martedì 1 ottobre 2019

Recensione: "Vertigo" di Monica Lombardi

Buongiorno a tutti, readers! Vi sono mancata? XD Oggi sarò io a farvi compagnia, questa volta con una recensione che segnerà l'inizio di una serie di cinque, sei se contiamo la prossima uscita. Ebbene sì, questa è una delle mie saghe preferite e siccome il 30 Ottobre uscirà Hurricanenon potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di fare l'ennesima rilettura. L'idea sarebbe quella di tenervi compagnia tutto il mese come specie di countdown, fino ad arrivare alla settimana di uscita con la recensione di Storm, ovvero del primo romanzo di quello che era nato come GD Team 2.0, diventato poi GD Security. Insomma, fare una specie di Oktober-Team-Fest, per citare Monica. E quindi eccomi qui, con gli occhi a cuoricino, come mi capita sempre dopo ogni rilettura. Ma bando alle ciance, ora vi racconterò com'è iniziato tutto, sperando di mettervi almeno un po' di curiosità. Buona lettura. 

Titolo: Vertigo
Serie: GD Team #1
Autore: Monica Lombardi
Editore: Emma Books
Pagine: 278
Prezzo: € 4,99 ebook e € 11,50 ed. cartacea (disponibile su Amazon)
Data di uscita: 06.06.2014
Extra: include la novella prequel 
Nicky
Benjamin “Buck” Buckler è un ex capitano SAS. Nessuno ha mai parlato di un suo errore, di una sua sconfitta, eppure lui sente il bisogno di dare un taglio al passato e voltare pagina. Lo fa con un nuovo lavoro, con un nuovo team. E soprattutto con un nuovo capo, il ricco ed enigmatico David Langdon, detto GD. Quando GD scompare, Buck incontra la donna che vive con lui, la brasiliana Alex Xavier, misteriosa e pericolosamente irresistibile. E Buck si troverà di fronte a un grande dilemma: scegliere tra la lealtà e le ben più profonde ragioni del cuore.


VOTO:

