lunedì 23 dicembre 2019

Recensione: "Quando cade la neve" di Patrisha Mar

Buongiorno a tutti, readers! Come state? Siete pronti a Natale? Ormai è dietro l'angolo e ammetto di non stare più nella pelle per svariati motivi, una su tutti la stanchezza. XD E poi ho voglia di pandoro e ne ho uno artigianale che, per tradizione di famiglia apriamo il giorno di Natale, non vedo l'ora di aprire e gustare. *-* Voi invece che programmi avete? Io spero di riuscire a finire The Witcher 3 - Wild Hunt, perché ormai sono agli sgoccioli con la storia e sono curiosissima di scoprire se le scelte prese in tutte queste ore di gioco siano state buone o meno. Soprattutto perché sono famosa per prendere sempre la decisione sbagliata e non solo dentro i videogiochi con il butterfly effect. Se alla fine si riveleranno pessime decisioni, be', ci riderò su, come al solito. XD Ma bando alle ciance, oggi sono qui per parlarvi dell'ultimo romanzo di Patrisha Mar edito da Newton Compton, ovvero Quando cade la neve. Buona lettura. ❤


Titolo: Quando cade la neve
Serie: /
Autore: Patrisha Mar
Editore: Newton Compton
Pagine: 288
Prezzo: € 3,99 in ebook e € 9,90 ed. cartacea dal 31 Ottobre
Data d'uscita: 28.10.2019
Penelope adora il suo negozio di souvenir e ci tiene ad aiutare il prossimo quando può. Matteo è un bad boy perseguitato dagli strozzini, il cui passato lo ha portato a odiare tutto e tutti. Cosa accadrà al cuore della dolce Penelope quando Matteo inizierà a giocare con lei? Riuscirà a proteggersi? Enea, il fratello di Penelope, è un professore universitario tutto d'un pezzo. Diana è una pittrice romantica e sognatrice in cerca del proprio posto nel mondo. Si conoscono da tanto tempo, ma forse qualcosa potrebbe cambiare, complice la magia del Natale. Se non fosse che Enea ha una vita che lo aspetta dall'altra parte dell'oceano. Quattro personaggi, due storie d'amore nello scenario della splendida Val di Fassa per un romanzo che vi scalderà l'anima.


