venerdì 22 gennaio 2016

Recensione: "Laggiù mi hanno detto che c'è il sole" di Gayle Forman

Ciao a tutti, readers! Come state? Ho quasi finito Oltre l'amore, e devo ammettere che rispetto al secondo libro - nella rubrica TAKE ON AGAIN trovate la piccola recensione di Oltre noi l'infinito - questo all'inizio mi era sembrato buono, mi stava piacendo di più. Ma la piega che ha preso la storia ad un certo punto... non so, penso che la Crownover si sia persa per strada xD In molti dicono che con il libro di Nash si è ripresa, e lo spero davvero. Tornando a noi... Oggi vi lascio la recensione di un romanzo da cui mi aspettavo qualcosa di più, ma che mi ha delusa sotto moltissimi aspetti. Mi riferisco a Laggiù mi hanno detto che c'è il sole di Gayle Forman, uscito per Mondadori in autunno.

Titolo: Laggiù mi hanno detto che c'è il sole
Autore: Gayle Forman
Editore: Mondadori
Pagine: 350
Prezzo: € 17,50
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2015

Mi rincresce informarvi che mi sono tolta la vita. Era una decisione che meditavo da tempo e di cui mi assumo tutta la responsabilità. So che vi addolorerà, e mi dispiace tanto per questo, ma dovevo porre termine alla mia sofferenza. Voi non c'entrate niente, è stata una mia scelta. Voi non avete nessuna colpa.
Questa è la lettera che Cody riceve il giorno in cui Meg, la migliore amica di sempre, si toglie la vita bevendo una bottiglia di candeggina in una squallida stanza di un motel. Cresciute insieme, Meg e Cody erano inseparabili, non esistevano segreti tra loro, o almeno questo era quello che pensava Cody. Quando però va a recuperare le cose dell'amica nella città dove un anno prima si era trasferita per andare al college, scopre che c'è tutta una parte della vita di Meg da cui lei era stata esclusa: i coinquilini, gli amici del college e Ben. Il ragazzo con la chitarra, un sorriso strafottente e tanti, troppi lati oscuri. E poi c'è un file criptato sul computer dell'amica che una volta aperto sconvolgerà Cody: all'improvviso tutto quello che credeva di sapere su Meg sembrerà non avere più senso
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VOTO:


