Ciao a tutti, readers! Eccomi di nuovo qui, oggi, per parlarvi di un romanzo che conoscevo da tempo ma, purtroppo, non ero mai riuscita ad acquistare per svariate cose. Perciò, quando la ElectaYoung mi ha inaspettatamente contattata per propormi in anteprima il cartaceo del secondo volume e mi ha offerto di inviarmi anche il primo non ho proprio saputo come rifiutare! Ci ho messo un pochino a leggere il libro perché avevo da sfollare altre letture inviatemi dalle CE e, se mi seguite da un po', sapete bene che io vado in ordine di arrivi per non fare torno a nessuno. Ma finalmente ho letto e finito Drow e posso parlarvene :) Ho anche cominciato Mior e, per il momento, non mi dispiace. Anche se la faccenda Dana... Vabbè, ci sarà tempo per quello.
Titolo: DrowAutore: Simon RowdEditore: Mondadori - ElectaYoungPagine: 405Prezzo: € 12,90Data d'uscita: 22 settembre 2015Per Eric Arden il buio non esiste. Non è mai esistito. I suoi occhi vedono nell'oscurità come in pieno giorno. Un potere oscuro e inquietante, di cui non conosce l'origine. Eppure è qualcos'altro a spaventarlo: un istinto aggressivo che non riesce a dominare, legato in qualche modo all'incubo che tormenta le sue notti. Una visione oscura da un passato ignoto, parte di un segreto che da sempre porta dentro di sé. Quando, al campus dell'università, i suoi occhi incrociano lo sguardo dolce e sensuale di Sophie, si scatena un'attrazione travolgente che nemmeno una guerra invisibile tra razze secolari riuscirà ad arrestare. Davanti a Eric si schiuderanno le porte di un mondo sconosciuto. Un mondo cui scopre, suo malgrado, di appartenere e che lo trascinerà di fronte alla scelta più difficile che abbia mai dovuto affrontare: assecondare la sua vera natura o combatterla per la ragazza che ama.
VOTO:
RECENSIONE
Avevo adocchiato questo romanzo quando era stato autopubblicato da Simon, diverso tempo fa. Ma quando mi decisi ad acquistarlo, intrigata dalla trama, scoprii che l’autore lo aveva tolto perché c’erano grandi novità all’orizzonte. Novità ben intuite, quando lessi il comunicato stampa che mi aveva mandato la Mondadori. Il motivo per il quale avevo tentennato inizialmente è riconducibile alla figura soprannaturale che, leggendo la sinossi, avevo erroneamente creduto di ritrovarmi davanti. Perciò inizio questa recensione così: se credete che Eric sia un vampiro ed è questo il motivo per cui non avete ancora comprato il romanzo, uscite di casa e correte in libreria. Non si parla di vampiri, per fortuna!
Premetto che non ho nulla contro di essi, ma dopo il boom di Twilight sono usciti talmente tanti romanzi su di loro che ogni volta che mi imbatto in un libro incentrato su queste figure leggendarie mi sembra di ritrovarmi nella stessa storia ripetuta all’infinito. Non vale ovviamente per tutti i romanzi, ma per quanto mi riguarda per la maggior parte sì.
