giovedì 7 novembre 2019

Review Party: "L'impero delle tempeste" di Sarah J. Maas

Buongiorno a tutti, readers! Come state? Siamo quasi arrivati al weekend e, vista la settimana che ho avuto in ufficio, non vedo l'ora di buttarmi a letto ed entrare in letargo. O per lo meno piazzarmi davanti alla tv, prendere in mano il mio fidato DualShock, e immergermi in un altro epic fantasy, che nulla ha da invidiare a quello di cui vi parlerò in questa recensione. Se non s'era capito, amo gli epic fantasy. Ma bando alle ciance, oggi vi parlerò di un libro uscito due giorni fa, ovvero L'impero delle tempeste, il quinto volume della serie Throne of Glass di Sarah J. Maas. Ci tengo a specificare che la recensione sarà il più possibile spoiler free, per non rovinare a nessuno il piacere di leggere questa nuova uscita. E chissà, magari riesco a convincere qualcuno che invece ancora non conosce questa saga a darle una chance. Io ci spero sempre. Ovviamente LO Spoiler Supremo è scritto nella sinossi del romanzo, di conseguenza era inutile da parte mia fingere il contrario. Prima di lasciarvi vorrei ringraziare la casa editrice per avermi fornito una copia del romanzoBuona lettura. ❤





Titolo: L'impero delle tempeste
Serie: Throne of Glass #5
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Pagine: 688
Prezzo: € 17,00 ed. cartacea e € 7,99 ebook
Data d'uscita: 05.11.2019
La lunga strada dall'omicidio al trono è appena cominciata per Aelin Galathynius, l'ultima discendente della sua casata, la principessa perduta di Terrasen che in molti conoscono come Celaena Sardothien. I regni di Erilea stanno andando in frantumi attorno a lei. Per salvare coloro che ama dalle forze dell'oscurità, dovrà allearsi con i suoi nemici. Mentre la guerra incombe all'orizzonte, l'unica speranza di salvezza risiede in una tenace ricerca che potrebbe mettere fine a quanto Aelin ha di più caro.


