venerdì 11 marzo 2016

Recensione: "Perfect" di Alison G. Bailey

Buona sera a tutti, readers! Come anticipato ieri, eccomi a parlarvi di un romanzo uscito da poco per DeAgostini. Mi sto riferendo a Perfect, ovviamente. Poiché il mio collo sta guarendo e so che se inizio a parlare di questo libro non mi fermerò più, vi rimando direttamente alla recensione qui in basso, così evito di dilungarmi troppo nella intro xD
Titolo: Perfect
Autore:
Alison G. Bailey
Editore:
DeAgostini
Pagine:
391
Prezzo:
€ 14,90
Data d'uscita:
8 marzo 2016

Può la vera felicità durare più di un attimo?

È quello che si domanda Amanda, diciotto anni e una vita di insicurezze, quando decide di rifiutare con ostinazione l’amore di Noah. Noah che è il suo migliore amico, la sua anima gemella, il suo cavaliere dall’armatura scintillante. Amanda sa che Noah potrebbe renderla felice, immensamente felice, ma sa anche che tanta felicità potrebbe non durare. E perdere Noah le spezzerebbe il cuore. Ecco perché preferisce rinunciare a lui, e all’illusione di un momento, piuttosto che vivere con il rimpianto di averlo perso per sempre.
Per molto tempo Amanda e Noah si rincorrono, soffocando la passione che li divora, gettandosi a capofitto in storie sbagliate e avventure di una notte. Ma quando un tragico evento sconvolge la vita di Amanda, le cose cambiano. Costretta a lottare con tutte le proprie forze per ricominciare, la ragazza capisce che al mondo non esiste dono più prezioso di ogni singolo istante in cui possiamo respirare, correre, ridere e… amare. E si rende conto di non avere più nemmeno un secondo da sprecare.
Perché, a volte, un solo attimo di felicità vale più di una vita intera.
Uno straordinario fenomeno del web, bestseller di Amazon. Commovente come Colpa delle stelle, sexy come After.
VOTO:


RECENSIONE
La trama di Perfect ha avuto su di me un impatto devastante. Quando l’ho letta per la prima volta, ho pensato: «Okay, questo libro deve essere mio. Sono sicura che sarà spettacolare!» Ora l’ho letto. E posso dire, purtroppo, di non averlo affatto trovato spettacolare. La DeAgostini ha fatto un lavoro formidabile con la sinossi, ma penso che abbia dato alla storia un’interpretazione più matura di quanto essa sia in realtà. La trama della casa editrice merita un dieci netto, quei Noah e Amanda lo meritano, il loro romanzo… Il libro della Bailey, tuttavia, si becca tre stelle striminzite.

