domenica 1 giugno 2014

"Il Figlio Ribelle" di Cristina Zavettieri | Segnalazione e intervista all'autrice.

Buon pomeriggio a tutti, carissimi follower! Sono qui, oggi, per parlarvi di un'uscita di non molto tempo fa dell'autrice indipendente Cristina Zavettieri. L'ho conosciuta meglio qualche settimana fa, quando - in preda a dilemmi per la pubblicazione su Amazon di Underworld - le ho rivolto parecchie domande. Gentilmente mi ha risposto a tutto ciò che sapeva e, per sdebitarmi, eccomi qui a parlare del suo romanzo d'esordio! E sono davvero contenta di farlo, perché la trama mi stuzzica davvero molto.
Per l'occasione, come ho già anticipato, ci sarà anche una piccola intervista a Cristina. Perciò, lettori, spalancate gli occhi e leggete!

IL FIGLIO RIBELLE,
di Cristina Zavettieri

Titolo: Il Figlio Ribelle
Autore: Cristina Zavettieri
Editore: Self-Publishing, Amazon
Genere: Romance, Adult, Storico
Prezzo: 3,01 Euro

Pagine: 451, eBook
Data di uscita: 8 Aprile 2014
 

Nel Regno delle Due Sicilie di Ferdinando I di Borbone, si racconta di Federico Dalla Croce e della bella che rapì il suo cuore, Bianca Di Albano. Tra segreti, intrighi, guerre e balli in maschera, l’amore che voleva essere consumato e doveva essere ascoltato. Una storia avvolgente e sensuale tra un anticonformista e ribelle baronetto e una dolce quanto pericolosa donzella in una Napoli vivace e tumultuosa.


INTERVISTA.
#1. Un saluto, prima di cominciare, a Cristina Zavettieri. Ti ringrazio per aver accettato di fare quest’intervista. Ci terrei subito a cominciare con una domanda che, probabilmente, è scontata: cos’è per te la scrittura?

Grazie a te per avermi invitato, Sam. Rispondere a questa domanda non è assolutamente facile, ma ti dirò che, per me, scrivere è Respirare. Senza di essa non potrei vivere, indipendente dalle gioie e i dolori che la vita ci pone. L’emozione di vedere la nascita di un personaggio, lo sviluppo, la sue descrizione e di ciò che lo circonda e Vit Pura, di fantasia e pur sempre vita.

#2. Quando hai iniziato a scrivere e perché hai avvertito tale esigenza?

Scrivo da sempre, e quando non sapevo farlo disegnavo per esprimere i miei infiniti mondi, avvalendomi dell’aiuto di matita e colori. Crescendo ho cominciato a realizzare trame su trame, che spaziano tra i più diversi generi.
Scrivo perché è la mia personalità, perché è un’inclinazione della quale non può farne a meno; e anche perché voglio far sognare.

#3. Arriviamo alla domanda che mi piace sempre fare, soprattutto ai nuovi autori. Molti esordienti affermano di aver fatto «gavetta» su siti di scrittura amatoriali; EFP è il più gettonato. Anche tu rientri in questa categoria?

Sarò sempre molto grata a EFP perché mi ha permesso di conoscere persone squisite, amiche da molti anni e lettori fedeli senza i quali non sarei la persona che conosci. Rientro in questa categoria e credo che sì, siti come EFP, siano un buon punto di partenza per confrontarsi, nonostante le rogne che, ogni luogo, sul web che nella vita reale, porta.

#4. Cristina Zavettieri calca l’onda del self-publishing. Come mai questa scelta? Avevi già mandato il tuo romanzo a qualche casa editrice oppure hai deciso come prima scelta di pubblicare come autore indipendente?

Ho mandato il mio romanzo ad alcune CE che hanno trovato buono, ma il fatto di dover stravolgere il mio lavoro, quando i lettori conoscevano la storia di Bianca e Federico in un certo modo, ha agevolato la mia scelta verso al self-publishing.

#5. Il Figlio Ribelle è il tuo romanzo d’esordio. Come mai hai deciso di utilizzare proprio questa storia come tuo trampolino di lancio?

Per i lettori indubbiamente. Per loro che smaniavano di conoscere il finale di questa storia, di assaporare le sfaccettature che Federico, il protagonista del romanzo, e Bianca, nascondevano e il famoso happy anding. E poi, tutto sommato, per realizzare un piccolo sogno.

#6. Scendendo nei particolari del libro. Protagonista indiscussa è Bianca. Quanto c’è di Cristina in lei? Quanto c’è di Cristina in Federico e nei personaggi di questo romanzo e, soprattutto, a quale tieni maggiormente e perché?

I miei personaggi sono io, sono un prolungamento di me stessa e di ciò che amerei leggere, di chi mi circonda e delle epoche che vorrei vivere. Il personaggio a cui sono più affezionata è Federico e la risposta è davvero molto semplice: lui è buono, genuino, vero e sincero, disarmante, nonostante i suoi natali, in parte nobili, si schiera a favore dei più poveri, nascondendo questa sua indole “ribelle” dietro un sorriso da canaglia. Lui è, a mio parere, il personaggio più riuscito che abbia fino a oggi, scritto.

#7. Il romanzo è ambientato in Italia. Nel Regno delle Due Sicilie, per la precisione. Come mai questa scelta? Perché hai optato per un ambiente italiano e non straniero, come fa la maggior parte delle autrici italiane?

Ho scelto di scrivere un romanzo ambientato in Italia perché sono profondamente attaccata alle mie radici, al mio Sud. Napoli è un luogo che ho sempre amato e, probabilmente, in un’altra vita avrò vissuto nella “città del sole”. Sin da bambina questo paese, la regione stessa mi hanno inseguito, cullandomi con le loro tradizioni, canzoni e la loro incontenibile simpatia. Ho voluto, nel mio piccolo e molto umilmente, rendere omaggio a un pezzo dell’Italia spesso dimenticato.

#8. Definisci il tuo romanzo in cinque parole. Per chi è ideale, secondo te, questa storia?

Passionale, forte, ironico, vero e diverso. Penso che sarebbe un romanzo adatto a ogni età, soprattutto alle persone che vogliono cercare un momento di svago. Ho sempre pensato e ribadito che, se le mie parole sono in grado di far sorridere e allontanare i problemi della vita quotidiana al lettore, potrò reputarmi una vincente. Il mio più grande desiderio è quello di far sorridere il lettore e mi rimetto nelle sue mani, pur prendendomi le respondabilità che comporta, positive o negative che siano.

#9. Hai altri progetti in cantiere, al di fuori de Il Figlio Ribelle? Oppure ti stai assaporandone il momento che stai vivendo, dopo la pubblicazione?

Al momento sto lavorando a “Veleno” un romance ambietato nell’Inghilterra Vittoriana molto forte, dove i personaggi sono entrambi passionali, con un passato comune alle spalle difficile un presente incerto.

#10. Cosa ti aspetti da questo esordio? 

In verità? Il fatto stesso di aver conquistato nuovi lettori è quanto di più stupefacente potessi aspettarmi. Loro sono la mia più grande gioia e non smetterò mai di ringraziarli per la fiducia, il supporto e l’affetto con cui hanno accolto Il Figlio Ribelle.

#11. Se una CE fosse interessata al tuo romanzo e ti contattasse per pubblicarlo, quale spereresti che fosse?

Confesso di aver pensato alla Mondadori, ne sarei entusiasta, ma come detto mi rallegro di quel poco che ho. Tempo al tempo e tanta pezienza, costanza e voglia di migliorare, sono certa, mi ripagheranno del lavoro speso per realizzare e credere nei miei sogni. I libri sono fatti per i sognatori, lettori e scrittori che siano, ed è per loro che creo.

#12. Un consiglio a chi vuole intraprendere la strada dell’autopubblicazione?

Ti citerò il semplice consiglio che una persona ha riservato a me, che ho accolto come fosse una sorella maggiore, una scrittrice che stimo molto e mi è dà ispirazione. Dice più o meno questo: “Prosegui verso il tuo obiettivo e non farti fermare da nessuno. Concentrati solo su questo, perché i momenti duri ci saranno sempre!”. Questo è ciò che mi sento di suggerire, come una sorella a mia volta, a chi non vuole lasciarsi scappare l’opportunità di credere nelle proprie capacità.

Ti ringrazio per la disponibilità, Cristina. E ti faccio il mio più sincero in bocca al lupo! Spero di comprare il romanzo e leggerlo nel minor tempo possibile, in modo da farti avere anche il mio parere!

Ancora mille grazie e in bocca al lupo per la tua prossima avventura! È stato un piacevole incontro che spero di recuperare in futuro e con la stessa serenità.

* * *
Anche per oggi è tutto.
Vi ricordo, però, prima di andare, che è iniziato il 30/05/14 il BLOGTOUR DI UNDERWORLD! Nel siderbar qui a destra c'è il banner. Se vi cliccate sopra, vi porterà nella pagina del sito della serie, dove troverete il calendario e i link diretti dei sette blog che, gentilmente, hanno accettato di ospinare per questo mese me e il mio romanzo.

Alla prossima! Un bacione a tutti,
Samantha M. Swatt

Nessun commento:

Posta un commento