VOTO:
★★★★½
RECENSIONE
Alloooora, niente mi toglierà dalla testa l'immagine della Maas con in mano un joystick durante la stesura del primo volume della serie Throne of Glass, anzi, più precisamente durante la stesura delle novelle, poi raccolte nel volume unico La lama dell'assassina. Sì, perché da brava gamer quale sono, se mi si parla di Assassini, penso subito ad Assassin's Creed. XD
Ma tornando a fare la persona seria per un attimo, come vi avevo anticipato due giorni fa, questa saga epic fantasy è praticamente tra le mie preferite, anche se Sarah J. Maas non è riuscita a rubare il primato a Rick Riordan. La trama è davvero ben costruita e ben sviluppata, soprattutto perché l'evoluzione della storia e dei vari personaggi è notevole nel corso dei romanzi. La piega presa è davvero inaspettata e personalmente è stata una cosa che ho apprezzato moltissimo, soprattutto perché alcuni indizi ci sono stati serviti su un piatto d'argento fin dal principio, solo che ovviamente nessuno è stato in grado di coglierli. L'autrice è stata brava a collegare tutto, anche le più piccole scene che inizialmente sembravano inutili, alla fine si sono rivelate interessanti e tutt'altro che ininfluenti. Una cosa che ho apprezzato tantissimo è stato il fatto che, finalmente, tutti si riuniscono per combattere insieme contro la minaccia rappresentata da 
Erawan e il suo esercito di Valg (Chaol e Nesryn a parte, in quanto Tower of dawn è ambientato nello stesso lasso di tempo di EoS). Se prima avevamo svariati personaggi che si trovavano in zone diverse di Erilea, pian piano li vediamo raggiungere Aelin, abbracciare la sua causa e unire le forze. Perché sostanzialmente è questo quello che succede in questo romanzo: formare l'esercito per combattere la battaglia finale in Kingdom of AshProprio per questo suggerisco di leggere la sopracitata raccolta di novelle prima di leggere L'impero delle tempeste, per capire meglio alcuni retroscena tra Aelin e determinati personaggi, che altrimenti resterebbero poco chiari. Il world building è eccezionale, la Maas ha creato un mondo con geografia, storia, cultura, regole e ambientazioni uniche, rispettando però i canoni del genere. Personalmente ho amato immergermi in questo mondo magico popolato non solo da umani, ma anche da svariate altre creature magiche. Arrivati a questo quinto volume, non si può negare quanto le cose siano cambiate rispetto all'inizio di quest'avventura, partendo proprio dalla protagonista: Aelin Ashryver Galathynius. La nostra Principessa è finalmente pronta a riprendersi il regno che le è stato strappato quando era solo una bambina e personalmente l'adoro come protagonista, perché penso che abbia avuto una crescita pazzesca. Non solo ha finalmente accettato il suo titolo e il suo nome, a lungo rinnegato, ma è anche disposta a fare tutto ciò che è in suo potere per sconfiggere Erawan. È passata dall'essere la più temibile Assassina di Adarlan, nonché all'apparenza una ragazza egoista e viziata, ad essere una vera Regina che ama il suo popolo (quello che fa per riprendersi il Tempio della Pietra ne è una prova). È orgogliosa e dannatamente testarda, ma è una vera badass. Però ammetto di aver sentito la mancanza della sua ironia, perché ho avuto l'impressione che durante questa sua crescita personale, abbia lasciato indietro una parte di sé. Un'altra delle cose che ho sempre apprezzato maggiormente in lei è il suo enorme coraggio, nonostante abbia più volte affermato di essere una codarda. Aelin può essere tante cose, ma di sicuro non è una codarda, ha affrontato più volte le sue paure e penso che in questo volume abbia ampiamente dimostrato il suo valore. Per questo motivo ad un certo punto avrei voluto entrare nel libro e prendere a schiaffi i Lord di Terrasen, Darrow in particolare. O meglio, capisco le loro motivazioni e le accetto, ma fino ad un certo punto. Secondo me hanno sia ragione che torto, perché mi può star bene il rinfacciare ad Aelin il non essere tornata prima, ma non bisogna dimenticare che era una bambina quando Terrasen venne conquistata. Secondo me aveva bisogno di fare il percorso che ha effettivamente fatto, ora è pronta e ha una possibilità di farcela, prima non l'aveva. Le si possono recriminare tante cose, ma fino ad un certo punto. In ogni caso certe volte avrei preferito che si fidasse di più dei suoi compagni e rivelasse i suoi piani, invece che tenerli all'oscuro per proteggerli, perché sono convinta che l'unione fa la forza e più volte Aelin si è fatta carico del peso del mondo sulle sue sole spalle. Eppure non è mai stata sola, ha degli amici fidati, guerrieri valorosi che darebbero la vita per lei e, molto probabilmente, questo è il motivo principale per cui alla fine agisce in quel modo. Fondamentalmente penso che dovrebbe cercare di essere meno... perfetta, passatemi il termine, e iniziare a fidarsi di più degli altri, permettendo in questo modo di aiutarla a modo loro. Capisco le motivazioni dietro le sue scelte, specialmente quella finale, però allo stesso tempo non riesco a condividerle del tutto. Soprattutto visto il suo legame con Rowan Whitethorn, il bel Principe Fae che all'inizio non riuscivo proprio a sopportare. Nonostante avessi qualche riserva su di lui ne La corona di fuoco, alla fine mi sono davvero affezionata e, ora come ora, penso che sia perfetto per lei. Li shippo tantissimo, cosa che non credevo possibile visto che all'inizio la loro relazione mi è sembrata parecchio forzata. Questo suo essere calmo e riflessivo ma, allo stesso tempo, dolce e passionale con lei e spietato con i nemici lo rende un personaggio davvero interessante, almeno ai miei occhi. Ora, io sono una dall'animo romantico e amo moltissimo le scene erotiche, però c'è da dire che forse stavolta la Maas ha un pochino esagerato. Certo, se poi penso al finale inizio ad imprecare e mi viene da rimangiarmi tutto, perché lo so che il mio è un pensiero cattivo, ma a volte penso che Aelin non si sia fidata abbastanza nemmeno di lui. Aedion Ashryver è un altro di quei personaggi che adoro tantissimo, soprattutto adoro il suo rapporto con Aelin. Più di una volta mi sono ritrovata a ridere per le loro battute, ma allo stesso tempo la sua lealtà spesso mi ha fatto sciogliere il cuore come se fosse di cioccolato. Lo shippo davvero tantissimo con Lysandra Ennar e, se devo essere onesta, questa cosa mi fa ridere, perché durante la lettura delle