Amanda e Noah si conoscono da sempre. E la prima cosa che scopriamo di loro è proprio questa. Sono nati lo stesso giorno, ad un misero secondo di distanza, nello stesso ospedale. Le loro famiglie sono amiche da sempre e loro hanno sempre condiviso tutto. Quando erano piccoli, capivano ogni singolo vagito dell’altro, hanno iniziato a gattonare insieme, hanno imparato ad andare insieme in bicicletta e sempre insieme hanno fatto il loro primo dolcetto o scherzetto da soli. Stare insieme, crescere insieme, per Amanda e Noah era naturale come respirare. Erano il supporto l’uno dell’altra, i migliori amici perfetti. Almeno finché non è arrivata la pubertà e i loro sentimenti e bisogni hanno cominciato a cambiare. Amanda pensava che fosse un momento, un attimo, e poi tutto sarebbe passato… Al contrario, Noah aveva ben chiaro tutto. Si era innamorato di Amanda, e benché anche lei lo avesse sempre amato – crescendo, ovviamente, in modi diversi – cedere a quel desiderio avrebbe potuto rovinare per sempre la loro amicizia. Ecco perché, quando Noah si dichiara, Amanda lo respinge.
A questo punto, io pensavo che il nostro protagonista fosse un tipo con le pa**e. Ma ovviamente mi sono sbagliata. Il romanzo si apre con dei bambini, che lentamente crescono – okay, non proprio lentamente. Grazie ad Amanda, narratrice del romanzo, vediamo evolversi il loro rapporto, e quando entrambi cominciano il liceo le cose cambiano. La gelosia si insinua fra di loro e quando Noah, stufo di fingere, le dichiara il suo amore, Amanda si ritrae. Cresciuta all’ombra della sorella maggiore Emily, pensa di non essere perfetta quanto lei. E se la sua storia col suo migliore amico è andata male, perché fra lei e Noah dovrebbe essere diverso? Sì, lo so. Lasciamo perdere. Stendiamo diversi veli pietosi. Questo, comunque, è uno dei motivi per cui Amanda respinge Noah e i suoi sentimenti per lui. Se provare a stare insieme significa perderlo, ad un certo punto, allora meglio non iniziare nulla di diverso dalla loro profonda amicizia. Cosa che, fino ad un certo punto, posso anche comprendere. La palla doveva passare a lui, ora. Stava a Noah farle capire che potevano farcela, che qualsiasi cosa fosse successa, loro sarebbero stati sempre amici. Peccato che non è ciò che succede. Noah non accetta di buon grado il rifiuto, ma speravo veramente che non sarebbe diventato come tutti i protagonisti di sesso maschile per cui ogni buco è buono, e che per inciso detesto. Chiede ad Amanda spazio e sparisce per quattro mesi, e nel frattempo esce con mezzo corpo studentesco femminile della loro scuola. A quel punto mi sono chiesta dove fosse finito il ragazzino che tanto adoravo nei primi capitoli. Noah viene descritto come un cavaliere dall’armatura scintillante. Quello che sarebbe sempre stato lì per Amanda, qualsiasi cosa fosse successa. Indubbiamente dolce, divertente e spiritoso, e ovviamente bellissimo. E io adoro Noah quando è insieme ad Amanda, ma quando sono lontani sembra un’altra persona. Una persona che non mi piace per niente. Una persona che ha dei bisogni, che non può aspettare la persona che ama sul serio per sempre – anzi, per aspettare l’aspetta, ma nel frattempo fa quello che vuole senza dimostrarle fondamentalmente niente. E questa cosa che il 'maschio' deve sfogare i suoi bisogno lo trovo veramente ridicolo. Per di più, tutte le ragazze passate fra le braccia di Noah - e fra le sue coperte - erano parecchio discutibuli, ma se gliene fosse capitata una decente e innamorata seriamente di lui, l'avrebbe fatta soffrire per niente. Amanda è sicuramente una protagonista che non mi fa impazzire. Immatura e infantile, piagnona – piange sempre, dannazione, sempre! – e anche se andando avanti migliora, il fatto che non prende coscienza delle sue scelte sbagliate, che potevo capire quando era una ragazzina ma non posso proprio accettare all’età di diciannove anni, non me la fa salvare del tutto. Ed è un peccato perché, lo ribadisco, quando Amanda e Noah sono insieme, anche a mangiare una semplicissima fetta di torta al cioccolato, sono i personaggi più adorabili del mondo. Non capisco perché la Bailey abbia dovuto stravolgerli tanto, specialmente in determinate situazioni. Per dire, al college lei l’avrei presa a schiaffoni. Ma vi lascio la sorpresa. Per quanto riguarda gli altri personaggi, la Bailey ha forzato un po’ troppo la mano. Premettendo che non me ne piace nessuno, Dalton e Lisa esclusi, sono stati piazzati sicuramente per un fine, ma in seguito si sono persi per strada. Quella che ho più odiato è senz’altro Beth. Brittani subito dopo e Brooke… Lei non parliamone proprio, perché penso si giochi la medaglia d’oro con Beth. Brad non mi ha lasciato nulla. So che il secondo romanzo è su di lui, ma in questo, a parte un forte prurito alle mani, non mi ha scaturito alcuna emozione. Il problema, tuttavia, non è tanto che non li ho particolarmente amati, quanto più che andando avanti sono spariti. Non si sa più nulla di loro, una volta che il loro ruolo è finito l’autrice li ha messi semplicemente nel dimenticatoio. Ed è una cosa che mi ha fatto storcere parecchio il naso. Perfino Lisa, l'unica amica decente di Amanda, dopo un determinato episodio sparisce. Di lei non si sa più niente, e fra loro c'era un bellissimo rapporto.
Questa recensione sta diventando lunghissima e sembra un tiro al bersaglio, ma giuro che qualcosa del romanzo che mi piace c’è. Non posso dire esattamente l’argomento, ma ad un certo punto si denota parecchia ricerca da parte dell’autrice. Accortezza che ho apprezzato veramente, veramente tanto. Lo stile della Bailey, troppo frettoloso per i miei gusti, non mi ha fatto impazzire ma non mi ha nemmeno inorridita. Il problema è la narrazione. Un capitolo prima Amanda e Noah hanno otto anni e quello dopo sedici. Sta di fatto, come dicevo poco più su, che ho apprezzato una parte del romanzo, benché non bellissima, proprio per l’accortezza con cui la Bailey l’ha trattata. Ed è per questo che mi domando perché, alla fine, abbia deciso di prendere una piega così inverosimile per concludere una storia che, tutto sommato, si stava quasi salvando. Non riesco ancora a capacitarmi di come, sul finale, anche questa accortezza si sia persa cadendo nel cattivo gusto.
Personalmente, non so se consigliarvi o meno il romanzo. Il rapporto fra Noah e Amanda, seppur esasperante, infantile e in alcuni tratti ridicolo, ha qualcosa che mi piace. La storia in sé aveva un bel potenziale, che purtroppo la Bailey non ha saputo sfruttare. Almeno secondo me. Non sono nessuno per dire: non leggetelo. Il mio consiglio è di leggere più recensioni che trovate, scaricarvi l'estratto gratuito da Amazon e valutare, secondo i vostri gusti, se è una storia che può piacervi o meno. Io, con le mie tre stelle striminzite, posso solo dirvi che ancora non lo so. Qualcosa sicuramente c'è, ma non so se basta per farmi dire che Perfect è un bel romanzo.
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Sono delusa da questo libro, penso che si capisca piuttosto bene dalla recensione. Mi aspettavo davvero qualcosa di più, anzi... mi aspettavo qualcosa di diverso. Resto dell'idea che la trama non c'entri granché con la storia. Comunque, fatemi sapere se voi lo avete letto e cosa ne pensate. E se non lo avete letto, ditemi se la mia recensione vi è stata utile o meno :) Vi mando un bacione!
Alla prossima,
Feeling Reading

