lunedì 23 marzo 2015

Recensione: "Schegge di me" di Tahereh Mafi

Buon inizio settimana a tutti, readers! Iniziato bene il vostro lunedì?
Ho pensato di aprire questa nuova settimana con una recensione. Avrete sicuramente già capito di quale romanzo parlo, considerato poi che è non proprio attualissimo. Ma è attualissima la mia entrata in possesso di questo libro e, di conseguenza, della sua lettura. Ho volutamente atteso un po', quando venni a sapere che il secondo volume non era ancora uscito in Italia, e quando ho scoperto che la serie era stata interrotta ho storto un po' il naso. Tuttavia, la voglia di leggerlo ha superato tutto e, trovandolo in un gruppo di scambio a meno della metà del prezzo di copertina, mi sono decisa a prenderlo.
Adesso vi lascio la copertina e i vari dettagli del romanzo, di seguito la mia opinione.
Titolo: Schegge di me
Autore: Tahereh Mafi 
Editore: Rizzoli
Pagine: 365
Prezzo: € 17,00
ISBN: 978-8817056564
Data d'uscita: Maggio 2012

Io ho una maledizione. Io ho un dono.

264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.
VOTO:


RECENSIONE.
In realtà il voto è un po' più di quattro stelline, ma non è nemmeno un 4.5 pieno. Perciò ho deciso di arrotondare in difetto. E sono davvero incavolata con la Rizzoli, perché non comprendo come abbia fatto ad interrompere una serie così. Ma andiamo per gradi...
Il romanzo di apre con questa ragazza, Juliette, rinchiusa in una cella di quello che sembra un manicomio. Troviamo davanti a noi una pagina di scarabocchi, di frasi cancellate. Un afflusso di pensieri distorti che, comunque, ti assorbono fra le pagine. E fermarsi è impossibile. Come la protagonista siamo confusi e non sappiamo niente di quello che succede nel mondo reale. Lei è sola e da quasi un anno non parla con nessuno. Juliette è isolata dal mondo e, in un certo senso, la cosa non le dispiace. Almeno finché un giovane misterioso non viene letteralmente sbattuto nella sua gabbia, a quel punto Juliette non può più rinchiudersi in se stessa, contando che Adam - il ragazzo apparso dal nulla - suscita in lei pensieri, ricordi e sensazioni smarriti nel tempo. Ma come fare a lasciarsi andare, quando un solo tocco può uccidere le persone che ti circondano? Perché è questo il motivo dell'isolamento di Juliette. Una maledizione, un dono che ha fin da quando è piccola: il suo tocco può uccidere. Eppure qualcosa cambia anche in una realtà tanto oscura, perché Adam sembra essere immune a questo terribile potere. Adam e Juliette si possono toccare e questo crea le basi per sperare in un futuro migliore.
Durante la lettura molte questioni vengono a galla, specialmente il genere del romanzo che, all'apparenza dalla trama, può non essere chiaro. Schegge di me, Shatter me nella sua versione originale, è un dispotico soprannaturale. La Terra è in decadimento. Il clima è pazzo, il cibo scarseggia e quel poco che c'è è nocivo, piante e animali sono morti. Così il genere umano ha lasciato il comando alla Restaurazione, un movimento, una sorta di nuovo governo che aveva fatto promesse a cui non ha mai mantenuto fede. Ed è qui che incontriamo il personaggio di Warner, dopo quelli di Juliette e Adam. Il capitano della squadra che organizza la zona dove Juliette è rimasta intrappolata per mesi. Perché Warner conosce il suo segreto e vuole usufruirne per i suoi loschi scopi. Per il momento, è l'unico personaggio che non digerisco. Mi spiego meglio. Warner è uno squilibrato, nel verso senso della parola. E' un ragazzino folle a cui il padre ha messo in mano un impero. E sebbene la Mafi ci voglia spingere a compatirlo - un padre fuori di testa, cresciuto col pugno di ferro, una madre di cui non si sa alcunché - per quanto mi riguarda fallisce miseramente. Non tollero la folle mente di questo ragazzo che, a soli vent'anni, crede di essere Dio sceso in Terra. Vuole a tutti i costi mettere le mani su Juliette perché serve ai suoi scopi e, desideroso di affetto, vuole e pretende che lei ricambi il suo "amore" e scelga liberamente di stare al suo fianco. Mi spiace, ma no. Io non ho percepito amore per Juliette, solo possesso, fissazione e smania di potere. Julietta, al contrario, mi è piaciuta molto come protagonista. Indubbiamente una ragazza fragile, ferita da tutti. E il titolo di questo libro la rispecchia alla perfezione, perché questa ragazza è a pezzi. La sua anima, il suo cuore, la sua persona... è un ammasso di schegge di vetro rotto. E ogni suo passo è incerto, come se compierlo potesse darle il colpo decisivo, permettendo a quelle schegge di ferirla dappertutto. A sua volta, il personaggio di Adam è l'opposto. Un ragazzo giovane, forte e determinato. Un ragazzo cresciuto in fretta per colpa di una vita ingiusta e di un'infanzia assente. Lui è l'ancora di Juliette, la sua forza. A cui si aggrappa senza riserve, essendo anche la luce in fondo al suo tunnel, una persona che può toccare senza avere paura di uccidere. L'unica persona che vuole toccare. Il loro legame è intenso, a tratti forse eccessivamente romanzesco, ma pazzesco. Sembrano due pezzi di un puzzle che si incastrano alla perfezione.
Lo stile della Mafi è attraente. Non riesco a trovare un altro termine. Malgrado sembri strano, all'inizio, trovarsi davanti tutte queste cancellature (esempio concreto), la sua scrittura ti cattura e non ti lascia andare. La narrazione è scorrevole e, lentamente, insieme a Juliette scopri questo nuovo mondo, questa realtà dispotica di cui anche lei non sapeva granché. Tuttavia, essendo il primo capitolo di una saga, molte cose restano in sospeso e in dubbio. Compresa questa nuova realtà dispotica in cui è caduto il mondo. Le spiegazioni ci sono, ma sono un decimo di quello che vorresti sapere. E, in ultimo, perfino alcuni pensieri di Juliette mi hanno lasciata un attimo perplessa... Come se una parte di lei si fosse persa per strada. Ma scoprirò se le mie perplessità sono fondante leggendo il secondo romanzo, seppure in lingua, appena ne avrò l'occasione.
In conclusione, un bel romanzo che sicuramente consiglio a tutti coloro che amano il genere. Una scrittura pulita, malgrado qualche errore di traduzione, che non sono comunque eccessivi o compromettenti. E una trama avvincente. Sono solo molto delusa che la Rizzoli ne abbia interrotto la traduzione, considerando che vedo in giro moltissimi lettori che sono in disaccordo, e per questo non ne capisco la motivazione.
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Anche per oggi è tutto. Sono sicura che in molti conosceranno questo libro e altrettanti lo avranno anche letto. Rientrate in quelli che lo hanno apprezzato o criticato? E cosa ne pensate della decisione della casa editrice di interrompere la serie?
Io aspetto le vostre risposte. Nel frattempo vi mando un bacione :)
Alla prossima,
Feeling Reading

