giovedì 14 gennaio 2016

Looking the book #2 | Shadowhunters. La serie TV

Buona sera a tutti, readers! Oggi pubblico un post un po' particolare e, sia dal titolo che leggendolo, capirete il perché. Di recente sono un po' latitante dal blog perché anche la mia voglia di leggere è latitante. Insomma, ho iniziato settimana scorsa Laggiù mi hanno detto che c'è il sole, ma sono ancora a metà. E non perché il romanzo sia brutto, anzi! Ma dopo un capitolo o due devo chiudere. Sarà una fase, passerà. Almeno lo spero xD Perciò, per non lasciare il blog vuoto anche oggi (domani pubblico la recensione dell'ultimo romanzo della Hoover, devo solo ultimarla!) ho pensato di mettere nero su bianco un piccolo pensiero, utilizzando la rubrica LOOKING THE BOOK. Come sapete, essa mette a confronto il romanzo con la sua trasposizione cinematografica o telefilmica. E ancora una volta ho scelto di parlare di Shadowhunters, questa volta della serie TV iniziata il 12 gennaio. Io ho visto le prime due puntate, la prima grazie a Netflix in italiano e la seconda sottotitolata. Quindi, prendete le mie conclusioni come due chiacchiere a caldo.

LOOKING THE BOOK
Rubrica creata da me, che prende spunto dalla Reading the movie del blog Reading is Believing. A differenza di quella di Denise, Looking the book [guardando il libro] metterà a confronto qualsiasi trasposizione tratta da un romanzo, che sia essa catalogata come film o telefilm.
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Come ho scritto nell'intro, questo post sarà un po' particolare e diversamente impostato rispetto al primo appuntamento di questa rubrica, fatto nel 2015. Non vi pubblico il confronto tra libro e telefilm, in primis perché da quanto ho capito la prima stagione - che ricordo a tutti, è una stagione pilota - dovrebbe raggruppare sia Città di ossa che Città di cenere; in secundis, perché la mia sarà un'opinione a caldo. Veloce, concisa e senza dispersione di argomenti. Abbiamo visto solo due puntate e non sono una critica cinematrografica o televisiva, visto questo caso, perciò parlo da fan della serie, da lettrice e da spettatrice.
La prima cosa che salta all'occhio, avendo visto il film, è la differenza abissale degli attori. Lo ammetto, quando il progetto è andato in porto ero parecchio scettica. Dominic non mi diceva niente per Jace; Emeraude, per quanto bella, non riuscivo ad inquadrarla nei panni di Isabelle e Valentine, se paragonato a quel bell'uomo di Meyers, era inguardabile. Ma quando ho iniziato a vedere le foto promozionali, le clip o i dietro le quinte almeno un po' mi sono ricreduta, soprattutto su Isabelle. Guardando le prime puntate posso dire, infatti, che i fratelli Lightwood sono i meglio riusciti. Ancora non mi esprimo su Jace, poiché Dominic non mi ha ancora convinta, ma siamo appena all'inizio. La trama non mi sembra che si discosti molto dall'inizio disastroso che, secondo alcuni, ha avuto il film. Però, come già detto, considerato che il primo romanzo era per tre quarti una noia mortale (e sì, lo ammetto, da fan di Shadowhunters se mi fossi dovuta basare solo sul primo volume non avrei continuato la serie) impostare dieci episodi di spiegazioni su tredici sarebbe stato assurdo. In un libro c'è la descrizione, che sicuramente porta via parecchio, e le scene devono essere scritte, sviluppate e impostate in un modo completamente differente rispetto ad un film o ad un telefilm. Il romanzo lo leggi, il cinema e la TV li guardi. Ed è una cosa che dobbiamo sempre tenere a mente. Sono state sicuramente apportate delle modifiche, alcune evitabili (come l'ampolla o rivelare chi è Valentine al secondo episodio) altre necessarie. Ad esempio, la tecnologia. Nei romanzi gli Shadowhunters non sapevano nemmeno cosa fosse un cellulare, ma in una serie televisiva ambientata nel 2015 sarebbe stato poco credibile. L'idea di sfruttare questa risorsa, che in America è anche più all'avanguardia rispetto a noi, l'ho trovata azzeccata. Può non piacere, ma resta comunque una modifica credibile che non va nemmeno tanto ad intaccare la trama originale. Il ciondolo di Clary è sicuramente una manovra di marketing, e voglio vedere come verrà sfruttato questo pendente magico che funziona come una sorta di connessione psichica con la persona che si sta pensando mentre si sfiora la gemma. La recitazione mi sembra buona, benché loro siano chiaramente inesperti ed io non dispongo di nessun diploma d'arte recitativa, e gli effetti speciali non mi dispiacciono. Personalmente, preferivo di gran lunga quelli - ugualmente super criticati - del film. Ma torniamo al discorso che la serie è pilota. Cosa vuol dire? Esperimento televisivo. Budget limitato. Nessuno sano di mente investirebbe fior fior di soldi in una serie che, visto il fallimento del film suo predecessore, non garantisce introiti né l'okay per una seconda e ipotetica stagione. Perfino la prima stagione di Buffy, se paragonata al film flop, aveva parecchie lacune, che sono andate sistemandosi stagione dopo stagione e con un budget più alto. Tutto è migliorabile, tutto è perfezionabile. E io voglio dare una possibilità a questo telefilm che, nonostante le sue pecche, per ora non mi dispiace affatto.
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Con questo post ho voluto esprimere un mio piccolo parere e non voglio far cambiare idea a nessuno, ma da quando è uscita la prima puntata ho riscontrato le stesse, identiche critiche che hanno portato il film al fallimento. L'unica cosa che ci tengo a dire è che, se la serie TV fallisce, addio a tutto: niente più possibilità di vedere i nostri personaggi e, soprattutto, nessuna possibilità di provare a realizzare la serie su Le Origini. Per alcuni potrebbe anche andare bene, ma per altri no. Per di più, nessun film o telefilm sarà mai sputato al proprio romanzo (vedi TVD), ma serie fatte peggio e stravolte di più sono arrivate a quota sette/otto stagioni. Perché stroncare così un telefilm che potrebbe migliorare in seguito?
Adesso aspetto i vostri pareri. Fatevi sentire, readers! xD
Alla prossima,
Feeling Reading

2 commenti:

  1. Io ho visto i primi due episodi e non mi sono dispiaciuti. Non gli ho trovati fantasmagorici ma neanche orribili e si che dopo quello che avevo letto in giro mi aspettavo molto di peggio. Anche per me i Lightwood e pure Simon sono i più riusciti (seriamente, Alec sembra uscito dal libro!) anche se Izzy mi sembra un pò troppo dolce comunque vedremo... L'unica che non mi ha convinto de tutto è Clary, il suo personaggio sembra un pò una gatta morta... E l'immenso WTF con Chernobyl? Comunque sono super curiosa di vedere come evolve la storia e i personaggi!

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    1. Io devo essere sincera, a me Clary non mi è mai piaciuta. Nei libri, voglio dire. Probabilmente, la vera Clary dovrebbe farmi girare i cosiddetti xD ma né la McNamara né la Collins all'epoca riescono a starmi antipatiche. Perciò, anche se non incarnano troppo la protagonista dei libri, a me va più che bene. L'unico che non mi convince è Jace... ma è ancora presto per dirlo, quindi vedrò nelle prossime puntate!

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