RECENSIONE
La trama di questo libro ha sicuramente acceso ogni brandello di curiosità che si trova dentro di me. Questa grande amicizia stroncata da un suicidio inaspettato e questo ragazzo misterioso, il classico badboy, che getta le basi per un risvolto sentimentale. Un mix fra thriller e romance che onestamente mi piace un sacco. Avevo perciò grandi aspettative, soprattutto dall'autrice di Resta anche domani - romanzo e film che mi sono piaciuti moltissimo. Ma come sta accadendo di recente, anche questo libro mi ha delusa.
Andiamo con ordine.
Il romanzo si apre con la mail di Meg. Una lettera di addio a tutti gli effetti, inviata alla sua migliore amica e alla sua famiglia. Meg si è uccisa, in un camera di motel, e nessuno sapeva che voleva compiere un gesto come questo. Cody, la sua migliore amica, ne rimane sconvolta. Cerca di elaborare il lutto, passando da una veglia commemorativa all’altra, ma le sue domande non trovano ugualmente risposta. Perché Meg si è uccisa? Parte così per il college, sotto richiesta dei genitori dell’amica, per recuperare le sue ultime cose, ma qui fa delle scoperte incredibili. A quanto pare, Meg nell’ultimo periodo le ha nascosto molto della sua vita, confidandosi più con qualcun altro che con lei. Ed è qui che conosce Ben, per caso. Ben è il chitarrista di una band locale e, ricordandosi di quello che le raccontava Meg nei suoi resoconti, era anche il ragazzo per cui si era presa una sbandata. Ben è indubbiamente bello e carismatico, urla cattivo ragazzo da ogni poro, ma Cody non sembra subire il suo fascino. Tutto il contrario. Troppo arrabbiata con Meg per essersi uccisa senza dirle nulla, concentrata sullo scoprire il motivo di quel gesto, comincia a pensare che Ben in qualche modo c’entri qualcosa.
Non vado oltre con la trama, perché a grandi linee è tutto ciò che si può dire senza svelare troppo. Il romanzo, purtroppo, già dall’inizio non mi ha coinvolta. Forse perché non mi sono per niente sentita in simbiosi con Cody. La protagonista di questo libro, infatti, è piuttosto particolare. Durante la lettura, scopriamo che non ha una grande vita famigliare alle spalle, ecco perché considera Meg più una sorella che una migliore amica e perché si sente più a casa con i genitori di quest’ultima che con i suoi. Non ha una vita agiata, motivo che spiega il perché non ha seguito Meg al college. E questo ha creato una sorta di spaccatura fra le due, dovuta ad un disastroso weekend che Cody passa al college da Meg. Ammetto che non ho proprio compreso perché, dopo questo fine settimana, Cody avesse cominciato ad ignorarla, facendosi negare al telefono e non rispondendo frequentemente più alle sue email. Contando poi il fatto che per tutto il libro si lamenta che Meg non si confidava più… Eh, grazie. Non c’eri. Per essere la migliore amica di Meg, la sua quasi-sorella, ho trovato in Cody molte lacune e una rabbia insensata. Ben è un altro personaggio che non mi ha fatto impazzire. Seriamente, ho trovato più simpatici quelli secondari di questo libro. Il classico cattivo ragazzo, tutto sesso, droga e rock and roll, che si sente responsabile per il suicidio di Meg. Non scendo nei dettagli, non vi svelo che rapporto c’era fra di loro – anche se è abbastanza ovvio – e non vi dico perché si è comportando da grandissimo str***o. Diciamo che il senso di colpa di Ben poteva starci, di meno il suo inaspettato ritorno sulla strada giusta. L’unico vero personaggio che ho apprezzato è Meg. Dai racconti di Cody si capisce in fretta che era un’amica fantastica, una persona solare e piena di voglia di fare. Ed è per questo che non ho compreso la spiegazione finale sul suo suicidio. L’ho trovata un po’ inutile e piazzata lì per dare l’ennesima spiegazione, quando una blanda spiegazione già era stata trovata.
Il problema di questo romanzo, comunque, non è tanto la trama che in un certo senso salvo. E vi spiego dopo perché. Lo stile della Forman non è purtroppo fra i miei preferiti. Avevo riscontrato questo problema già in Resta anche domani, ma poiché quel libro ha una potenza emotiva tale da oscurare tutto il resto, non mi ha pesato moltissimo. Qui sì. I continui stacchi temporali, questi blocchi narrativi anche dieci righe che a volte servono, ma dovrebbero essere più corposi, e altre volte sono davvero inutili. Secondo me appesantiscono la lettura, difatti ci ho messo una settimana buona a concludere il libro. Tornando alla trama, ha i suoi pregi: le sensazioni sono scritte sempre in modo toccante e qualche lacrimuccia mi è anche scappata, così come qualche sorriso. E, in un certo senso, l’argomento centrale della storia dovrebbe far riflettere chi la legge. Chiuso il romanzo, infatti, mi sono ricordata che si era parlato di questo fenomeno qualche anno fa, e se i romanzi – oltre a farci passare un po’ di tempo – devono insegnarci qualcosa e trasmetterci qualcosa, penso che Laggiù mi hanno detto che c’è il sole ci sin qualche modo riuscito.
In conclusione, posso dirvi che per me è un NI. Lo ricomprerei, non lo ricomprerei… Non lo so, sono davvero in pallone. Sicuramente, sono contenta di averci speso solo sette euro, avendolo trovato su comprovendolibri. Se lo avessi pagato a prezzo pieno magari lo avrei demolito di più.

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Qualcuno di voi lo ha letto? In caso affermativo, fatemi sapere come lo avete trovato. Se siete d'accordo con me o meno. Per tutti gli altri, ditemi se la mia recensione vi è stata utile!
Alla prossima,
Feeling Reading 

4 commenti:

  1. Mi era sfuggita la pubblicazione di questo romanzo della Forman e devo dire che la trama mi sembra interessante. Se non avessi letto la tua recensione, mi sarei fatta tentare un po' di più, ma credo che per ora non lo leggerò. ;)

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    1. Dalla trama sembrava interessante anche a me. Motivo che mi ha spinto ad acquistarlo senza pensarci due volte! Ma ne sono rimasta davvero sbigottita... C'è da dire che di recente non mi soddisfa niente, quindi magari è un problema mia :/ In caso lo leggi, fammi sapere!

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  2. io lo ho apprezzato! premetto che non lo vedo come un YA, perchè per le tematiche trattate e gli avvenimenti cosi come descritti! ho apprezzato Cody, meno il suo senso di colpa! Ben inutile per me, ma ho detestato il finale troppo frettoloso e per come si sono svolti i fatti!

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    1. Anche per l'età non era uno YA, secondo me. I temi centrali erano bei temi, è stato proprio come questi sono stati trattati a non farmi impazzire xD E concordo con te per il finale.

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