6 commenti:

  1. Ciao Samantha che bella recensione complimentiiii, molto personale e suggestiva. Se non lo avessi già letto, starei andando già su amazon a comprarlo. Ho adorato Shatter me (5 out 5 stars) e concordo con quello che hai detto per quanto riguarda lo stile dell'autrice, che è davvero sublime *-*
    Comprerò la serie in inglese sicuramente!

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    1. Ti ringrazio, Veronica *-* Sono contenta di sapere che il mio modo di recensire è apprezzato. Io, non essendo molto esperta di letture in lingua, penso che mi accontenterò della traduzione amatoriale. Ma sicuramente leggerò gli altri due volumi in qualche modo xD

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  2. Anch'io ci sono rimasta davvero malissimo quando ho saputo che non avrebbero continuato la serie perchè questo libro mi era piaciuto tantissimo e volevo saperne di più... Cattiva Rizzoli, DAVVERO cattiva.

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    1. A me ha lasciato perplessa il fatto che, quando lo nomino, tutti lo conoscono, tutti lo hanno letto e tutti lo hanno apprezzato... Quindi perché interromperla? xD I misteri!

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  3. Uffa, è da una vita che voglio leggerlo (sorvoliamo sul fatto che ci tocca continuarlo in lingua -.-), ma adesso non posso perché devo leggere tutti i libri della Maas entro il 20 maggio! Perciò spero che dopo quel giorno potrò iniziare questa trilogia :D

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    1. Te lo auguro, SIlvia! E' una trilogia davvero molto bella, se segue il filone di questo primo volume...

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