mercoledì 2 settembre 2020

Review Party: "Alla ricerca del Principe Dracula" di Kerri Maniscalco

Buongiorno a tutti, readers! Come state? Siamo già a metà settimana e mi sto ancora domandando come sia possibile essere già a settembre. Stasera io e Sammie ci siamo date virtualmente appuntamento per provare "insieme" la demo di Final Fantasy Crystal Chronicles. Ebbene sì, ogni scusa è buona per giocare in compagnia, anche se virtuale. Ma bando alle ciance, continua l'evento dedicato ai romanzi di Kerri Maniscalco e portato in Italia da Mondadori. La recensione di oggi è su Alla ricerca del Principe Dracula, secondo romanzo della quadrilogia Stalking Jack the Ripper. Come sempre vi lascio prima tutte le info, ma prima vorrei ringraziare con tutto il cuore la casa editrice per avermi omaggiato il romanzo in cambio di un'onesta opinione. Buona lettura. ❤

Titolo: Alla ricerca del Principe Dracula
Serie: Stalking Jack the Ripper #2
Editore: Mondadori
Autore: Kerri Maniscalco
Pagine: 468
Prezzo: €20,00
Data di uscita: 15.09.2020
Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell’oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l’Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula.
Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.

VOTO:
★★★★

RECENSIONE
Dopo aver apprezzato Sulle tracce di Jack lo Squartatore ero davvero curiosa di leggere Alla ricerca del Principe Dracula, soprattutto perché la sinossi prometteva un'avventura con i fiocchi per i nostri giovani protagonisti. Fortunatamente le mie aspettative non sono state disattese, almeno da questo punto di vista.
La trama è davvero ben articolata, molto più di quanto non lo sia stata nel romanzo precedente (per ovvi motivi). Non dover seguire delle linee guida storiche ha permesso all'autrice di dare libero sfogo alla fantasia, permettendole di intrecciare gli eventi in maniera meno scontata. Certo, il romanzo rimane uno young adult e la Maniscalco non è un'autrice da mystery e si vede. Dico questo perché anche stavolta ho indovinato al primo colpo l'assassino e, esattamente come nel romanzo precedente, non era poi così difficile da indovinare. Purtroppo non vengono messi in campo molti personaggi su cui potersi concentrare, di conseguenza la rosa dei possibili sospettati è sempre ridotta all'osso. Tuttavia l'autrice è riuscita a deviare momentaneamente i miei sospetti sull'identità dell'assassino con uno stratagemma davvero niente male: lì per lì sono rimasta spiazzata, ma ovviamente tutto ha una spiegazione e non è difficile arrivarci prima di Audrey Rose. Eppure questa per me non è affatto una critica, perché sono rimasta davvero molto coinvolta dalle vicende raccontate e in entrambi i casi capire chi fosse il responsabile non ha assolutamente fatto scemare il mio interesse com'è successo con altri autori.
Se da un lato ho apprezzato tantissimo la trama, dall'altro non posso dire la stessa cosa della protagonista
. Purtroppo lei è stato l'unico personaggio che spesso e volentieri mi ha fatto alzare gli occhi al cielo e, visto che è la protagonista principale, direi che questo è un enorme problema. Penso che la Maniscalco abbia fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione su Thomas, ma che però non sia stata in grado di fare un lavoro altrettanto buono su Audrey Rose.
Ho avuto come l'impressione che la nostra protagonista abbia subito una specie di involuzione per via di un lavoro "lasciato a metà". Mi spiego meglio, resto convinta che l'idea di base fosse davvero buona, perché è plausibile che una diciassettenne, per quanto caratterialmente forte e indipendente, abbia subito dei traumi dopo aver affrontato un assassino del calibro dello Squartatore. È assolutamente normale che soffra di stress post-traumatico, il problema è che il tutto è stato buttato lì senza essere approfondito. Tutto ciò che vediamo è una Audrey Rose spaventata da tutto, a momenti persino dalla sua stessa ombra, cosa che ci viene ripetuta più o meno a capitoli alterni e che a lungo andare diventa snervante. Questo perché non c'è un vero lavoro psicologico dietro e i suoi problemi ad un certo punto spariscono esattamente come sono arrivati, cosa che mi ha lasciata abbastanza perplessa. Verso la fine del romanzo ho esultato perché finalmente ritrovavo la badass a cui mi ero affezionata, quella che tanto avevo apprezzato nel primo romanzo ma, ragionandoci a posteriori, una volta girata l'ultima pagina mi sono resa conto che tutta la sua involuzione e successiva evoluzione (o meglio, il suo ritorno alle origini) era tutta una grossa pagliacciata. A questo punto avrei preferito non vedere assolutamente delle conseguenze in lei, almeno l'avrei trovata meno irritante e snervante per 3/4 del romanzo.
Al contrario su Thomas è stato fatto davvero un ottimo lavoro e ho apprezzato tantissimo vederlo più fragile, vulnerabile e un po' più umano. L'ironia, l'irriverenza e la spudoratezza non sono certo mancati, facendomelo amare ancora di più. Il suo rapporto con Audrey ha fatto qualche passo avanti e onestamente non vedo l'ora di vedere dove li porterà ciò che viene rivelato nell'epilogo. Posso solo sperare che nei successivi due romanzi le cose migliorino ulteriormente perché il loro rapporto è tra le cose che preferisco. Insieme alle svariate risate che quel mascalzone riesce sempre a strapparmi. È una vera canaglia e lo adoro per questo. Inoltre ho adorato tantissimo sua sorella Daciana, praticamente è Thomas in versione femminile. I loro scambi di battute mi hanno fatta sganasciare, specialmente le lettere presenti nel capitolo extra a fine romanzo. Sul serio, non sempre personaggi del genere riescono a colpirmi, ma la Maniscalco con questi due ha fatto centro. Mi piacerebbe moltissimo rivederla in futuro, ma purtroppo ho grossi dubbi in proposito.
Il world building è ancora più interessante e affascinante rispetto alla Londra Vittoriana. Nonostante vediamo relativamente poco del castello di Vlad l'Impalatore, è comunque un luogo piuttosto suggestivo dove ambientare un romanzo, soprattutto se si tratta di una scuola di medicina legale. Non so voi, ma io me la sarei data a gambe già dopo la prima notte, fifona come sono. Però l'atmosfera gotica e a volte parecchio lugubre ha reso le indagini notturne di Audrey e Thomas sicuramente più avvincenti. Non capirò mai perché gli autori sentano il bisogno di far sgattaiolare fuori i loro protagonisti nel cuore della notte, ma va be', forse sono solo io troppo pigra per uscire dal letto.
Lo stile dell'autrice rimane molto fresco e scorrevole e, esattamente come per il precedente, anche questo romanzo si è fatto leggere che è una meraviglia. Se indovinare l'identità dell'assassino è piuttosto facile, capirne le motivazioni o mettere insieme tutti gli indizi non lo è altrettanto. Qui devo fare i miei complimenti alla Maniscalco, perché la spiegazione è talmente da pazzi psicopatici che non ci sarei mai arrivata.
In conclusione direi che le pecche e i punti di forza del romanzo si equivalgono in qualche modo. Forse avrebbe meritato qualcosina in più, ma ho tolto mezza stellina per la caratterizzazione di Audrey Rose. Pur avendo dei difetti penso che Alla ricerca del Principe Dracula sia un ottimo romanzo e che sappia intrattenere. Insomma, fa il suo dovere.