novelle, non riuscivo proprio a sopportarla, mentre ora l'adoro e pretendo per lei un lieto fine. Oddio, ad essere onesta, pretendo un lieto fine più o meno per tutti, dopo aver visto scorrere il sangue dei numerosi villains presenti nella storia, ovviamente. Devo dare atto alla Maas di aver creato dei veri bast**di in questa serie, perché raramente ho provato un odio così viscerale nei confronti di un villain (l'unica altra autrice ad esserci riuscita è Monica Lombardi). Ma tornando a Lysandra, la shippo tantissimo con Aedion, perché penso che siano perfetti insieme sotto svariati punti di vista, in primis la lealtà e la cocciutaggine. E giusto perché in questo libro non avevo già abbastanza ship (I don't have ships, I have an armada) è arrivato il momento di parlare di Dorian Havilliard e Manon BlackbeakNon ricordo il momento preciso in cui ho iniziato ad avere gli occhi a cuoricino ad ogni loro interazione in Regina delle ombre, eppure credo che al momento siano la mia ship preferita. Anche Dorian ha avuto occasione di crescere, dimostrando il suo valore. So che all'inizio de Il trono di ghiaccio può sembrare il classico principe stereotipato e senza spessore, eppure procedendo con la storia il suo personaggio ha subito una certa evoluzione che, secondo me, è seconda solo a quella di Aelin. Ammetto di aver sempre avuto un debole per lui, ma io ho sempre un debole per gli occhi azzurri e i suoi sono eccezionali. XD Okay, okay, la smetto. In realtà mi sono innamorata della sua dolcezza, del suo cuore d'oro e anche del suo coraggio, perché ciò che ha dovuto affrontare avrebbe piegato la maggior parte delle persone, ma non lui. È un combattente e non si tira indietro. Lui ed Aelin sono molto diversi, ma allo stesso tempo sono anche molto simili, motivo per cui inizialmente ammetto di averli shippati. Però poi è entrata in scena Manon e penso che sia praticamente perfetta per lui, in un modo in cui Aelin non avrebbe mai potuto esserlo, anche se non so spiegare a parole il perché lo penso. Lei è spietata, calcolatrice e gode nell'uccidere, come tutte le streghe Denti di Ferro, eppure allo stesso tempo è diversa. È fedele al suo personale codice d'onore e non permette a nessuno di metterle i piedi in testa, soprattutto in questo romanzo. E poi amo alla follia Abraxos e le Tredici, Asterin in particolare. Inutile dire che odio la matrona delle Blackbeak in maniera viscerale. Quando dico che voglio vedere scorrere il sangue, be', intendo il suo in particolare. Cioè, non solo il suo, sia chiaro, ma questa è una recensione spoiler free e non voglio rivelare chi altro ho in mente. And last but not least, perché sei protagonisti evidentemente non erano sufficienti, ci sono anche Elide Lochan e Lorcan Salvaterre. Ora, scusate se lo dico, ma dannazione a te Maas! Un nome ed un cognome un po' diversi tra loro non li potevi proprio fare, eh? Va be', a parte questo, lo so che a questo punto non sarete sorpresi nel leggere che shippo anche loro due. Ve l'ho detto, questo è il #librodelleship! Ammetto però che, per gran parte del romanzo, sono stati la coppia a cui mi sono interessata di meno, salvo poi iniziare ad appassionarmi al loro viaggio e a loro come possibile coppia. Non lo so, magari ho talmente tante ship in questo romanzo che inizio a vederle ovunque, però penso che anche loro starebbero benissimo insieme, completandosi a vicenda. Lei è un altro personaggio ad avere una cerca crescita, perché da ragazzina sola e spaventata diventa una ragazza determinata a portare a termine ciò che si è prefissata di fare, non importa quanto possa essere difficile o pericoloso. Questa è una cosa che ho apprezzato tantissimo e ho iniziato a rispettarla davvero molto. Lui invece è uno stro*zo di prima categoria e all'inizio non riuscivo proprio a sopportarlo, è un guerriero spietato ed è consapevole delle sue capacità, così come tutti gli altri Fae, eppure con Elide è stranamente protettivo. Penso che in realtà non si sia nemmeno accorto di esserlo diventato nei suoi confronti. Per quanto riguarda gli altri due Fae invece, ovvero Gavriel e Fenrys, al momento mi piacciono nonostante in un paio di occasioni avrei voluto prenderli a schiaffi, esattamente come avrei volto prendere a schiaffi Lorcan. Tra l'altro ho una brutta sensazione riguardo a Gavriel, perché penso che in Kingdom of Ash possa fare qualcosa di tremendamente stupido come morire, sacrificandosi. Se da un lato praticamente tutti i protagonisti nel corso dei romanzi hanno avuto una certa crescita, chi più, chi meno, i villains hanno invece avuto una certa evoluzione, in quanto tutto ciò che finalmente si scopre, getta una luce del tutto nuova sull'intera storia, portando la sottoscritta a vedere tutto da una prospettiva diversa. Proprio per questo motivo vorrei spendere due parole anche su Elena e Gavin, in quanto sono piuttosto combattuta su di loro. Perché da un lato penso che non potessero agire diversamente, dall'altro penso che il loro più grande errore sia stato il non tramandare la loro storia, permettendo in questo modo ai nostri protagonisti di essere un minimo preparati. Invece si sono ritrovati nei guai fino al collo, completamente impreparati su ciò che avrebbero dovuto fare, su chi avrebbero dovuto affrontare. Tra l'altro, ringrazio Leen per avermelo fatto notare. Ho apprezzato molto leggere finalmente il pov di Elena, perché mi ha aiutata a capirla un po' meglio, anche se fondamentalmente non mi ha fatto cambiare idea su di lei, nonostante si scopra ciò che ha fatto per Aelin nel corso degli anni. Molti nodi finalmente vengono al pettine e si scoprono davvero tante cose, perché le sorprese non sono di certo mancate. Chi ha letto la mia recensione de La corte di rose e spine sa bene che apprezzo lo stile della Maas, nonostante secondo me abbia alcune pecche a livello narrativo, eppure il mio amore per questa serie non accenna a diminuire. Purtroppo resto convinta che a volte l'autrice sia troppo prolissa, perdendosi in luuunghe descrizioni e scene abbastanza inutili, rimarcando concetti già spiegati e/o raccontati. Però questo è un mio pensiero personale, che comunque nel complesso rimane davvero molto positivo.
In conclusione, non posso far altro che consigliare questa splendida serie, perché penso che la Maas abbia fatto un ottimo lavoro sotto molti punti di vista. Chi ama il fantasy non può non dare almeno una chance ad una storia del genere.