Il romanzo di Simon Rowd ci accompagna ad indentificare una nuova figura che, fin da piccoli, abbiamo imparato a conoscere. Ma associa ad essa una raffigurazione e una denotazione completamente nuova, a volte oscura e sicuramente affascinante. La storia è raccontata in terza persona, cosa che ho veramente apprezzato – strano, ma vero! – perché ci permette di conoscere tutti i personaggi e, lasciando quel velo di mistero, di osservare un po’ tutte le situazioni. Il prologo si apre con due persone in fuga, braccate da chissà chi, costrette ad abbandonare il proprio bambino. Ed è qui che abbiamo la primissima presentazione di Eric e dei suoi veri genitori. Tuttavia, la vera narrazione inizia con lei: Sophie. Una ragazza come tante, che frequenta il secondo anno di college e ha diviso la maggior parte della sua vita con Jimmy, il suo migliore amico. Non ha particolarmente fortuna con le storie sentimentalmente, un po’ perché parte prevenuta e si sceglie soggetti al quanto discutibili, ma l’amore non è in cima alle sue priorità. Eppure tutto cambia quando in aula appare Eric Arden. Eric è un tipo misterioso e oscuro, ha un passato difficile e tormentato e, secondo le voci di corridoio, anche particolarmente violento. Ma i suoi occhi di ghiaccio non riescono ad abbandonare la mente di Sophie. Per la ragazza il nuovo arrivato si trasforma quasi in un'ossessione, e inizia una danza strana che attira i due al centro di un palco senza farli mai incontrare davvero. Eric stesso non è indifferente a questa attrazione, benché nel suo letto siano passate ragazze su ragazze, ma cerca di soffocarla insistentemente. Per quanto la loro storia non sia esattamente una novità – lui arriva in città, lei lo vede per puro caso durante una lezione e, dopo un solo sguardo, scoppia il travolgente colpo di fulmine, ma lui nasconde un segreto così oscuro che lo spinge a non farsi travolgere anche se lei è ormai ossessionata dallo sconosciuto fichissimo – ho apprezzato il fatto che Simon non abbia tirato troppo per le lunghe la situazione iniziale. Okay, Eric cerca di stare lontano da Sophie, ma dopo un paio di capitoli lascia perdere e le chiede perfino di uscire. La loro storia comincia così, in modo lento e graduale, nonostante la premessa iniziale e l’amore travolgente sbocciato un po’ dal nulla, ma non è tutto oro quello che luccica e il segreto di Simon, il buio che lo perseguita, rischia di mandare tutto a rotoli. E la verità su chi è veramente – su cos’è veramente – potrebbe sgretolare tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento.
La storia fila bene, e ho adorato i capitoli misteriosi – anche se avevo i miei sospetti, probabilmente perché avevo letto la trama di Mior – e l’azione dell’intero romanzo, che io definirei un thriller paranormale. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, anche se il mio preferito è Eric. Strano a dirsi, ma per quanto abbia apprezzato Sophie mi sono rivista molto più in lui che in lei. E ho sentito maggiormente Eric rispetto a Sophie. Il tormento di questo personaggio maschile, il buio che preme sotto la sua pelle… Lo stile di Rowd mi è piaciuto. Pulito e diretto, a tratti ironico, e la trama soprannaturale e le figure da egli utilizzate mi hanno conquistata. La figura dei drow mi incuriosisce molto di più di quella generica, per così dire, delle creature trattate dall'autore. E spero di saperne ancora di più nel secondo libro, che tra l'altro ho già cominciato. In poche parole, io consiglio questo romanzo.
Voi avete già letto questo libro? Cosa ne pensate di Drow? Io ho già cominciato la lettura di Mior, ma non mi sbilancio. La questione Dana un po' mi fa storcere il naso, ma aspetto di andare avanti e finirlo prima di dire la mia su questo lato.
Per oggi è veramente tutto! Aspetto le vostre opinioni ;) Un bacione grande!
Alla prossima,
Premetto che non ho nulla contro di essi, ma dopo il boom di Twilight sono usciti talmente tanti romanzi su di loro che ogni volta che mi imbatto in un libro incentrato su queste figure leggendarie mi sembra di ritrovarmi nella stessa storia ripetuta all’infinito. Non vale ovviamente per tutti i romanzi, ma per quanto mi riguarda per la maggior parte sì.