Bene readers, anche per oggi è tutto. Non smetterò mai di ringraziarvi ogni volta che leggete una mia, seppur misera, opinione. Se volete sapere cosa ne pensano le altre ragazze non vi resta che andare sui loro blog e scoprirlo. Appuntamento a domani con l'ultima recensione di questo evento, a cui seguirà un'insta-tour sui nostri profili. Non mancate. :* Buona giornata, un bacio.
Alla prossima,
Feeling Reading
→ Bontix

6 commenti:

  1. Ancora troppo indecisa sulla decisione di leggerlo, l'ambientazione e i casi mi affascinano e mi ci vuole qualcosa di scorrevole e leggero. Mi frena un po' quello che ho letto sui personaggi, per me sono una parte fondamentale della storia :/
    Aspetto di leggere la recensione del 3° ;)

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    1. Grazie, sono felice di saperlo. :D Allora, i personaggi sono in linea di massima ben fatti, soprattutto Thomas, su Audrey Rose poteva fare un lavoro migliore ma non è da buttare (altrimenti non avrei mai dato 4 stelle). Il caso è davvero molto interessante, molto di più rispetto a quello di Jack lo Squartatore, in più lo stile della Maniscalco è leggero e scorrevole, la storia si legge velocemente perché non fai in tempo a soffermarti sulle cose che ti irritano che cambia subito scena. Però questo rimane un mio parere, magari prova a leggere recensioni con pareri diversi dai miei per farti un'idea migliore. :)

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  2. Fino ad ora, questo secondo volume è il mio preferito! Sappi che non vedo l'ora di leggere il tuo parere di domani xD

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    1. Ahahah, sto finendo di scriverla quindi non so ancora come mi uscirà. XD AIUTO.

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  3. Ciao! A me invece è piaciuta anche Audrey! Ha dei difetti, assolutamente, ma secondo me la rende umana! :)
    Anche io ho adorato tantissimo l'ambientazione di questo libro! *-*

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    1. Ciao, sono assolutamente d'accordo sul fatto che l'abbiano resa più umana, solo che ho trovato il lavoro incompleto, cosa che mi ha irritata un pochino. In caso contrario non avrei mai dato 4 stelle. ;)

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