RECENSIONE
Era l'estate del 2015 quando decisi di iniziare le lettura di questo famoso GD Team di cui tante lettrici, tra i miei contatti Facebook, parlavano. Così acquistai Vertigo e Nicky, rispettivamente il primo romanzo e la novella prequel, all'epoca venduti in ebook separati con la vecchia edizione. Non ricordo con precisione cosa m'incuriosì al punto da spingermi all'acquisto, perché in realtà non sono un'amante dei triangoli e all'epoca, leggendo la trama, mi ero decisamente fatta un'idea sbagliata della storia che sarei andata a leggere. Quando dico che lo stile di Monica riesce a catturarmi falla prima riga, non lo dico per esagerare o altro, ma perché è davvero così. Ricordo come se fosse ieri di aver iniziato la lettura con un pizzico di titubanza insieme ad un pizzico di curiosità. Be', oggi sono più che felice di quella decisione perché quel giorno scoprii la penna di una delle mie autrici italiane preferite. Quando penso al GD Team e a Vertigo in particolare, la prima cosa  cui penso è questa: «Dovrete scoprire chi mi ha ucciso.»
Una telefonata. Una frase. L'inizio di tutto.
Quella del GD Team è una storia corale raccontata in terza persona e ci mostra come tutti i protagonisti vivono e affrontano quella che può essere definita la loro missione più importante come Team. Perché il Team è una famiglia, sono una cosa sola e non si può attaccare uno dei suoi membri senza che tutti gli altri agiscano di conseguenza. Ed è proprio questo il motivo per cui quella frase è l'inizio di tutto. La trama è ben articolata, nulla è lasciato al caso e tutto avviene per un motivo. Il ritmo è incalzante, eppure la presenza di scene più soft permettono al lettore non solo di conoscere un po' meglio i vari protagonisti, ma anche di riprendere fiato prima di buttarsi nuovamente a capofitto nell'azione. Prestare attenzione a tutti gli indizi non è facile, soprattutto durante le missioni in giro per il mondo, quando il Team si separa e segue più piste in contemporanea, ma ne vale sempre la pena. Personalmente mi ci è voluta una seconda lettura per rendermi davvero conto di quanto Monica sia stata brava nel far combaciare tutti i pezzi del puzzle. I colpi di scena non mancano e mi hanno letteralmente tenuta incollata alle pagine. Quello che inizialmente sembrava un attacco mirato al progetto JSF, si trasforma ben presto in una caccia all'uomo e capire chi sia la persona dietro a tutto questo non sarà per niente facile. Il world building è un mix perfetto tra la spy story e il romantic suspense. Tra intrighi internazionali, spie, forze armate, hacker, miliardari e progetti top secret, si muovono i membri del GD Team, i migliori tra intelligence e forze speciali. I personaggi non sono pochi, eppure sono tutti ben caratterizzati ed è impossibile non riconoscerli. La geniale mente dietro al Team è il Boss in persona: il multimiliardario David Gordon Langdon, detto GD (Great David). Intelligente e straordinariamente furbo, calcolatore, manipolatore, carismatico, affascinante e con saldi principi morali, GD non è il classico figlio di papà che passa la vita a crogiolarsi nella sua enorme villa a Saint-Tropez, tant'è che da giovane decise di arruolarsi nella Legione Straniera, passando ben cinque anni sul fronte. Nonostante abbia delle risorse economiche praticamente illimitate grazie alle Langdon Industries di cui è a capo, creare un Team privato per portare a termine gli incarichi più insidiosi e spinosi per lui non è solo un passatempo, ma uno stile di vita.
«Trovare persone scomparse, bloccare traffici illeciti; a volte ci viene chiesto di incastrare dei figli di buona donna che sono ancora a piede libero perché nessuno è mai riuscito a trovare le prove dei loro crimini. È il tipo di incarico che preferisco.» [Spiral]
Sono rimasta affascinata da un personaggio così enigmatico eppure allo stesso tempo così gentile e premuroso. I suoi sorrisi sono rari, eppure sono sempre genuini ed è impossibile non rimanerne affascinate, non so se mi spiego... E non parlo del fascino del boss, ma proprio del fascino di un uomo inizialmente difficile da decifrare. Capire cosa gli passa per la testa non è facile, ma è proprio questo il bello, no? Al suo fianco si muovono quelli che definisco i Fantastici Quattro, ovvero il Team originale. Benjamin Buckler è il team leader ed è un ex capitano SAS altamente addestrato, nonché esperto tiratore scelto. I motivi principali per cui GD ha voluto proprio lui sono la lealtà, il carisma e soprattutto la sua mente strategica, ovvero la capacità di restare calmo e risolvere i problemi ogni volta che si presentano. Non per niente è proprio Buck a scegliere gli altri membri del Team tra una lista di nomi stilata dal Boss in persona. Ho adorato la sua pacatezza e la sua risolutezza, non si arrende facilmente e queste sono sicuramente delle grandissime qualità per un team leader. E poi ha gli occhi blu e io ho un debole per gli occhi blu. XD Questo non significa che sia una persona fredda anzi, tutto il contrario. ;) Jaime Travis è un pilota esperto e non esiste veicolo che non sappia pilotare, meglio di chiunque altro aggiungerei, non per niente è soprannominato Jet. Oppure Ragazzaccio. Scanzonato e irriverente, è impossibile non innamorarsi di lui, ma una volta in missione tira fuori tutto il suo addestramento di ex sergente SAS. So bene che è il personaggio preferito di molte lettrici e devo dire che ha il suo fascino, ma il mio cuore