Il romanzo di Simon Rowd ci accompagna ad indentificare una nuova figura che, fin da piccoli, abbiamo imparato a conoscere. Ma associa ad essa una raffigurazione e una denotazione completamente nuova, a volte oscura e sicuramente affascinante. La storia è raccontata in terza persona, cosa che ho veramente apprezzato – strano, ma vero! – perché ci permette di conoscere tutti i personaggi e, lasciando quel velo di mistero, di osservare un po’ tutte le situazioni. Il prologo si apre con due persone in fuga, braccate da chissà chi, costrette ad abbandonare il proprio bambino. Ed è qui che abbiamo la primissima presentazione di Eric e dei suoi veri genitori. Tuttavia, la vera narrazione inizia con lei: Sophie. Una ragazza come tante, che frequenta il secondo anno di college e ha diviso la maggior parte della sua vita con Jimmy, il suo migliore amico. Non ha particolarmente fortuna con le storie sentimentalmente, un po’ perché parte prevenuta e si sceglie soggetti al quanto discutibili, ma l’amore non è in cima alle sue priorità. Eppure tutto cambia quando in aula appare Eric Arden. Eric è un tipo misterioso e oscuro, ha un passato difficile e tormentato e, secondo le voci di corridoio, anche particolarmente violento. Ma i suoi occhi di ghiaccio non riescono ad abbandonare la mente di Sophie. Per la ragazza il nuovo arrivato si trasforma quasi in un'ossessione, e inizia una danza strana che attira i due al centro di un palco senza farli mai incontrare davvero. Eric stesso non è indifferente a questa attrazione, benché nel suo letto siano passate ragazze su ragazze, ma cerca di soffocarla insistentemente. Per quanto la loro storia non sia esattamente una novità – lui arriva in città, lei lo vede per puro caso durante una lezione e, dopo un solo sguardo, scoppia il travolgente colpo di fulmine, ma lui nasconde un segreto così oscuro che lo spinge a non farsi travolgere anche se lei è ormai ossessionata dallo sconosciuto fichissimo – ho apprezzato il fatto che Simon non abbia tirato troppo per le lunghe la situazione iniziale. Okay, Eric cerca di stare lontano da Sophie, ma dopo un paio di capitoli lascia perdere e le chiede perfino di uscire. La loro storia comincia così, in modo lento e graduale, nonostante la premessa iniziale e l’amore travolgente sbocciato un po’ dal nulla, ma non è tutto oro quello che luccica e il segreto di Simon, il buio che lo perseguita, rischia di mandare tutto a rotoli. E la verità su chi è veramente – su cos’è veramente – potrebbe sgretolare tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento.
La storia fila bene, e ho adorato i capitoli misteriosi – anche se avevo i miei sospetti, probabilmente perché avevo letto la trama di Mior – e l’azione dell’intero romanzo, che io definirei un thriller paranormale. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, anche se il mio preferito è Eric. Strano a dirsi, ma per quanto abbia apprezzato Sophie mi sono rivista molto più in lui che in lei. E ho sentito maggiormente Eric rispetto a Sophie. Il tormento di questo personaggio maschile, il buio che preme sotto la sua pelle… Lo stile di Rowd mi è piaciuto. Pulito e diretto, a tratti ironico, e la trama soprannaturale e le figure da egli utilizzate mi hanno conquistata. La figura dei drow mi incuriosisce molto di più di quella generica, per così dire, delle creature trattate dall'autore. E spero di saperne ancora di più nel secondo libro, che tra l'altro ho già cominciato. In poche parole, io consiglio questo romanzo.
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.Voi avete già letto questo libro? Cosa ne pensate di Drow? Io ho già cominciato la lettura di Mior, ma non mi sbilancio. La questione Dana un po' mi fa storcere il naso, ma aspetto di andare avanti e finirlo prima di dire la mia su questo lato.
Per oggi è veramente tutto! Aspetto le vostre opinioni ;) Un bacione grande!
Alla prossima,
Feeling Reading
VOGLIO assolutamente leggere questo libro...Bella recensione anche io ce l'ho da un po' in TBR ma ora mi sono proprio convinta ^_^
RispondiEliminaFammi sapere cosa ne pensi, quando lo avrai letto ;)
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