengo a precisare che questo è un gioco con il butterfly effect, basato cioè sulle scelte del giocatore. A differenza di altri videogiochi del genere, tuttavia, Until Dawn prevede solamente tre finali differenti, e ve ne parlerò senza svelarvi come ottenere un finale piuttosto che un altro. Buona lettura. ❤


🎮 I PRIMI 15 MINUTI DI GIOCO 🎮

02 Febbraio 2014, Blackwood Pines
È notte fonda e fuori nevica. La baita di montagna degli Washington si trova nel bel mezzo di una foresta, a chilometri e chilometri di distanza dalla civiltà. Attraverso una finestra vediamo velocemente il viso di una ragazza, per poi vedere la telecamera allontanarsi subito, fermandosi poco dopo sul limitare della foresta, permettendoci di vedere il lato sinistro di uno sconosciuto che impugna un machete, mentre guarda verso la baita. Subito dopo la scena cambia, tornando all'interno. Riuniti in cucina ci sono quattro ragazzi: Jessica Riley, Emily Davis, Michael Munroe e Samantha Giddins. Vediamo la bionda Jess tenere in mano un foglio, per poi appoggiarlo al bancone della cucina, mentre un quinto ragazzo, Joshua Washington, è addormentato su una sedia. Ci viene subito detto che quello di Jess è uno scherzo che la stessa Sam definisce un po' crudele”, ai danni di un'altra ragazza del gruppo. Jess replica che la ragazza se lo merita, nonostante Sam replichi a sua volta che non sia colpa sua se ha una cotta per Mike, per sentirsi rispondere da quest'ultima che comunque sia, è stata Hannah a fare la prima mossa con lui, di conseguenza lei sta solo proteggendo la sua amica Em. A questo punto della conversazione, mentre il gruppetto sta uscendo dalla stanza, Sam si allontana e va a cercare Hannah per avvertirla dello scherzo, mentre Matthew Taylor e Ashley Brown si uniscono agli altri ragazzi. Una volta entrati in una camera da letto, vediamo Ash e Matt nascondersi dentro due armadi, Em e Jess sotto al letto, Mike rimanere al centro della camera, per poi vedere l'ignara Hannah, con una banalissima candela accesa in mano, andare verso la stanza dell'appuntamento. A questo punto prendiamo effettivamente il controllo di un personaggio, Beth Washington, sorella gemella di Hannah. La ragazza, la stessa che abbiamo visto nella prima inquadratura, si trova in cucina e  vede l'ombra dell'uomo con il machete attraverso la finestra. Dalle parole che rivolge ai due ragazzi addormentati, capiamo che non si è ancora accorta che in realtà il fratello e il migliore amico di lui, Christopher Hartley, sono in realtà sbronzi. Sul tavolo Beth trova il biglietto indirizzato alla gemella firmato da Mike: Hannah, sei davvero sexy con quella maglietta... ma scommetto che lo sei di più senza. Vieni nella stanza degli ospiti alle 2:00 ;).
Subito dopo la scena si sposta proprio sullo scherzo, con Hannah che inizia effettivamente a slacciarsi i bottoni della camicetta che indossa, mentre Mike la guarda a metà tra il compiaciuto e l'incredulo, proponendole invece di baciarsi. A quel punto Hannah sente le risate di Em e Jess e vede tutti gli amici uscire dai loro nascondigli, con Matt che stava riprendendo tutto con il cellulare. Mentre Hannah è incredula e imbarazzata, fa il suo ingresso Sam, che purtroppo non è riuscita a trovarla in tempo per avvertirla. La ragazza, umiliata dallo stupido scherzo, scappa dalla stanza, mentre Sam afferma che tutti loro sono degli str**zi, prima di correrle dietro per consolarla. Beth vede la sorella uscire di casa e, come prima scelta con il butterfly effect, il giocatore dovrà decidere se provare a svegliare Josh oppure