giovedì 25 agosto 2016

Recensione: "Tra due mondi" di Jennifer L. Armentrout

Buongiorno a tutti, readers! Direi che il blog ha avuto una riapertura piuttosto decente, che ne pensate? xD Ecco perché non poteva assolutamente mancare un post/recensione. E fra le letture fatte in queste settimane, ho optato per il primo volume della serie Covenant di Jennifer L. Armentrout, uscito in Italia grazie alla HarperCollins con il titolo di Tra due mondi. Chi segue i miei update su Goodreads (quando mi ricordo di lasciarli) saprà già che, dispetto alle aspettative, questo romanzo non mi ha fatto particolarmente impazzire... Non dico che sia un brutto libro, ma portando il nome di Jennifer L. Armentrout mi aspettavo qualcosa di nettamente superiore. E' anche vero che, ricercando un po' su Google, pare che Half-Blood (titolo originale dell'opera) sia stato il suo primissimo romanzo pubblicato, quindi un po' di mediocrità ci può anche stare, considerato che io l'ho scoperta con Ti aspettavo. Ma adesso la smetto di parlare e vi lascio la mia recensione =)

Titolo: Tra due mondi
Autore: Jennifer L. Armentrout
Editore: HarperCollins
Pagine: 331
Prezzo: € 16,00
Data d'uscita: 7 luglio 2016
Gli Hematoi discendono dall'unione di dei e mortali, e i figli di due Hematoi di sangue puro hanno poteri di origine divina. I nati dall'unione tra i figli degli Hematoi e i mortali, invece... be', non proprio. I Mezzosangue hanno solo due possibilità: venire addestrati per diventare Sentinelle con il compito di combattere e uccidere i daimon o diventare servitori nelle dimore dei Puri. La diciassettenne Alexandria preferirebbe rischiare la vita lottando che sprecarla pulendo i pavimenti, ma non è detto che ci riesca. La sua condotta, infatti, è tutt'altro che irreprensibile. Ci sono diverse regole che gli studenti del Covenant, come lei, devono seguire e Alex ha dei problemi con tutte, ma soprattutto con la numero 1: le relazioni tra i Puri e i Mezzosangue sono proibite. Sfortunatamente, lei è attratta da Aiden, bellissimo e... Puro. Comunque innamorarsi di Aiden non è il suo più grande problema, rimanere in vita abbastanza a lungo e diventare una Sentinella invece sì. Se fallirà nel suo compito, dovrà fronteggiare un futuro più terribile della morte o della schiavitù: diventerà un daimon, e Aiden le darà la caccia. E quella sarebbe una vera disgrazia.

VOTO:


RECENSIONE
Chi mi segue da un po’ sa bene che sono una lettrice accanita della Armentrout. Scoperta con la serie di Ti aspettavo, sono andava avanti con la lettura di Obsidian e seguiti, divorando la trilogia The Dark Elements. E come dimenticare Lontano da te? Fra tutti questi romanzi ho i miei preferiti, ma nessuno mi ha delusa davvero. Cosa che, purtroppo, non posso dire di Tra due mondi, anche se non boccio totalmente il libro – anche perché è solamente il primo volume della serie Covenant.
Tra due mondi racconta di Alex e del suo reinserimento al Covenant, una scuola privata per Puri e Mezzosangue. Ma chi sono tutte queste persone? Semplicemente Hematoi, più volgarmente conosciuti come semidei, nati dall’unione fra dèi e mortali. I figli che discendono da due Hematoi sono i Puri, poiché il loro sangue è puro, mentre coloro che discendono da Hematoi e mortali sono considerati Mezzosangue. E Alex fa parte della seconda categoria, e come tale ha due strade davanti a sé: addestrarsi per diventare Sentinella e combattere contro i daimon, Hematoi che si sono lasciati corrompere dall’etere, o diventare Servitrice nelle dimore dei Puri. E considerato che i servi non avrebbero più il loro libero arbitrio, Alex ha sempre sognato di diventare una Sentinella. Ed era anche brava. Peccato che sua madre, una Sangue Puro, ha ben pensato di prendere figlia, baracca e burattini, e scappare dal Covenant per non tornare mai più. Ed è alla conclusione di questa fuga che il romanzo si apre, con Alex sola, dopo la terribile morte della madre, inseguita dai daimon e con le Sentinelle del Covenant alle calcagna, col preciso ordine di riportarla all’istituto. Ed è qui che fa la sua entrata Aiden, per noi un perfetto sconosciuto, ma anche una vecchia cotta di Alex. Solo che Aiden è un Puro, ed è severamente proibito dalla Legge che ci possa essere qualcosa fra Puri e Mezzosangue. Il cambio di scena ci porta direttamente al Covenant, e qui incontriamo anche altri personaggi: in primis Caleb, il migliore amico di Alex, e Lea, la classica primadonna e arcinemica della protagonista. Facciamo anche la conoscenza di Marcus, lo zio di Alex, che ora dirige il Covenant. Sono passati tre anni da quando la ragazza è scappata, è chiaro che i dettagli siano leggermente differenti da quelli che aveva lasciato. Con la madre morta, davanti ad Alex non sembra più esserci alcuna strada da intraprendere: non ha intenzione di diventare una serva, ma senza allenamento è impossibile che venga riammessa al Coventa e, per di più, che riesca a mettersi in pari per riprendere il suo addestramento da Sentinella. Tuttavia, Alex non aveva fatto i conti con il buon cuore di Aiden… Perché sì, neanche un’ora dopo averla ritrovata, questo fighissimo Puro/Sentinella decide che l’allenerà di suo pugno, e che qualsiasi disastro combinerà Alex sarà lui il diretto responsabile.
Ho cercato di riassumere quello che potevo, senza spoilerarvi troppo. E ho cercato anche di parlarvi di quello che si scopre in fretta, perché non posso assolutamente parlarvi di cosa accade da metà libro in poi. Ma, ahimè, la trama centrale è questa. Non ci sono grossi colpi di scena, non c’è pathos né tensione, tutto è lì, nero su bianco, e voi lo vedrete anche senza che la Armentrout lo abbia spiegato. In Tra due mondi non ci sono plateali scoperte da carbiopalma, e quelle che l’autrice ha inserito si capivano da sole. Non voglio insinuare che il romanzo sia scontato, ma di facile interpretazione sì. E questo potrebbe anche correlarsi al fatto che, effettivamente, Half-Blood (titolo originale) è il suo primo lavoro. Perfino lo stile di scrittura, per quanto facilmente indicabile alla suddetta, manca in qualcos’altro, e spesso i dialoghi li ho avvertiti lenti e di poco spessore. Ma è un romanzo d’esordio, quindi tutte queste piccole pecche, per quel che mi riguarda, ci possono anche stare. Il vero problema del romanzo, secondo me, è Alex. Ora, io non ho letto Vampire Academy, ma se tutti concordano sulla somiglianza imbarazzante fra lei e Rose e, ancora peggio, su come la storia si dirama… Beh, un motivo ci sarà. Ecco perché mi sono scaricata il primo volume in eBook, e prossimamente lo leggerò. Ho letto qualche pagina, però, e dire che l’inizio è imbarazzante è dire poco. Ma tornando ad Alex. Il suo personaggio non mi è piaciuto granché. Va bene avere la testa calda, essere istintive, ma Alex mi è sembrata più che altro una bambina capricciosa. Sta per compiere diciotto anni e mi ha ricordato eccessivamente le protagoniste degli YA di bassa fascia, dove i personaggi hanno 14/15 anni. E non è esattamente un complimento. Posso capire che era distrutta per la morte di sua madre e perché il suo futuro era un enorme buco nero, l’incertezza assoluta, ma molte volte le avrei volentieri spaccato la testa. E come se non bastasse, sembrava addirittura fregarsene del fatto che, se avesse fatto qualcosa, quello che ne avrebbe pagato le conseguenze era il suo Istruttore. Aiden è quello che fra tutti si salva, anche se alla fine sono quasi caduta dal letto per un pensiero che fa. Che dice precisamente. Ho riletto il suo ragionamento e mi è venuta in mente Caroline (TVD, serie TV) che urlava: SERIOUSLY?! Aiden è bello, è un Puro, ma ha un carattere molto introverso e pacato. È rigoroso, ligio alle leggi e al dovere, e tutto questo potrebbe ricollegarsi alla perdita dei suoi genitori e alla responsabilità di dover crescere suo fratello minore. Nonostante tutto, a parte qualche scivolone sul finale, è stato il miglior personaggio del libro. E poi c’è Seth, che entrerà in gioco a metà storia. Ancora oggi non so dirvi se mi sta simpatico o no. Seth è schietto, non ha peli sulla lingua, dice e fa tutto quello che vuole – anche perché può permetterselo. Tuttavia, non ho ben chiaro il suo scopo. Sì, nella trama è tutto molto chiaro, ma per capire meglio il suo personaggio penso proprio che mi riserverò la lettura del secondo libro.
Non posso dirvi troppo altro, poiché il succo della trama a parer mio è molto povero. Le uniche questioni su cui potrei soffermarmi sono spoiler, e quindi evito. Ma gran parte del libro si svolge in palestra, con gli allenamenti di Alex insieme ad Aiden, e a parte capire fin da subito che fra due c’è qualcosa (anche se lottano contro loro stessi) non succede molto altro. Tutto il Covenant vorrebbe sapere perché, anni prima, la madre di Alex abbia deciso di portarla via, ma questa è un’informazione che nemmeno lei conosce. E quando lo scopre… Beh, non riesce a crederci. Il finale del romanzo è chiuso, non lascia il lettore appeso, ecco, ma non mi ha soddisfatta granché. Troppi comportamenti assurdi, decisioni surreali e scoperte-non scoperte che non mi sono ancora del tutto chiare. Ma confido nel secondo volume, sperando che Jenny sviluppi meglio la trama.
In conclusione, per me questo libro è un NI. Ho dato tre stelle perché ci sono cose che mi sono piaciute e, soprattutto, perché è di Jenny. E perché comunque si legge abbastanza in fretta. Per di più, è il primo romanzo di una serie, quindi magari andando avanti questa migliora. Mi aspettavo sicuramente molto altro. Avevo aspettative altissime, che però sono crollate come budino vicino al fuoco.
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Non sapevo cosa scrivere, non so se si è notato xD Ma recensire un libro che non mi ha fatto particolarmente impazzire, senza potervi dire il perché, è dura. Spero comunque che la mia opinione vi sia stata utile =) Se così è, commentate dicendomi cosa voi pensate di questo romanzo. E se non lo avete ancora letto, fatemi sapere se gli darete un'occasione. Non dimenticatevi di iscrivervi al blog, se non lo avete ancora fatto, cliccando sul tasto 'segui' nel riquadro dei lettori fissi. Io, nel frattempo, vi mando un bacio ;)
Alla prossima,
Feeling Reading

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