5 commenti:

  1. Guarda, lo sto leggendo e mi mancano un paio di capitoli (questo libro sembra non finire mai) , ma non potrei essere più che d'accordo con te. Hai messo per iscritto anche i miei pensieri. Un vero peccato perché poteva essere una storia molto bella.

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    1. Concordo, Giusy. La storia aveva un bellissimo potenziale, ma fra personaggi e tutto il resto... Non lo so. Fammi sapere cosa ne pensi del finale, mi raccomando ;)

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    2. Non avevo intenzione di prenderlo poiché non ha suscitato il mio interesse.. Ora sono ancora più convinta della mia decisione :)

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  2. Okay prima mi sembrava di essere la pecora nera perchè a tutti ispirava a questo romanzo ma a me no. Adesso mi dico brava da sola! Sto leggendo un pò di recensioni non molto entusiaste...

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  3. Non mi ha mai attirato particolarmente, perché io sono così: più pubblicizzano i libri e meno mi piacciono! Vedo che ho fatto bene a non comprarlo, cmq ottima recensione l'ho letta più che volentieri... brava!

    Mi sono inoltre iscritta al blog, se ti va di ricambiare e magari partecipare al Link Party del mio blog ti lascio qui il link.
    Ti aspetto

    http://piccolemacchiedinchiostro.blogspot.it/2016/03/festeggiamo-insieme-il-primo-anno-di.html

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