VOTO:
RECENSIONE
So di essere stata latitante nelle ultime settimane, e di questo vi chiedo scusa, ma ho preferito dedicare ogni momento libero per cercare di completare la UBBReadathon (organizzata da cinque fantastiche blogger), terminata domenica 15 alle 23:59. Questo romanzo mi avrebbe permesso di completare non uno, ma ben due obiettivi della maratona, ma purtroppo non sono riuscita a finirlo in tempo. Pazienza. Quindi, anche se in ritardo, eccomi qui a parlarvene, giusto in tempo per le feste di Natale. :)
Chi mi conosce sa bene che devo essere particolarmente ispirata per leggere i romance, in quanto il mio genere preferito è e rimarrà sempre il fantasy. Eppure anche io ho le mie eccezioni e Patrisha Mar è una di queste, i suoi romanzi sono molto dolci e riescono sempre a strapparmi un sorriso. La trama è leggera e molto scorrevole, alterna i pov dei quattro protagonisti permettendo al lettore di comprenderne meglio i pensieri ed empatizzare con loro. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, persino le comparse sanno farsi riconoscere, per un motivo o per l'altro, infatti la mia preferita rimane nonna Marika. Quella vecchietta è fantastica e mi ha fatta sbellicare dalle risate, tant'è che è sempre riuscita a rubare la scena a chiunque e l'ho adorata.
Le vicende ruotano intorno a due dei tre fratelli Torrente, ovvero Enea e Penelope.
Professore alla Berkeley University, Enea torna a Moena, in Val di Fassa, per trascorrere le festività in famiglia, sperando di riuscire nel frattempo a completare un saggio che deve pubblicare al suo rientro negli Stati Uniti. È una persona estremamente razionale e ha bisogno di avere sempre tutto sotto controllo, inizialmente è molto rigido e può sembrare quasi freddo ed eccessivamente fissato con il suo lavoro, ma in realtà pian piano si lascia andare e mostra tutte le sue fragilità. Ho apprezzato moltissimo questa sua piccola crescita, dettata dal fatto che finalmente ha avuto il coraggio di buttarsi con Diana. Migliore amica di Penelope e da sempre innamorata del fratello di lei, Diana è estremamente solare e come ogni artista che si rispetti, imprime ogni sua emozione sulla tela. A differenza di Enea, la crescita di Diana non avviene tra le pagine ambientate nel presente, ma attraverso dei flashback, in quanto è già avvenuta due anni prima a seguito di eventi che l'hanno spinta a cambiare radicalmente. Entrambi hanno lottato per seguire i propri sogni, anche se in modo diverso. Trovo che siano davvero una bella coppia e ho adorato il modo in cui Enea ha iniziato a provarci, flirtando spudoratamente. Visto il suo carattere non lo avrei mai detto e ammetto di esserne rimasta piacevolmente colpita.
Penelope invece è esattamente l'opposto del fratello: è piena di energia, trova sempre il lato positivo delle cose ed ha un grandissimo cuore. Ed è proprio questo suo voler continuamente aiutare gli altri che la porta a farsi avanti con Matteo, nonostante sia un perfetto sconosciuto. Inizialmente questo suo istinto da crocerossina mi è sembrato più che altro un pretesto per avvicinarsi al bad boy che l'aveva incuriosita fin da subito, ma mi sono presto resa conto che in realtà è proprio parte del suo carattere e probabilmente senza quello sarebbe un personaggio completamente diverso. Giunto a Moena con l'intenzione di non restarci a lungo, Matteo si ritrova ad essere il nuovo arrivato in un piccolo paesino di montagna e si scontrerà ben presto con la determinazione di Penelope, disposta a tutto pur di aiutarlo. Devo dire che quei due hanno decisamente fatto scintille in certi momenti e mi hanno più volte strappato un sorriso, nonostante in un paio di occasioni ho alzato gli occhi al cielo perché Matteo è più cocciuto di un mulo. Spesso è stato parecchio incostante, eppure la sua è stata la crescita che ho apprezzato maggiormente. Forse le cose per lui si sono risolte un po' troppo facilmente, ma ehi, siamo a Natale, a chi importa? Inoltre ero convinta che la soluzione di tutti i problemi si trovasse nella famosa lettera, invece l'autrice mi ha fregata e da un lato sono contenta di essere stata smentita, perché non mi andava di avere ragione. Ammetto anche di aver pensato fin da subito ad una cosa leggendo le prime pagine dell'epilogo, invece anche qui sono stata "fregata", anche se in realtà alla fine ho avuto ragione, ma non come mi aspettavo.
Lo stile di Patrisha è scorrevole, fresco e frizzante, alcuni dialoghi mi hanno fatta ridere di gusto (soprattutto nonna Marika), altri mi hanno semplicemente fatta sorridere e nel complesso non mi sono mai annoiata.
In conclusione penso che questo sia il romanzo ideale da leggere nel periodo natalizio e lo consiglio a tutti coloro che hanno un animo romantico e desiderano un po' di dolcezza anche sulla carta.

E con questo direi che anche per oggi è tutto. Visto che brava? Stavolta non sono stata logorroica come al solito e direi che è un buon segno. XD Come sempre vi ringrazio per essere arrivati fin qui, prima di salutarvi colgo l'occasione per farvi i nostri migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo. Inoltre vi comunico che anche quest'anno il blog chiuderà per ferie da domani fino al 6 gennaio. Buona giornata e ancora buone feste. Un bacio. ❤
Alla prossima,
Feeling Reading
→ Bontix

2 commenti: