martedì 22 marzo 2016

Recensione: "Beautiful" di Alyssa Sheinmel

Buona sera a tutti, readers. Oggi è una giornata parecchio fiacca, considerato quello che è successo a Bruxelles questa mattina. Non voglio trasformare il blog in un luogo di malcontento, paura o altro, ma quando senti al telegiornale notzie come questa rimani senza parole. Per questo non mi perderò in chiacchiere, almeno non stasera.
Di seguito trovate la recensione di Beautiful (finalmente, lo so). L'ho finito settimana scorsa, ma non sono proprio riuscita a recensirlo prima. Ma meglio tardi che mai, dicono, perciò eccovi qui il mio parere su questo romanzo uscito per Newton Compton (che ringrazio ancora per avermi mandato l'ebook) il 17 marzo.

Titolo: Beautiful
Autore: Alyssa Sheinmel
Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo: € 10,00
Data d'uscita: 17 marzo 2016

Un incidente
Un volto sfigurato
Un romanzo autentico, bello come la sua protagonista


Maisie è, a detta di tutti, una ragazza carina e fortunata. Ha una vita normale, una famiglia e un fidanzato che le vogliono bene e una passione per la corsa. Una mattina però, mentre si allena, la sua esistenza cambia in modo drammatico. Vittima di un incidente, si ritrova con il viso deturpato e, anche se potrà sottoporsi a un importante intervento chirurgico, non sarà per nulla semplice, dopo, riconoscersi e ritrovare se stessa. Alyssa Sheinmel, scrittrice apprezzata dalla critica, tratta un tema importante con una scrittura potente, raccontando il dramma di una ragazza che cerca di ricostruire la propria identità, punto di partenza per poter rinascere.
VOTO:


RECENSIONE
Con questo romanzo, mio malgrado, siamo alle solite. E ammetto di essermi un po' stufata di trame che sembrano capolavori e storie che poi... non lo sono. Lo so, aprendo la recensione in questo modo qualcuno potrebbe chiedersi come mai, allora, ho dato quattro stelle al libro. Premettendo che sono quattro stelline stiracchiate, pian piano ci arrivo.
Maise è un'adolescente come tanti. La conosciamo subito come atleta, una maratoneta dalle grandi potenzialità. Maise sta correndo, una mattina come un'altra, riflettendo sulla sua vita, sul suo ragazzo, sulla sua famiglia, sulla sua migliore amica. Quando succede l'irreparabile. Un tremendo incidente le causa parecchie ustioni, soprattutto in volto, e dopo un lungo coma Maise scopre che la realtà è più tremenda di quel che pensava. La sua faccia - almeno metà - non c'è più. Quando si guarda allo specchio si rende conto che dove un tempo c'era il naso ora c'è uno spazio vuoto, che la guancia è totalmente danneggiata e il suo mento si sta sciogliendo come la cera di una candela. L'unica soluzione è un trapianto facciale, ma spesso l'alternativa è peggiore del dramma. Inizia così una lunga guarigione fisica, emotiva e psicologica, che porta Maise a capire chi è davvero. Chi è la ragazza che vede riflessa nello specchio la mattina, come può andare avanti la sua vita e, soprattutto, se le persone che erano con lei prima dell'incidente sono disposte a starle ancora accanto. Se lei li vuole ancora accanto a sé.
Globalmente, il romanzo non è affatto male. L'autrice si è ben documentata e le reazioni di Maise sono così profonde, dolorose e vere che ti sorge il dubbio che la Sheinmel stia raccontando una storia capitata a lei o a qualcuno che conosce direttamente. Maise è una ragazzina di appena diciassette anni che vede la sua vita crollare, i suoi sogni spegnersi, e la rabbia è il sentimento che più le fa compagnia. Perché è toccato a lei? Perché tutti continuano a dirle quanto è fortunata? E' vero, poteva morire. Poteva restare senza faccia per sempre. Ma tutto ciò che gli altri vedono come colpi di fortuna, lei li percepisci come conseguenze a qualcosa che non doveva capitare. Lo stile dell'autrice non mi ha fatto impazzire, perché tre volte su cinque sembrava che stesse stilando una tesi medica. Io amo quando gli scrittori si documentano, ma ho percepito spesso e volentieri una forzatura nel modo usato dalla Sheinmel di adoperare le sue informazioni. Per quanto Maise fosse arrabbiata, a volte la percepivo asettica. Vuota. Un narratore esterno che raccontava la storia di qualcun altro, e questo - secondo me - ha rallentanto e appesantito troppo la narrazione. Molto realistici sono stati i rapporti e le reazioni dei personaggi che giravano attorno alla protagonista. In primo luogo, ho apprezzato la lealtà di Serena, la sua migliore amica. Quando la vede per la prima volta, con questo nuovo viso deturpato perfino da profonde cicatrici, non batte ciglio. Non importa che faccia abbia Maise, quello che importa davvero è che la sua migliore amica sia lì e stia bene. Al resto si abituerà. Il ragazzo di Maise, al contrario, non l'ho capito. Non chiedetemi di scrivere il suo nome, perché già leggerlo era un terno al Lotto e non ricordo come si scrive (scusate!). Ci sono momenti in cui sembrava tenere davvero a lei, altri in cui sembrava che continuasse a starci insieme per pietà. E il fatto che la stessa Maise continuasse a dire che era un ragazzo buono, di cuore, assolutamente incapace di mollare un mostro come lei - non adesso, non in quelle condizioni - mi ha confusa ancora di più. Aggiungiamoci poi che quando era da solo con lei sembrava contento, ma quando era con gli amici parlava di lasciarla... Boh, figlio mio. Non ti ho proprio inquadrato. I compagni di scuola hanno ben rappresentato la mediocrità e l'ipocrisia umana. Tante lodi quando sei qualcuno, tanti insulti e prese in giro quando hai smesso di essere quel qualcuno. Il diverso non si comprende, è una realtà, e la Sheinmal ha centrato in pieno l'obiettivo. Fra tutti, comunque, probabilmente perfino più di Maise, ho adorato Adam. Su di lui non vi svelo niente, ma avrei preferito che spuntasse fuori prima e che stesse nel romanzo un po' di più. Ho invece apprezzato molto il finale, anche se non mi ha soddisfatta appieno. Ed è questo il vero problema del romanzo: la storia è sicuramente toccante, piena di insegnamenti e ricca di messaggi di vita, ma c'è un filo conduttore che mi fa storcere il naso. Chiuso il Kindle, non mi è rimasto niente. Non voglio dire che quello che sia successo a Maise o quello che imparara giorno dopo giorno su se stessa e sugli altri non siano cose importanti, ma... non lo so. Ne stavo parlando con un'altra blogger, di questo libro, proprio settimana scorsa, e anche con lei non sono riuscita a trovare le parole. E' sicuramente un bel romanzo, ma ha un qualcosa che non è riuscito a farmelo piacere al cento per cento.
In conclusione, ne consiglio la lettura. Ma andateci con i piedi di piombo, ecco. Magari a voi piacerà, ve lo auguro, ma in caso contrario ricordate cosa vi ho detto.
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Adesso tocca a voi farmi sapere il vostro parere. Avete letto il romanzo? Cosa ne pensate? E se non lo avete letto, la mia recensione vi è stata utile? Aspetto i vostri commenti!
Alla prossima,
Feeling Reading 

2 commenti:

  1. Bella recensione! Anch'io sono stata attirata dalla trama, ma non l'ho ancora letto...staremo a vedere se avrò le tue stesse perplessità.

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