E con questo direi che per oggi è tutto. :) Io vi ringrazio per essere arrivati fin qui e spero di non avervi annoiati con la mia logorroicità. Come avrete notato, le cose da dire erano tante pur evitando gli spoiler. Se vi va di farmi sapere che ne pensate, scrivetemelo nei commenti e mi raccomando, andate a leggere le recensioni delle altre blogger. Ora vi saluto (lo so, non vedevate l'ora, eh?) e vi mando un bacio. 
Alla prossima,

Feeling Reading
→ Bontix

4 commenti:

  1. Adoro questa recensione perché è così dettagliata e approfondita! Dunque, sono abbastanza d'accordo su tutto - anche sulle cose che hai detto di Aelin sebbene in questo ljbro lei non mi sia piaciuta - e in particolare su Manon! Ti dirò, tre libri fa non credevo che l'avrei amata così tanto e che avrei voluto proteggerla così tanto. Sua nonna deve morire male e soffrire per tutta la sofferenza che ha portato.

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    1. Grazie, le tue parole mi fanno davvero molto piacere, soprattutto perché non è stato facile evitare gli spoiler. Ma sai che pure io inizialmente ero scettica nei confronti di Manon? Ora penso che sia la mia preferita, perché lei ed Aelin se la giocano (le sono parecchio affezionata). Voglio veder scorrere parecchio sangue in KoA!

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  2. Prima o poi leggerò anch'io un libro della Maas ;)

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    1. Secondo me la saga di Throne of Glass merita davvero. :)

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