martedì 18 ottobre 2016

Recensione in anteprima: "Dreamology" di Lucy Keating

Ciao di nuovo a tutti, readers! Scusate per l'ora, ma ho litigato potentemente con Blogger che non aveva assolutamente voglia di collaborare. Ma grazie al cielo ce l'ho fatta, e adesso sono pronta a lasciarvi la mia recensione in anteprima su Dreamology, un romanzo che uscirà in Italia il 20 ottobre grazie alla Newton Compton. Non mi dilungo oltre perché davvero, questo post sarebbe dovuto uscire almeno un'ora fa -.-' ma vabbè. Vi lascio alla lettura e ci sentiamo in fondo.

Titolo: Dreamology
Autore: Lucy Keating
Editore: Newton Compton
Pagine: 288
Prezzo: € 9,90
Data d'uscita: 20 ottobre 2016
E se il ragazzo dei sogni esistesse davvero?
Per quanto Alice può riuscire a ricordare, Max è sempre stato parte integrante dei suoi sogni. Insieme hanno girato il mondo, vissuto esperienze straordinarie e si sono innamorati alla follia. Max è il ragazzo perfetto… Peccato che non sia reale. Perché Max non esiste. O almeno, così ha sempre pensato Alice. Fin quando entra nella sua nuova classe, il primo giorno di scuola, e… non riesce a credere ai suoi occhi: il suo Max è lì, davanti a lei, in carne e ossa. Ben presto però dovrà fare i conti col fatto che il Max reale è molto diverso dal Max dei sogni. Il Max reale è testardo e problematico, ha una vita complicata e intensa, di cui Alice non fa parte, nonché una ragazza, Celeste. Anche il loro incontro e il loro rapporto non sono così perfetti come lei aveva sperato. Quando si è vissuto un amore da sogno, ci si potrà mai accontentare della realtà?
VOTO:


RECENSIONE
Prima di cominciare con la vera e propria recensione, vorrei solo dire che avevo parecchie aspettative su questo romanzo. Cosa che, chi mi segue con costanza ben sa, di recente si sta rivelando altamente controproducente. La trama di Dreamology mi aveva colpita fin da subito, anche se non posso dirvi esattamente il perché, ma la lettura si è rivelata più inappagante di quel che mi aspettavo. E mi dispiace, perché avrei voluto fare questa recensione in anteprima con tanti occhi a cuoricino e belle parole, soprattutto per ringraziare la casa editrice che mi aveva tenuta presente mandandomi una copia del tutto inaspettata e, soprattutto, in anteprima assoluta. Ma non mi è proprio possibile. Benché il romanzo si legga abbastanza velocemente e la storia in sé sia comunque carina, non posso urlare al capolavoro. Ho troppo rispetto per me stessa e per voi.
Ma bando alle ciance. Iniziamo.
All’inizio del romanzo, conosciamo subito la protagonista, Alice, intenta a sognare. Inizialmente non sembra nemmeno un sogno, quanto un ricordo magari, ma quando alcuni pezzi iniziano a comporre il puzzle ci rendiamo conto di trovarci nel suo inconscio. E nel suo inconscio, a quanto sembra, c’è una costante: Max. Alice lo sogna sin da bambina, sono cresciuti insieme nei suoi sogni, e lentamente si è innamorata di lui. Max è il ragazzo perfetto, il ragazzo dei sogni di Alice, in senso lato e figurato, ma come dice la sua migliore amica Sophie forse è arrivato il momento di vivere davvero. Di vivere nella realtà. E quale modo migliore, se non l’imminente trasferimento? Insieme al padre, infatti, si sta spostando per raggiungere Boston, lasciandosi la sua amata New York alle spalle. Tutto sembra procedere senza intoppi. Certo, la sua migliore amica non è lì con lei, la scuola è nuova, e ci sono tutti i classici fastidi di un trasferimento, ma Alice conosce subito Oliver – un ragazzo che diventerà ben presto il personaggio più spassoso all’interno libro – e i pezzi di questa nuova vita sembrano ben predisposti ad andare al loro posto. Tutto si sgretola quando Alice, a lezione, incontra Max. E non parlo di un omonimo, ma proprio del Max che sogna da quando ne ha memoria. Peccato che il Max in carne e ossa, quello vero, non ha nulla a che vedere con quello dei sogni. E per di più è fidanzato, con Celeste – una ragazza che, per quanto possa dare fastidio, non mi è mai stata veramente antipatica.
Non vado oltre con la trama per non fare spoiler, ma qualcosa in più lo leggerete analizzando di seguito i personaggi. Come ho detto all’inizio, personalmente tutto mi aspettavo tranne… questo. Credevo che Dreamology fosse un fantasy bestiale, invece no. Sostanzialmente di fantasy ha veramente poco, se non addirittura niente, e mi sarebbe potuto andare anche bene, solo che l’intera spiegazione è talmente confusa, sconclusionata e abbozzata che non mi ha fatto appassionare granché. Io capisco che per alcuni lettori le troppe spiegazioni sono noiose e prolisse, ma servono! E sinceramente da un romanzo che decanta la dicitura «un successo del passaparola» io me le aspetto. Su questo punto, quindi, per me, non ci siamo proprio. I personaggi, malgrado tutto, non mi sono dispiaciuti. Certo è che non mi hanno nemmeno fatta impazzire, ma ci può stare. Un pregio che posso sicuramente riconoscere a tutti, forse maggiormente a Max e in secondo luogo ad Alice, è la realisticità. Quando Max incontra Alice, infatti, è scontroso fino al midollo, scostante, freddo. E benché lei tenti di capire se lui si ricorda di lei o dei loro sogni – o anche più semplicemente perché cavolo sta sognando ‘sto tipo – Max è totalmente indifferente. La sua vita gli piace così com’è: è un bravo studente, uno sportivo e ha una ragazza che ama e che lo ama. Perciò, perché dovrebbe perdere tempo dietro alla nuova arrivata? Che, ammettiamolo, sembra una stalker. E fila. Fila anche quello che si scopre dopo su Max, che ovviamente non vi dirò. Quindi lui, per quanto avrei voluto prenderlo a sberle, è sicuramente un protagonista a cui non si può accusare molto. Alice è l’opposto. È un ragazza che vive nei suoi sogni, nella realtà fittizia che condivide con il suo Max, e giustamente quando lo incontra davvero e si accorge che lui non sa nemmeno chi sia e, soprattutto, che non ha molta intenzione di scoprirlo, il suo mondo va in pezzi. Malgrado tutto, mi è piaciuto il suo modo di affrontare le cose. Anche se, mia carissima Keating, alcune cose sono state buttate dentro per rendere la parte romance più travagliata del necessario a mio parere. Avrei preferito un romanzo con meno scene romantiche – o sogni assurdi – e una spiegazione sul perché e per come più dettagliata, più pensata. Più raccontata. Gli altri personaggi li ho trovati carini, interessante il passato che lega Oliver ad un altro personaggio, e quindi tutte le vicende che si intrecciano per quanto riguarda i rapporti umani. E, come detto più su, Celeste non è stata nemmeno troppo odiosa. Anzi, per niente. Ho trovato il suo personaggio godibile: era amichevole quando doveva esserlo, amorevole, e si è incavolata quando chiunque si sarebbe incavolato. Non ho ben capito il suo atteggiamento ad un certo punto, diciamo che un cambio di rotto avvenuto in, quanto?, una settimana forse, o meno, così esagerato mi ha spiezzata. Ma ci dobbiamo ricordare che stavo leggendo uno YA, che i protagonisti avevano massimo sedici anni, quindi il più delle cose erano accettabili, per quanto irritanti.
Non vado oltre con questa recensione, perché finirei per spoilerare troppo. Ho dato tre stelle al romanzo perché, comunque, soggettività a parte e gusti personali a prescindere, per una fascia d’età più ‘infantile’ penso che possa risultare una bella lettura. Anche lo stile della Keating, tutto sommato, non è male. Mi aspettavo di meglio, questo è innegabile, ma se volete staccare un po’ la spina, senza aspettative, e buttarvi su una storiella giovane, carina e non eccessivamente elaborata o piena di drammi, Dreamology fa sicuramente al caso vostro
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Mi dispiace veramente un sacco dire che questo libro non mi abbia convinta del tutto, ma non posso farci molto. E' così. Non lo sconsiglio e non lo consiglio, anche perché credo che ogni persona abbia i propri giusti e quindi ogni romanzo può piacere o meno. Fatemi sapere se la mia recensione vi è stata utile. Ditemi se acquisterete il libro e, in caso, a lettura ultimata, tornare per lasciare le vostre impressioni =) E se non siete follower del blog non dimenticatevi di iscrivervi! Io vi mando un bacione ;)
Alla prossima,
Feeling Reading

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