appartiene ad un altro. In compenso spesso con lui ho riso come una matta: lo scambio di battute tra lui e Buck durante un appostamento è qualcosa di epico e non me lo dimenticherò mai. Non a caso è la mente dietro a tutti i soprannomi presenti nell'intera saga. Esatto, anche GD è opera sua. Ariel Levy conosciuto ai più come Digger. Ex Mossad e hacker formidabile, è il membro più invidiato del Team, tutte le agenzie internazionali lo vorrebbero tra le loro fila. Non esiste informazione che non sia in grado di trovare o sistema di sicurezza che possa fermarlo. Il migliore, semplicemente un genio. Eeeee *rullo di tamburi* è il gentleman che mi ha rubato il cuore (❤), in barba ai suoi due compagni inglesi. Che posso farci, è un cucciolo super intelligente, super dolcissimo e super figo ironico. Lui e Jet potrebbero fare a gara, anche se probabilmente il Ragazzaccio vincerebbe a mani basse contro il mio cucciolo. Ho gli occhi a cuoricino ogni volta che entra in scena, manco fossi una sedicenne alla sua prima cotta. Nicole Kelly, ex CIA e unica donna del Team. È un'acuta osservatrice come solo le spie sanno esserlo, oltre che intelligente e coraggiosa, è decisamente una con gli attributi ed è perfettamente in grado di gestire qualunque situazione. Il suo tratto distintivo è il tono da NS (Niente Stronzate) e probabilmente è il motivo principale per cui la stimo così tanto. In più è riuscita a farsi rispettare in un gruppo di maschi alpha, è una vera badass ed è praticamente il mio idolo. E poi il modo in cui riesce a rimettere Jet in riga è qualcosa eccezionale. È imperativo shippare quei due perché si amano e si rincorrono da cinque anni, bisognerebbe essere senza cuore per non li shipparli. Ma i Fantastici Quattro non sono le uniche persone coinvolte in questa lotta contro il tempo. Alexandra Xavier è la persona più vicina a GD ed è anche l'unica a conoscere dei segreti che il Boss aveva taciuto agli altri membri del Team. Il passato della giovane brasiliana non è stato facile, ma Alex è una donna forte e determinata ed è disposta a tutto pur di proteggere l'uomo che l'ha salvata anni prima a MaceiòÈ abilissima con le arti marziali e non ha problemi a prendere a calci chiunque metta in dubbio la sua lealtà nei confronti di GD (e questo, credetemi, non sarà facile). La storia tra Alex e Buck non è semplice, proprio per il fantasma di GD in mezzo a loro, a tutti loro, eppure vederli affrontare e superare tutti gli ostacoli, diventare ancora più uniti... È una delle cose che ho apprezzato di più. La loro storia è davvero molto dolce, nonostante la situazione renda le emozioni più vivide, come se viverle fosse una questione di vita o di morte. Be', in effetti non hanno proprio tutti i torti, eh. Non sono la mia coppia preferita, però li trovo praticamente perfetti insieme. E, dulcis in fundo, ci sono loro: Michelle Dupré e Lex Warren, detto Wolf. Entrambi sono coinvolti per via del progetto JSF, anche se per motivi differenti. Miche è una badass persino più di Nicky e credetemi, questo non è affatto facile. Lavora per un'agenzia d'intelligence internazionale di cui nessuno o quasi conosceva l'esistenza e probabilmente è il personaggio più enigmatico del romanzo. Inizialmente può sembrare una persona fredda e distaccata, con il lavoro come unico scopo nella vita, ma questa è solo una facciata. In un mondo come il suo, essere una donna al comando non è facile e non avere amici o affetti è il prezzo da pagare. Wolf è un ex MI6 e all'apparenza può sembrare minaccioso, ma in realtà è un hacker formidabile, anche se non è bravo quanto Dig. Esattamente come per Michelle, anche lui è un personaggio molto enigmatico e le informazioni in nostro possesso sono fin troppo poche. Lo stile unico di Monica è, come sempre, impeccabile. Il modo in cui riesce a catturarmi, a tessere delle trame che mi coinvolgono alla prima parola e non mi annoiano mai... Non lo so come ci riesce, eppure ci riesce ogni. singola. volta. Questo però è solo l'inizio e sappiate che il cliffhanger finale le è valso il soprannome di Crudelia tra le lettrici. Dopo questa rilettura posso tranquillamente confermare che Monica Lombardi resta la mia Regina italiana del romantic suspense.
In conclusione quella del GD Team è una serie che mi resterà sempre nel cuore. Non solo è la saga con cui ho conosciuto la penna di Cru, ma è anche la mia preferita tra tutte quelle che ha scritto. Non parlo di emozioni, perché tutte le sue storie mi regalano sempre mille emozioni, ma proprio per ciò che viene raccontato e come viene raccontato: nonostante non ci sia la minima traccia di fantasy le storie del Team mi coinvolgono ad un tale livello che poche altre sono riuscite a raggiungere. Se siete degli amanti delle storie spy romance non potete lasciarvele sfuggire. And last but not least: trovo che l'idea di aggiungere una playlist abbinata al brano da leggere sia geniale, motivo per cui consiglio di tenere sempre a portata di mano le cuffiette quando si prende in mano uno dei suoi libri.

E con questo direi che per oggi è tutto. :) Io vi ringrazio per essere arrivati fin qui e spero di avervi incuriositi quel tanto che basta da farvi decidere di dare una chance a questa storia. Se vi va di farmi sapere che ne pensate, scrivetemelo nei commenti. Ora vi saluto (lo so, non vedevate l'ora, eh?) e vi mando un bacio. 
Alla prossima,


Feeling Reading
→ Bontix

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