Salve di nuovo, readers. Come annunciato qualche ora fa, eccomi a pubblicare - finalmente! - le recesioni di alcuni self che ho letto durante le vacanze. Per dare il medesimo spazio a tutti in modo equo, ho pensato di fare piccole recensioni puntando sullo stesso numero di parole (più o meno). Lo so, sono strana, ma quando li ho finiti tutti mi sono accorta che per alcuni sarei rimasta a parlarne per giorni, mentre per altri no. Non volendo ritrovarmi con recensioni di due righe e con altre di due pagine, mi sono presa un po' di tempo per riflettere e ho ideato questo metodo. Quindi, oggi vi lascio la recensione de La carezza del fuoco di Elisa Mirno e quella di Eva e l'assoluto di Michela Belli. E la settimana prossima toccherà ad altri due libri, di cui io che mi è piaciuto particolarmente.
La carezza del fuoco, di Elisa Mirno.
★★★
Quando ho concluso questo romanzo ho fatto una cosa che faccio raramente. Sono andata a cercare altri pareri in giro, poiché ero un tantino confusa. Il libro non sembra paranormale, però ci sono alcuni scenari che ti fanno ricredere. E ho notato di non essere la sola ad essersi posta questa domanda. Ma partiamo dall'inizio, sicuramente il genere predominante è un mix tra storico ed erotico. Il romanzo si apre proprio con una scena molto calda tra due amanti, che finisce in un bagno di sangue. Letteralmente. Quando il primo capitolo inizia, però, ci troviamo sbalzati a quasi un centinaio di anni dopo in Francia, ed è qui che conosciamo Luke. Lui è un ladro incallito, un truffatore di prima categoria, ma è anche un bravissimo gigolò. Usa infatti la seduzione e il sesso per deburare giovani donne sposate. Ed è proprio a causa di uno dei suoi innumerevoli furti che Luke incontra Giselle. Ora, su questa donna potrei dirvi tutto e non dirvi niente, perché io non l'ho inquadrata granché. E' un mistero con le gambe, e l'unica cosa che mi viene da pensare - contanto che questo romanzo è il primo di una serie - è che di lei si svelerà molto nel secondo libro. Il 'bello' del romanzo si presenta quando Luke si imbarca per raggiungere altri lidi, ma sulla nave incontra proprio Giselle, che lo fa suo prigioniero e passa tutta la traghettata del viaggio verso l'Africa a sedurlo, rendendolo una sorta di schiavo per il suo piacere. Il problema è che Giselle è sposata e a bordo c'è anche suo marito, che a quanto pare non si accorge di niente. La trama non l'ho trovata malaccia, anche se alcune cose mi hanno confusa. Come il non capire chi è Giselle, che a volte sembra addirittura un fantasma. Lo stile di scrittura di Elisa Mirno non è male, ma non mi ha fatto particolarmente impazzire. Ho riscontrato alcuni refusi, ma penso che se l'autrice lo rileggesse - sempre che non l'abbia già fatto, io ho un ebook vecchiotto mandato dalla stessa - coglierebbe gli errori senza troppo sforzo. Quindi, che dirvi... Sicuramente non è propriamente il mio genere, ma penso proprio che sia un romanzo che la maggior parte di voi troverebbe interessante.
Eva e l'assoluto, di Michela Belli.
★★★½
Leggere questo romanzo non è stato semplicissimo, più che altro perché non riuscivo a leggere la stampa. Di per sé, infatti, la storia non è per niente male. Di genere sicuramente chick-lit, Eva e l'assoluto racconta la storia di Eva, una donna di trent'anni che ha troppi sogni da realizzare ed è costretta in un lavoro che non la fa nemmeno impazzire. Lei vorrebbe fare la scrittrice, invece è l'impiegata di una piccola casa editrice e si ritrova spesso a leggere manoscritti scadenti e banali. E quando sul post di lavoro di presenta Christian, il suo ex, la vita di Eva si trasforma in un caos. E' chiaro che le cose fra loro non hanno ancora visto la parola 'fine' e che lei è ancora piuttosto innamorata, motivo per cui fa la cavolata del secolo: si butta fra le braccia del suo migliore amico. Gabriele è sicuramente un ragazzo d'oro, ma penso che proprio perché sia un ragazzo d'oro, avrebbe meritato di meglio. Chi mi segue sa che non amo particolarmente i 'chiodo schiaccia chiodo', quindi questo è un parere puramente personale. Malgrado questo, l'intera storia si basa sulla ricerca della protagonista della felicità. Della realizzazione. Eva punta all'assoluto, quel concetto in cui una persona non dovrebbe mai accontentarsi, ma dovrebbe puntare in alto. All'assoluto appunto, una sorta di tutto ciò che desidera, in modo di essere completa al 100% nella sua realizzazione personale, lavorativa e chi ne ha più ne metta. Ho molto apprezzato questo libro. L'esordio di Michela è senza dubbio un ottimo esordio e ho apprezzato i suoi protagonisti perché non sono perfetti, anzi. E in prima linea c'è proprio Eva, che fa sbagli su sbagli e si trova davanti imprevisti su imprevisti, che nonostante tutto la formano. Lo stile di scrittura è fresco, frizzante e ironico... La consueta scrittura sorridente e scorrevole che caratterizza il genere. Insomma, se trovate questo romanzo in giro, fateci un pensiero.
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E con questo post per oggi è tutto. Cosa ne pensate di questi romanzi e del mio parere? Li avete letti, li conoscete? Come sempre aspetto i vostri commenti.
Alla prossima,
Feeling Reading
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