se trovare gli altri. Essendo Josh ubriaco marcio, ho deciso di trovare gli altri, facendo in questo modo uscire Beth dalla cucina, per poi raggiungere tutti i ragazzi davanti alla porta d'ingresso dove stanno chiamando a gran voce Hannah. Dopo aver chiesto spiegazioni e aver insultato gli amici, la ragazza si mette all'inseguimento della sorella, che nel frattempo è corsa in mezzo al bosco. Mike si domanda se non sia il caso di seguire le ragazze, per sentirsi rispondere da Sam che lui sicuramente sarebbe stata l'ultima persona che l'amica avrebbe voluto vedere in quel momento. Durante la ricerca di Hannah, mentre siamo nei panni di Beth, dovremo utilizzare i QTE per evitare di farla inciampare, inoltre ci troveremo davanti alcuni bivi dove dovremo decidere che strada percorrere. Con il touchpad del DualShock potremo sbloccare il cellulare di Beth e utilizzare la torcia per fare luce nel buio della foresta.
Durante la ricerca troveremo per terra uno dei trenta totem profetici presenti nel gioco, di cui vi parlerò meglio più tardi. Quello trovato da Beth fa parte della categoria dei sei totem morte”, che ci mostra la morte delle gemelle. Proseguendo con la ricerca sentiamo degli strani versi e vediamo anche del fuoco in lontananza, senza però capirne la causa. Finalmente troviamo Hannah, accucciata in lacrime in mezzo al bosco. Beth si toglie la giacca e la mette sulle spalle della sorella perché sicuramente starà congelando, ma subito dopo le gemelle si accorgono di non essere più sole nel bosco: qualcosa infatti si sta avvicinando. La visuale cambia e ora vediamo le due ragazze come attraverso un visore termico. Le due iniziano a fuggire, ma nei pressi di una piccola costruzione in legno, Hannah inciampa e Beth torna indietro a prendere la sorella, esortandola a scappare. Le due riprendono la loro fuga disperata, solo per arrivare in prossimità di un ponte ormai crollato, sotto il quale si trova un dirupo. Le gemelle si prendono per mano mentre cercano di allontanare l'inseguitore, ma sfortunatamente Hannah scivola di nuovo, portando la sorella con sé. Beth riesce ad aggrapparsi ad una grossa radice con la mano sinistra, mentre con la destra tiene ancora la mano della gemella, impedendole di cadere nel vuoto. Mentre sono sospese in aria, qualcosa fa partire una seconda fiammata sopra di loro, senza che il giocatore ne capisca i motivi. Si scopre che il responsabile delle fiamme è lo stesso uomo che avevamo visto fuori dalla baita degli Washington, che se ne va in giro per i boschi con un lanciafiamme sulle spalle. L'uomo offre una mano a Beth e a questo punto il giocatore deve decidere se lasciare Hannah, oppure se lasciarsi cadere insieme a lei. Siccome ho trovato Hannah parecchio stupida in tutta la faccenda, ho deciso di lasciarla andare e provare a salvare Beth. Sfortunatamente essendo un scelta a tempo ed avendoci messo troppo a decidere, non sono riuscita a selezionare l'opzione in tempo, quindi mi è partita di default quella di far cadere entrambe nel vuoto, facendo avverare la profezia del totem.
Nella parte finale del prologo ci ritroviamo nella stanza di un misterioso analista, chiamato Dr. Alan J. Hill che, dopo averci parlato dell'impossibilità di cambiare il passato e sull'importanza delle scelte per plasmare la nostra storia, ci pone delle domande abbastanza strane a cui ci chiede di rispondere nel modo più sincero possibile. Una volta esaurito il tempo della seduta, veniamo congedati dal Dr. Hill e, sulle note di O'Death interpretata da Amy Van Roekel, parte l'opening del gioco.

🎮 LA MIA OPINIONE 🎮

Come avrete notato, questa volta il gameplay è stato ridotto alla metà del tempo solitamente utilizzato per questa rubrica. Questo perché anche coloro che non sono avvezzi ai QTE e al butterfly effect impiegheranno al massimo venti minuti per completare il prologo ma, essendo composto principalmente da cutscene, alla fine è stato comunque lungo da raccontare. XD
Come vi avevo anticipato nell'introduzione, la storia è ambientata nel 2015, anno dell'effettiva uscita del gioco, più precisamente durante il primo anniversario dalla scomparsa delle gemelle Washington. Il primo capitolo, MEMENTO MORI, inizia una volta finita l'opening in cui vengono citati tutti gli attori che hanno preso parte al gioco. Per la fisionomia e movimenti dei personaggi, infatti, è stata utilizzata la stessa tecnica di svariati film e videogiochi. I movimenti del corpo e del viso sono stati registrati separatamente con sistemi diversi, mediante l'utilizzo di particolari telecamere a infrarossi e tute apposite con sfere riflettive, per catturare i movimenti degli attori e degli stunt.
Come molti altri giochi del genere, anche Until Dawn predilige la presenza di molte cutscene a discapito di un gameplay limitato alla semplice interazione con alcuni oggetti presenti nelle zone esplorabili, alle scelte con il butterfly effect e ai QTE (Quick Time Event), ovvero la prontezza di riflessi del giocatore di cliccare il tasto giusto al momento giusto, pena far inciampare e cadere il personaggio che si sta guidando. E credetemi, quando è questione di vita o di morte, pregherete per avere degli ottimi riflessi e di aver giocato un numero sufficiente di ore da non confondere il cerchio con il quadrato nei pochi secondi disponibili. Purtroppo il gioco non è open world e le zone esplorabili sono delimitate da percorsi prestabiliti. Spesso i collezionabili che si sono persi per strada non sono recuperabili, in quanto solo alcune stanze della baita sono esplorabili più volte con personaggi diversi, mentre tutte le altre zone variano di capitolo in capitolo, anche se magari il luogo è sempre lo stesso: per esempio, la miniera viene esplorata più volte, ma il percorso intrapreso dai personaggi varia di capitolo in capitolo. Per poter avere un quadro più completo della situazione è necessario trovare tutti gli indizi sparsi per i vari capitoli (20 sulle gemelle, 27 sul disastro nella miniera del 1952 e 30 sull'uomo misterioso), in quanto ogni categoria rappresenta uno dei tre misteri da risolvere nel corso del gioco. Ci tengo a precisare che non è necessario trovarli tutti per capire la storia, ma più se ne trovano, più le cose diventano chiare man mano che si fanno progressi. I totem profetici fanno sì parte dei collezionabili, ma hanno una diversa funzione rispetto agli altri indizi. Sono di cinque tipi (morte, perdita, pericolo, guida e fortuna) e predicono dei possibili eventi futuri, il cui scopo sarebbe quello di aiutare il giocatore, in quanto le scelte prese durante la storia determineranno o meno l'avverarsi delle profezie. Inoltre, se trovati tutti e trenta, si sblocca un filmato segreto chiamato Gli eventi del passato, dove si scopre cos'è effettivamente avvenuto la notte della scomparsa delle gemelle.
Proprio perché il gameplay è piuttosto limitato, ho trovato molto stimolante cercare tutti i collezionabili presenti, in quanto alcuni sono stati parecchio ostici e hanno richiesto più run di gioco da parte della sottoscritta per essere completati al 100%. L'ottenimento del trofeo di platino non è particolarmente difficile, però richiede almeno due run di gioco, tre se la prima volta si riesce a far sopravvivere solo alcuni personaggi, non riuscendo quindi ad ottenere né il finale migliore (trofeo Essi vivono) dove tutti e otto i protagonisti sono sopravvissuti fino all'alba, né quello peggiore (trofeo Facciamola finita) dove nessuno è riuscito a sopravvivereUn'altra cosa che ho apprezzato è il fatto che non tutte le decisioni hanno ripercussioni sui personaggi con cui sono state prese, ma a volte hanno ripercussioni sugli altri in momenti successivi. 
Nel menù principale, oltre a vedere l'obiettivo attuale del personaggio, è possibile vedere anche le statistiche del suo carattere (onestà, carità, umorismo, coraggio, romanticismo e curiosità), e lo stato delle relazioni. Tutte le statistiche variano nel corso della storia in base non solo agli eventi, ma anche e soprattutto dalle scelte del giocatore. In più, man mano che i protagonisti cadono o si feriscono, questo può essere visibile anche nel menù, rendendo il viso in primo piano più realistico. Un altro punto a favore è rappresentato dalla comparsa dell'ora corretta all'interno della storia ad ogni cambio personaggio, così come le effettive ore mancanti all'alba all'inizio di ogni capitolo. Nel gioco ci sono ovviamente i vari jump scare, che ho trovato ben pensati e piazzati ad hoc, in quanto molti si rivelano davvero riusciti, più per la suggestione del momento anziché per una componente davvero horror, come per esempio l'improvviso volo di un uccello o il salto di un cervo. Infatti la prima parte del gioco verte più sul thriller psicologico, lasciando l'horror puro nella seconda parte (in particolare negli ultimi tre capitoli), quindi i jump scare si comportano di conseguenza.
Nella Limited Edition c'è una scena bonus di circa 7/10 minuti con Em e Matt che lasciano la baita per andare a recuperare la borsa di lei, permettendo al giocatore si scoprire cosa c'era di così dannatamente importante al suo interno da fare tutto quel casino per andarla a recuperare (mutandine di pizzo per una notte di passione). Durante il percorso è possibile vedere i due fare i piccioncini e trovare inoltre due indizi extra sull'uomo misterioso, che però non vengono conteggiati per l'ottenimento del trofeo Le nuove verità.
Nonostante abbia amato tantissimo la trama, che ho trovato davvero ben strutturata e ben sviluppata, voglio comunque parlare di alcune piccole pecche che ho riscontrato, in quanto avrei preferito che alcune cose venissero approfondite un po' meglio. Alla fine le mie non sono vere e proprie critiche, sono semplicemente dei pensieri personali, proprio perché resto convinta che il lavoro svolto da Supermassive Games sia stato eccezionale. Siccome queste sono cose che ho riscontrato dopo svariate run di gioco, quindi frutto di una maggiore attenzione ai dettagli, voglio avvertirvi che ci saranno alcuni spoiler relativi alla trama (ma non sugli effetti del butterfly effect). In primis ho trovato la stupidità di Hannah davvero esagerata. Mi dispiace, ma non riesco ad ignorarla. Io capisco che se non fosse per la sua mancanza di cervello non ci sarebbe stata la storia, ma c'è un limite a tutto. A parte il fatto che se ne va in giro in camicetta pure in casa come se niente fosse, tipo che io mi sarei già congelata, ma a quanto pare in questo gioco anche il concetto di congelamento è piuttosto relativo, in più di un caso (tipo Sam che se ne va in giro in asciugamano). Dicevo, se ti fanno uno scherzo e, oltre che arrabbiata, sei anche imbarazzata e non vuoi vedere nessuno, logica vuole che tu ti rinchiuda in camera tua per il resto della vacanza, non fai la Drama Queen ed esci di casa nel bel mezzo della notte e nel bel mezzo di una bufera di neve, senza uno straccio di torcia per vedere dove metti i piedi e, soprattutto, senza manco prendere un maglioncino o fregare la giacca che la tua gemella aveva appoggiato sulla poltrona lì vicino. E invece no, Drama is the way. E poi uno si stupisce se finisce in tragedia.
Che poi, perché nessuno accende mai le luci nella baita? Ho capito che in un horror il buio rende meglio l'atmosfera, però la trovo proprio una cosa senza senso, perché usare delle candele mi sa proprio di poraccitudine, soprattutto visto che gli Washington sono talmente ricchi da aver comprato un'intera montagna. Un'altra cosa che ho apprezzato fino ad un certo punto è stato il comportamento di Josh. Posso capire che ormai aveva perso completamente la testa a causa del trauma e che, molto probabilmente, ha sempre avuto qualche problema (evidentemente è una cosa di famiglia), ma trovo stupido che se la prenda principalmente con Chris, che non solo è il suo migliore amico ma è anche l'unico, insieme a Sam, a non aver partecipato allo scherzo. Posso capire che ha mandato Mike e Jess al capanno probabilmente per occuparsi di loro in un secondo momento, mentre Matt ed Em sono usciti di casa per i fatti loro, il problema è che nel corso del gioco non viene mai specificato cosa avesse in mente per punire tutti gli altri ragazzi. Alla fine le persone con cui se la prende effettivamente, a parte Ash, sono le uniche che davvero non avevano avuto niente a che fare con lo scherzo ai danni di Hannah. Secondo me questo rende bene la sua follia, ma allo stesso tempo la trovo una decisione senza senso, perché in realtà i personaggi potevano benissimo essere invertiti in qualche modo. Un'altra pecca della storia, secondo me, è rappresentata dalla presenza stessa dei Wendigo sulla montagna. Tutta la loro storia ha perfettamente senso, non fraintendetemi, quello che voglio dire è semplicemente che, così come giravano indisturbati quella notte e i ragazzi ne hanno incontrato più di uno, com'è che nessuno li avesse mai visti prima di allora? Se la montagna è davvero degli Washington ed erano soliti organizzare feste e vacanze durante tutto l'arco dell'anno, com'è possibile che nessuno prima del 2015 li abbia mai visti? Che nessuno sia mai stato attaccato? Penso che la spiegazione che viene data all'interno del gioco sia un po' debole. E ricollegandomi a questa cosa dei Wendigo: perché nessuno ha mai trovato le gemelle? Possibile che più di un personaggio sia riuscito ad arrivare senza il minimo problema alla miniera (in punti diversi, tra l'altro) e nessuno abbia pensato di controllare lì? Posso capire che il Sanatorio fosse effettivamente troppo lontano (fino ad un certo punto però, visto il collegamento nel capitolo 9), ma la miniera è ovunque, o v u n q u e. In pratica può essere raggiunta da ogni luogo del gioco. Mi sembra troppo strano che non le abbiano trovate e, di conseguenza, che si scopra dei Wendigo solo quella notte.
In conclusione, penso che Until Dawn sia il gioco perfetto per il periodo di Halloween, in quanto non è eccessivamente lungo (dalle 10 alle 12 ore di gioco al massimo). È davvero ben fatto, nonostante qualche piccola pecca a livello narrativo, ha un gameplay per nulla complesso nelle  sue meccaniche e i numerosi jump scare sortiscono l'effetto voluto. Insomma, secondo me questo è un gioco da non perdere.

Allora gamers, che ne pensate? Spero di esservi stata utile e di non avervi annoiati. Se vi va di chiacchierare e dirmi la vostra, mi farebbe molto piacere. Come sempre vi saluto e vi do appuntamento al prossimo mese. Buona giornata e ancora buon Halloween! Un bacio. 
Alla prossima,

Bontix

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